A Hogwarts c'erano centoquarantadue scalinate: alcune ampie e spaziose, altre strette e pericolanti; alcune che cambiavano dal lunedì al martedì portandoti da tutt'altra parte. C'erano porte che non si aprivano perché in realtà erano solo un muro e altre a cui invece dovevi chiedere il permesso oppure fargli il solletico nel punto giusto per farti passare. I personaggi dei ritratti si facevano visita l'un l'altro continuamente, per non parlare dei fantasmi che sbucavano fuori da un muro all'altro. Nick-Quasi-Senza-Testa era il migliore tra i fantasmi, ogni volta che lo incontravamo ci indicava sempre la direzione giusta a differenza di Peeves.
"Cosa abbiamo oggi?" chiesi a Hope mentre finivamo la nostra colazione
"Due ore di pozioni" mi rispose, poi Ronald Weasley, un nostro compagno di casa, seduto proprio davanti a noi aggiunse "Oggi siamo con i serpeverde e Piton, il dirittore della loro casa, insegna pozioni. Si dice che lui favorisca sempre gli studenti della sua casa"
"Magari la McGranitt favorisse noi" aggiunse poi Harry Potter che si trovava proprio affianco a Ronald.
"Beh lei non lo fa perché è una vera grifondoro leale che non farebbe mai preferenze solo per dei capricci infantili" risposi io e Hope rispose con una piccola risata.
Finimmo di mangiare e cominciammo ad incamminarci verso l'aula di pozioni che però a differenza delle altre lezioni questa si svolgeva in una delle celle sotterranee. Durante il nostro percorso vidi uno dei nostri compagni che sembrava abbastanza spaesato.
"Hey tutto ok? Hai bisogno di una mano?" gli chiesi
"In realtà si" rispose balbettando poi continuò "Sto cercando l'aula di pozioni"
"Oh bene pure noi siamo diretti lì, vieni con noi" gli dissi, mi sorrise riconoscente e mi si affiancò.
"Comunque piacere io sono Cordelia Black e lei è Hope Lupin" "Piacere" disse timidamente Hope
"Io sono Neville Paciock"
"HO CAPITO CHI SEI! Sei quello che aveva persa il rospo giusto?" esclamai
"S-Si, speravo tanto che nessuno se lo ricordasse in realtà"
"Oh ma stai tranquillo non è per prenderti in giro o nulla del genere anzi secondo me è stato molto divertente, in senso positivo ovviamente"
"Si chiamava Oscar giusto? Come sta?" chiese Hope
"Sta bene grazie mille" gli sorridemmo entrambe
Arrivammo in aula e la prima persona che notai fu quel mentecatto di mio cugino, Draco Malfoy, come al solito era accerchiato dai suoi amici. Due di loro, Theodore Nott e Blaise Zabini, li conoscevo bene visto che erano amici d'infanzia con mio cugino e mio fratello maggiore. Gli altri due che affiancavano Draco non sapevo chi fossero e onestamente poco mi importava scoprirlo.
Mentre con lo sguardo cercavo un posto libero dove sedermi, incrociai gli sguardi di Theodore e Blaise che mi salutarono facendomi un cenno con la mano che io ricambiai. Alla fine mi sedetti vicino a questo ragazzo con i capelli ricci biondo cenere e accanto a me, dall'altro lato, si mise Hope.
Io e Hope ci conoscevamo da veramente pochi giorni ma passavamo quasi tutto il tempo insieme era veramente una piacevole compagnia.
Piton entrò in classe e iniziò a fare l'appello e quando arrivò ai Potter si soffermò "Harry e Jake Potter.. le nostre nuove celebrità" il ragazzo accanto a me sbuffò.
Finito di leggere il registro, il professore cominciò a fare un lunghissimo e noiosissimo discorso parlando della sua materia. Appena concluse un silenzio tombale regnò nell'aula.
"Harry Potter" esclamò il professore "Che cosa ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere dentro un infuso di artemisia?" la mano della Granger scattò in aria mentre il resto di noi aveva una faccia alquanto sconcertata.
"Non lo so signore" disse Harry e Piton ghignò.
"Bene, bene.. si vede che la fama non è tutto" ignorò totalmente la mano alzata di Hermione.
"Riproviamo, dove guarderesti se ti dicessi di trovarmi un bezoar?" Hermione rialzò immediatamente la mano e Harry ancora una volta rispose che non lo sapeva.
Mio cugino e quei due idioti di cui non sapevo il nome iniziarono a ridere e lì non ci vidi più, mi alzai di scatto e dissi "Scusi Professore, è la nostra prima lezione con lei come può pretendere che sappia tutte queste cose e poi soprattutto non capisco il perché debba umiliarlo in questa maniera"
Piton girò immediatamente lo sguardo verso di me e cominciò a squadrarmi come se stesse analizzando la mia intera persona per cercare un punto debole per ferirmi e lo trovò.
"Tu sei Cordelia Black, la Black finita in grifondoro, la disgrazia della famiglia, poveri i tuoi genitori immagino la delusione"
"Mi scusi ma come si permette" urlò il ragazzo accanto a me
"Prima se la prende con mio fratello, poi con questa ragazza e si permette anche di parlare di cose sue private, della sua famiglia, dovremmo fare una lezione di pozioni mica una seduta psicologica di insulti"
"Vedo che siete tutte e tre degli ingenui grifondoro, bene.. meno cinquanta punti a grifondoro" disse il professore per poi cominciare a fare veramente lezione. Io e il ragazzo accanto a me ci guardammo scioccati.
"Comunque io sono Cordelia piacere" dissi al ricciolino.
"Io sono Jake-" "Potter immagino" dissi io interrompendolo "E tu Black immagino" ci sorridemmo e iniziammo a seguire la lezione o almeno io ci provai ardentemente visto che la voglia di dormire era alle stelle.
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invisible string | theodore nott
FanfictionUna storia ambientata nella golden era. Cordelia Black e Hope Lupin, due migliori amiche che ci saranno sempre l'una per l'altra qualsiasi cosa accada. (questa fanfiction parla anche di due storie d'amore con Theodore Nott e Blaise Zabini) Molti per...