Hey Princess Wanna Make Out?

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Essere il figlio di non valeva nulla nelle mura di un ospedale, lì c'era una gerarchia ben precisa che necessariamente andava rispettata.
A che serviva essere sveglio se l'amore della sua vita stava lottando per rimanere viva?
E Dio quanto odiava quel silenzio e quel fastidioso rumore di macchine...

- Quando la mia amica si sveglierà, perché lo farà, vi giuro che vi denuncerò tutti in questa merda di ospedale. Ci dovete far vedere Duncan, è fuori pericolo giusto? E allora può benissimo ricevere visite -

Heather.
Avresti riconosciuto la voce di quella pazza dappertutto, pazza come la tua Courtney.
Una lacrima solitaria ti scorre sulla faccia e il cuore ti si riempie di gioia, i tuoi amici sono tutti lì per te.
E alla fine le urla dell'asiatica non passano inosservate, proprio lei che ha sempre giurato di odiarti ti stringe forte al suo petto.
Le sue lacrime ti bagnano i capelli.
La tua fredda stanza si rimpiempie poco a poco di calore, quello della tua famiglia.
Quella vera, non quella che hai visto per anni e anni andarti contro e rinnegarti.

- Ciao stronza -

Lei ti stringe ancora più forte a sé e dal modo in cui lo fa capisci che ci sono guai in vista, è una sensazione strana la tua ma che in tutta la tua vita non ti ha mai tradito.
Lo sai e basta.
Qualcosa di brutto sta per capitarti quindi lo chiedi trattenendo il fiato

- Cos'è successo a Courtney? -

I loro sguardi preoccupati ti fanno pensare all'irreparabile ed immediatamente la pressione si alza alle stelle, i monitor impazziscono e sono pronti ad attivare qualche strano codice che ti fa piombare gli infermieri nella stanza.

- È viva per miracolo ma sta molto male Duncan, dovrà essere operata nuovamente -

È viva.
Capisci soltanto questo, il resto sono cazzate.
Niente conta oltre alla salute di Courtney.
Ma conosci quella strega di Heather da anni e sai bene che c'è qualcosa che non ti dice, qualcosa che potrebbe cambiare inesorabilmente la tua giornata.
Geoff ti capisce con uno sguardo, è lui che si assume la responsabilità di quello che tutti ti tacciono

- Scott è qui, Courtney ha dimenticato di indicare qualcun altro come sua persona di fiducia ed ora è l'unico che può vederla -

Questo basta per fotterti completamente il cervello.
Sorridi come un maniaco.
Pur avendo le costole incrinate, il braccio e la gamba rotta non basta per fermarti.
La tua nemica è tornata e ora non sei più te stesso, non sei capace di gestirla in una situazione del genere.
La rabbia s'impossessa di te come il diavolo, perfino i tuoi meravigliosi occhi blu diventano tempesta.
Via tutti quegli stupidi aggeggi di dosso.
Non sono le urla, né gli infermieri che tentano di riportarti indietro, a fermarti.
Zoppichi sulle tue stampelle ma ormai sei ad un passo da quel pezzo di merda del rosso.
Non hai neppure guardato tuo padre e tua madre stringersi la mano, niente ti frega oltre Courtney.

- Non toccare mai più la mia donna!
Sparisci di qui o ti mando in rianimazione -

E lui non si aspetta minimamente il destro che gli colpisce la mascella, non da uno appena uscito da un incidente.
Si massaggia la guancia sotto gli occhi sconvolti di tutti in quella sala d'aspetto.

- Ottimo così posso stare ancora più vicino a Courtney -

Quanto odi quel cazzo di sorrisetto.
Quanto disprezzo.
Quanta falsità su quella faccia sporca d'insolenza e di grasso.
Alzi la stampella nella sua direzione e cerchi di colpirlo con quest'ultima.
Senza pietà.
Lui ovviamente schiva i tuoi colpi ed è tuo padre che la blocca per impedirti di peggiorare ulteriormente la tua situazione mentale.
Gli infermieri ti raggiungono e cercano di trascinarti via come se fosse una scena d'un film.

- Scott quando uscirò da qui non farti trovare su questo pianeta perché sarò più che felice di andare di nuovo in galera, stavolta però per omicidio -

Ora l'hai fatta grossa, ti hanno legato al letto come se fossi un malato psichiatrico e soprattutto non potrai avere visite.
Hai mandato a puttane il lavoro di Heather ed ora sei nuovamente solo.
Ma niente al mondo può darti la stessa soddisfazione di sapere che anche da mezzo morto hai dato una lezione a quel pezzente di Scott.
L'onore di Courtney è più importante della tua stessa vita.
In passato sei stato un mercenario è vero, ma ora hai giurato fedeltà e non hai neppure potuto farlo ad alta voce.

- Duncan? Volevo dirti che l'intervento di Courtney è stato un successo, adesso dobbiamo soltanto aspettare che il suo corpo recuperi abbastanza forze per svegliarsi -

Stavolta sei tu a sorridere come un bastardo, niente te la porterà via.
Non hai neppure il tempo di ringraziare l'infermieria che già è scomparsa tra i corridoi dell'ospedale, l'hai già vista farti visita qualche volta e forse sarà la tua unica compagnia per un bel po' di tempo;
ma almeno è simpatizzante e compassionevole per la tua ridicola condizione di prigioniero.
Sarà soltanto lei che può darti una mano dall'interno, tu non hai né una torre né un drago da combattere, solo quella schifosa burocrazia che non ti è mai stata amica.

Dio il solo pensiero di quel dannato Scott gli faceva ribollire il sangue nelle vene, oltre ad avere una faccia di cazzo abnorme era così sicuro di sé ed arrogante che volentieri l'avrebbe preso a botte.
Ancora.

- Signor Nelson? È stata presentata una denuncia contro di lei per aggressione e minaccia -

La voce dei poliziotti che piuttosto di indagare sul suo caso si mettono a perder tempo con i deliri di un idiota era davvero la ciliegina sulla torta.
Non poteva finire diversamente una giornata così di merda.
Bastardo senza palle di un verme!
Se ci fosse stata Courtney sicuramente non l'avrebbe permesso, anzi, non avrebbe permesso niente di tutto ciò.

Se ci fosse stata Courtney quel maledetto zotico non si sarebbe neppure avvicinato.

Firmò il documento come meglio potè e non riuscì a trattenersi dallo scoppiare a ridere, chi poteva essere tanto patetico da denunciare un uomo che ha più ossa rotta di quante siano sane?
Quanto doveva essere ridicolo venire picchiati con una stampella?
Lo stronzetto voleva andare in tribunale? Benissimo ci sarebbero andati eccome ma stavolta lo avrebbe distrutto una volta e per sempre.