Dalla punta della spada puntata al cielo, diverse fiamme iniziarono ad avvolgere l'intera zona, il calore era insopportabile. Dalle fratture dimensionali colava lava e improvvisamente dietro gli Z-Warriors si generò un esercito di vichinghi, che sembrava molto più arrabbiato di quando stavano difendendo la Valhaltellina e sopra di loro volava una specie di divinità uccello con un'aura familiare. Aveva delle ali di tutti i colori, la criniera di un leone, una muscolatura degna di Apollo, un arco d'oro dagli ornamenti arcobaleno e delle frecce bianche: si trattava di un'unione di tutte le divinità solari, unite nello spirito di Sekhmet.
"Zamass, bastardo SECSI, ora ho capito perché questo potere, le mie fiamme non servono a distruggere, ma a dare vita alla mia volontà! Ogni essere che è stato ucciso per colpa tua, maledetto Berlusconi, sta resuscitando più potente che mai e sono arrabbiati con te!"
Davanti all'esercito, c'erano quattro cavalli con in groppa gli amici persi dagli Z-Warriors durante il viaggio. Len sedeva su un cavallo bianco dalla criniera d'oro, impugnando la sua alabarda. Dino sedeva su un cavallo robotico e le sue braccia erano cybernetiche, pronte a sparare raggi al plasma. Ididit sedeva su un cavallo marrone tre volte più grande degli altri cavalli, mentre impugnava un martello da guerra mantenendo un'espressione seria. Infine, Orp, a capo di tutti quanti gli altri, sul suo cavallo nero Impugnando due katane dallo stesso colore, mentre i suoi capelli bianchi si illuminavano tra le fiamme e i suoi occhi rimanevano socchiusi sotto gli occhiali da sole, urlò all'esercito di andare all'attacco.
"FORZA! AEAEAEAEAEAEAAAAA!" Urlò Dino mentre alle spalle di Berlusconi arrivava un secondo esercito, quello degli Gnavi della Cumpa. Buongi venne affiancato da Sekhmet e i feriti si erano ripresi completamente dal calore delle fiamme
"Berlusconi, è arrivata la tua fine, l'indomabile spirito vitale delle mie fiamme ha reso ormai questo esercito di diciotto miliardi di unità intoccabile grazie alla guarigione istantanea che avviene, è giunta la tua fine"
"È impossibile..." Disse, con voce tremolante, Berlusconi, mentre Buongi sussurrò "Sekhmet..." con ammirazione, osservando la dea discendere al suo fianco: "Distruggiamo insieme questo bastardo, Buongi!" Rispose la divinità. Allora tutti iniziarono a caricare il Cavaliere, tra infinite frecce solari sparate dall'arco di Amaterasu posseduto da Sekhmet mentre quelle di zolfo scoccate da Narudameh creavano un trambusto che si confondeva con gli infiniti proiettili di Minex. Dopo la raffica, una prigione di sassi si creò intorno a Berlusconi, creata da Ididt, al suo interno c'era anche Ton con lo Z-Warrior sguainato che dava una scarica di pugni infinita al nemico, subito dopo, i sassi crollarono sul Cavaliere mentre Ididt faceva attenzione a non colpire Ton. Buongi arrivò alle spalle di Berlusconi e lo trapassò da parte a parte con un pugno nello stomaco e Sekhmet lo colpì esattamente nella croce degli occhi con una freccia, che successivamente venne colpita da una freccia di Narudameh creando un'esplosione che fece perdere metà faccia al Berluska ormai caduto in ginocchio mentre gli eserciti lo calpestavano e lo colpivano con colpi di martello e ascia. Quando Silvio creò un'onda d'urto che scansò tutti quanti, si ritrovò davanti Orp che lo tagliò in quattro pezzi con le sue katane, ma prestamente si rigenerò.
"Sei un pezzo duro? Bene..." Orp si leccò le labbra e una scarica di ifniniti colpi di abbatteva su Berlusconi che rispondeva con infiniti pugni, ma l'unico ad essere ferito era proprio Berlusconi dalle quali braccia pioveva sangue a non finire, poco prima che Orp lo accecasse infilzando entrambi i suoi occhi usando le Katane e Len, a cavallo, lo decapitò con l'alabarda, inutile dite che subito dopo si rigenerò.
"È ORA DELL'ATTACCO FINALE, TUTTI IN POSIZIONE!"
Dopo questo ordine di Chari si creò un cerchio ampio privo di persone intorno a Berlusconi in ginocchio per le energie consumate. Dino aveva entrambe le sue mani colme di energia azzurra, mentre Sekhmet sul sulla sua fronte da leonessa aveva aperto un terzo occhio intriso di energia solare. Alle spalle dell'avversario, Ton pronto a sparare il Time Destructor più potente mai documentato e davanti Chari, con la spada puntata verso il basso.
"ORA! KAZAN BIM BUM BAM!"
Un raggio azzurro da Dino, un raggio lucente da Sekhmet, un raggio d'oro da Ton e una colonna di lava da sotto Berlusconi fecero tremare tutto, mentre le fiamme che avvolgevano l'infinito ritornavano dentro la colonna di lava rendendo l'attacco combinato ancora più letale. Dopo un intero quarto d'ora, tutti i raggi svanirono e di Berlusconi rimaneva solo lo scheletro carbonizzato, che pochi secondi dopo si sgretolò in un mucchietto di cenere che Chari calpestò. Subito dopo, tutto divenne bianco. Il Ragnarok era finito come da profezia: il mondo avvolto dalle fiamme e riportato all'origine dal vuoto.
Subito dopo tutti quanti potevano rendersi conto che erano in piede su uno dei novi rami di un altissimo albero: Yggdrasil. Tutti i mondi erano stati cancellati da Berlusconi, ma erano ora da ricreare da colui destinato a farlo. Si trovavano sul mondo degli Asi, dove avevano lottato contro il Cavaliere.
"Ask veitk standa,
heitir Yggdrasill
hár baðmr, ausinn
hvíta auri;
þaðan koma döggvar
þærs í dala falla;
stendr æ of grænn
Urðar brunni"Ididt era tanto meravigliato che alla sola vista di Yggdrasil non poté resistere dal cantare la poesia in lingua originale e mentre Ton gli dava del nerd, Thor lo complimentò per l'ottima conoscenza della lingua norrena.
"Adesso ci troviamo su Yggdrasil, sotto di noi c'è la sorgente d'acqua Urðarbrunnr, dove si trovano adesso tutte le anime del mondo, tranne le nostre che sono sopravvissute al Ragnarok" spiegò Thor agli altri, continuano:"La leggenda vuole che a far risorgere il mondo dopo il Ragnarok siano due umani e qui ce ne sono solo due: Ton e Chari. Mentre voi, Ididt e Dino, non potreste farlo visto che saresti dovuto morire. Buongi, Minex, voi siete dei Kudlak mentre Len, sei un Nefilim, Narudameh, sei un angelo e Sekhmet sei un agglomerato di divinità"
"Alla fine non ci è rimasta altra scelta che accettare il desiderio di Chari, per far risorgere un mondo plasmato da lui senza libero arbitrio..." Si rassegnò Minex
"No" Rispose Chari: "Saremo io e Ton a plasmare il mondo sul piano fisico, ma anche voi avrete la vostra parola sull'organizzazione del tutto, se dovessi seguire il mio sogno originale non sarei stato meglio dei bastardi che abbiamo massacrato, pompati di potete"
Minex sorrise, dando una pacca sulla spalla di Chari, pronto a creare un nuovo mondo
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L'Odissea di San Remo: Finale
FantastikGli Z-Warriors hanno finalmente sconfitto le due divinità dello Spazio e del Tempo, adesso, dopo aver perso molti compagni, dovranno affrontare il padre di tutte le Divinità