Hey Princess Wanna Make Out?

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- L'imputato viene giudicato da questa corte colpevole per tutti i capi di accusa, è condannato ad un risarcimento di tre milioni di dollari e alla massima condanna prevista dalla legge -

Aveva vinto.
Di nuovo.
Nulla al mondo poteva appagarla più di una vittoria in tribunale, non ci riuscivano le sue parcelle da capogiro né tantomeno gli orgasmi.
Niente poteva farla sentire così invincibile oltre che fare il culo ai suoi opponenti e sbattere in galera i cattivi.

Tutti si erano congratulati e lei, in modo freddo e distaccato, aveva ringraziato.
Lanciò un'occhiata alle scalinate del tribunale e vide che anche quella volta c'era la stampa di mezzo, come al solito avrebbe rilasciato una breve e concisa dichiarazione mentre poi i militari l'avrebbero scortata alla sua auto.

- Courtney mi hai battuto di nuovo, per farti perdonare ti andrebbe un drink? -

In quella preposizione c'erano molti errori di grave entità: in primis nessuno si doveva permettere di chiamarla con il suo nome di battesimo all'interno di quelle mura, lei era l'avvocato Barlow; secondo una come lei non avrebbe mai accettato un drink con un suo collega, tantomeno uno che era solito perdere continuamente; e terzo, odiava maledettamente quelle squallide frasi inzuppate di sessismo come "per farti perdonare" o "Sei davvero brava per essere una donna".
Per questo si sforzò di sorridere e declinare l'offerta nel modo più cordiale possibile.

- Sono felicissima che i venti dipendenti del signor Hunt abbiano potuto avere giustizia in quell'aula di tribunale, non c'è altro da dire se non augurargli il meglio e di continuare sempre a testa alta perché il coraggio da loro dimostrato è degno di nota -

Breve e concisa.
Pulita ed educata.
Impeccabile.
Le continue sgridate di sua madre avevano avuto i loro frutti, così tanto da aver tagliato completamente i ponti con lei e da sprecare centinaia di dollari al mese per il suo psicologo.

- Courtney noi facciamo terapia da qualche mesetto e se è possibile ti vedo ancora più stressata di prima, dobbiamo assolutamente discutere del tuo essere stata lasciata all'altare -

Il dottor Collins era il settimo psicologo che cambiava nel giro di un anno, una come lei non poteva che avere il meglio, anche quando significava avere uno psicologo maledettamente indiscreto e incisivo.

- È inutile che vieni qui e decanti la perfezione della tua vita. È tutto falso altrimenti non saresti qui. Qui dobbiamo lavorare per stare bene, per curare le tue ferite più profonde. Io non li voglio i tuoi soldi se non parliamo di cose serie ed oggi è arrivato il momento di parlare di Scott -

Non l'aveva cambiato perché era l'unico che le faceva sentire quelle verità scomode che nessuno le diceva mai, il dottor Collins era la Courtney degli psicologi.
Una vera rockstar che non tutti potevano sopportare.

- Mi ha lasciata all'altare per un'altra donna, non è tanto essere lasciati per un'altra ma il momento in cui l'ha fatto. È stata una punizione orribile, essere sottoposta a quegli sguardi di pietà... non li dimenticherò mai tutti quegli occhi che mi fissavano increduli -

Le piaceva il dottor Collins perché l'unica certezza che aveva era che quell'uomo fosse capace di distruggere ad una ad una le sue di certezze costruite.
Ogni seduta si concludeva con qualche sfuriata di rabbia o un pianto tragico e questa, tra le tante sedute che aveva fatto, si prospettava una delle peggiori.

A quale donna non avrebbe fatto male un tradimento? E soprattutto, a chi non avrebbe fatto male l'ammissione di un tradimento poco prima del fatidico sì?
Era fuggita con ancora indosso l'abito da sposa e incontrollabili lacrime che le rigavano il volto, Heather e Bridgette faticavano a starle dietro e a mandarle avanti era il terrore che avesse potuto fare qualche pazzia.
Aveva completamente distrutto il loro appartamento e alla fine aveva avuto il peggior attacco di panico della sua vita con ancora il vestito da sposa indosso.
Aveva urlato di distruggerlo e dargli fuoco e le amiche non avevano battuto ciglio, l'avevano semplicemente fatto.