Lotta del Midgarda [PARTE #2]

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Narudameh si sarebbe spostato in volo sopra le orde di Krenski per arrivare dove i più forti si scontravano, ma non fu lui a scegliere il suo avversario, bensì fu una delle persone che era scesa dalla barca ad approcciare Narudameh, non era Loki, non era nessuno di quelli che si era visti in realtà, era appena sceso, dopo tutti gli altri, chissà che faceva sulla poppa. Comunque, questa creatura era completamente rossa e aveva due corna e due ali da pipistrello.

"Salve" salutò Narudameh
"Non mi riconosci, angelo?"
"Tu devi essere il demone supremo, padrone del male, Sathanas in persona"
"Esatto, mi sembra ovvio il motivo per cui ti abbia scelto"
"Se credi di potermi uccidere ti sbagli, Dio rimarrà sempre superiore"
"Bla bla bla, muoviamoci a iniziare lo scontro"
"E sia"

Narudameh creò subito una lancia di zolfo mentre Sathanas creò tra le sue mani delle fiamme per prepararsi allo scontro.

L'angelo si scagliò contro il male con la lancia puntata davanti a sé pronto a trafiggere l'obbiettivo, ma, appena questo mosse gli artigli per creare una fiammata che avrebbe scottato Narudameh, il Dominazione frenò battendo le ali davanti a sé così che non solo il vento avrebbe bloccato la fiamma lì dov'era ma avrebbe anche spruzzato la sua polvere di zolfo esplosiva sulle mani del suo avversario risultando in un'esplosione che fece abbassare la guardia a Sathanas, dunque Narudameh ne approfittò per lanciare l'arma che avrebbe trafitto perfettamente allo stomaco il suo avversario per poi decidere di usare tutto sé stesso, senza trattenersi infatti Narudameh usò una delle tecniche che tutti i Dominazione conoscono, quella di lanciare sfere di energia sacra e a ciò unì dei proiettili di zolfo che sarebbero esplosi al contatto così da overkillare il demone, ma quando tutto il trambusto dei colpi terminò questo uscì dal fumo con uno scatto contro l'angelo usando una delle sue ali da pipistrello per aprire un taglio sul suo petto. L'angelo fece schioccare la lingua sul palato mentre si tirava indietro con il battito delle ali e allo stesso tempo creò due lance di zolfo, Sathanas, invece, venne ricoperto momentaneamente da un velo nero che rigenerò completamente il suo corpo.

Messo in difficoltà, Narudameh rimarginò la sua ferita con Diarama, ritornando al punto di partenza.

Sathanas soffiò dalla bocca delle fiamme e Narudameh creò un campo di forza grazie all'energia sacra che avrebbe reso inutile quell'attacco, dissolto il campo di forza sarebbe partito alla carica di Sathanas bloccando il suo attacco d'ala con un altro attacco d'ala: le ali del demone erano affilate e tagliarono quelle dell'angelo che automaticamente spruzzarono la polvere esplosiva sul malvagio. Nonostante il dolore dell'ala ferita, Narudameh conficcò entrambe le lance nel costato di Sathanas e dopo averle rimosse le dematerializzò per poi allontanare il suo avversario con un campo di forza.  Questa combo portò Sathanas alla conclusione che non avrebbe dovuto sottovalutare il suo avversario, dunque scatenò una catastorfe naturale nel Valhalla ovvero una pioggia di meteroiti di cui furono anche vittima i Krenksi e vichinghi che si pestavano a terra. Narudameh con velocità schivava tutti i meteroiti finché non ne prese uno con le sue mani nude e l'avrebbe lanciato proprio su Sathanas, certo, Narudameh si sarebbe ustionato le mani in un modo dolorisissimo, ma quando il masso passò vicino al demone che schivò il colpo credendo che fosse quello l'obbiettivo dell'angelo, il cornuto esplose e venne ricoperto di fiamme, poiché la polvere da sparo venne infiammata.

Sathanas, però, rimase immobile a quel danno che stava subendo, rimanendo fermo nonostante stesse andando a fuoco, dal cielo iniziarono a cadere fulmini che miravano tutti a Narudameh che, mentre li schivava, venne colpito da un'esplosione potentissima: Sathanas aveva appena evocato il suo Bazooka Demoniaco a Ricerca che avrebbe spazzato via l'angelo, poi, si trasformò in nebbia e lo raggiunse prima facendo un taglio non molto profondo sulla sua schiena servendosi degli artigli e poi con l'altra mano iniziò a manipolare il suo sangue angelico che prese una consistenza elastica. Adesso Narudameh prendeva da questa corda di sangue impugnata dal demonio che servendosi proprio di questa corda lanciò via l'avversario spezzandola, ma le gocce di sangue che si sparsero in aria si cristallizzarono e diventarono lame invisibili che muovendosi su Narudameh l'avrebbero riempito di miniferite dal dolore lancinante, subito dopo, senza la minima finestra aperta da sfruttare per contrattaccare, Sathana si lanciò in volo sul Dominazione bloccando le sue gambe affidando gli artigli dei piedi nella carne angelica mentre avrebbe infilzato dall'interno le ali soffici e dorate dell'angelo che ovviamente spruzzarono della polvere di zolfo che alimentò a dismisura le fiamme che ricoprivano il diavolo che non sembrava soffrirne, anzi, non se ne curava proprio. Dopo aver bloccato Narudameh, il mostro iniziò a strangolarlo e allo stesso tempo saputò delle fiamme dalla bocca che incenerirono la faccia di Narudameh che venne lanciato nelle acque del lago rincorso dal suo avversario che spense proprio lì le fiamme.

L'Odissea di San Remo: FinaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora