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#capitolo7#

Raggiungiamo gli altri per pranzare. Pensavo dovessimo recarci in qualche ristorantino ma, a quanto pare, hanno deciso di pranzare qui all'università.
Che razza di pigroni.
Mentre attraversiamo il vasto prato verde che ci conduce all'ingresso Jacob lascia la mia mano.
Il suo gesto mi stupisce un po'.
Aggrotto le sopracciglia, delusa dalla mancanza che sento della sua mano nella mia.
Insomma, non c'è niente di male a tenersi per mano, no?
Parecchie volte è capitato di stare appiccicati e non stavamo nemmeno insieme.
Cosa cambierebbe oggi?
Aspetta, ma cosa siamo adesso?
Uh, confusione.
Confusione totale nella mia povera testa.
Ingoio la mia delusione perché non voglio appiccicarmi a lui come quelle smorfiose.
Inizio a camminare velocemente, superandolo.
Se non vuole tenermi per mano..
Ma il braccio di Jacob mi afferra da dietro e mi tira contro il suo petto.
"Ehi, dove pensi di andare, piccoletta? Non me lo dai un bacio?" mormora fra i miei capelli.
Il mio stupido cuore si scioglie e le gambe vacillano.
Sprofondo nelle sue braccia, sorpresa di essere così sollevata.
Jacob mi volta verso di se e posa un dolcissimo bacio sulle labbra, poi mi fa schiudere la bocca e approfondisce il bacio.
Perché non fa mai le cose a metà.
Mentre mi stringe a sé superiamo insieme le porte della <realtà>.
Jen è la prima a saltare su dalla sedia e corrermi incontro.
Tutta pimpante.
"Finalmente. Oddio ora siamo le ragazze dei più fighi del campus!" sussurra, eccitata.
Non abbastanza in silenzio a quanto pare, vista la risatina di Jacob.
Io alzo gli occhi al cielo e le dico che è ridicola.
Ma so che Jacob è il ragazzo più figo del campus.
Lo vedo. 
Hanna sorride a suo fratello ma poco dopo si rabbuia, mostrando il tesserino per il pranzo.
"Ehi pensavo non veniste. Ho usato il tuo tesserino per nutrirmi." Dice, fingendosi dispiaciuta.
"Piccola peste e ora che cavolo mangio?" domanda Jacob guardandola in tralice.
"Puoi mangiare con me. Prendo qualcosa in più."
Jacob resta spiazzato per un po', così aggiungo in fretta
"Ti va?"
"Certo, piccola, andiamo"
 Il suo mega sorriso è fantastico.
Lui è fantastico.
E io mi sento così felice ora, tipo come se stessi fluttuando per aria.
Anzi, sento proprio di stare fluttuando su una soffice nuvola rosa.
E non voglio tornare con i piedi per terra. Non ancora.

Quando torniamo al tavolo c'è tanta gente tra cui Sally.
Quella tipa non va mai da qualche altra parte?
Voglio dire, è sempre al loro tavolo che cerca di catturare l'attenzione dei ragazzi.
Soprattutto quella di Jacob.
Molto spesso solo quella di Jacob.
Mi siedo vicina ad Hanna e Jacob si sistema accanto a me, ovvero tra me e la mia cara nemica biondona.
Il ragazzo sexy seduto accanto a me inizia a mangiare dal mio patto e io lo fisso imbambolata.
Quando si muove, la sua bocca, appare quasi erotica.
E poi torna ad avvicinarsi al mio vassoio. Mi sembra così intimo mangiare dallo stesso piatto. Resto a fissarlo così un bel po' di tempo, finché Jacob non sorride, chiedendomi cos'ho.
Scrollo le spalle e comincio a mangiare qualcosa anch'io.
"Sono contenta di vedervi insieme, Alex."
Hanna smette per un po' di mangiare e mi guarda col suo sorriso spettacolare, identico a quello del divo sexy.
"Intendo insieme insieme." continua.
Come ho fatto a non notare dalle foto la loro somiglianza? Che cavolo avevo davanti agli occhi? Hanna inizia a parlare dei suoi corsi e del fatto che deve tornare presto all'università o rischia di non superare i test. Ma smetto di ascoltarla quando alle mie orecchie arriva una voce stridula e fastidiosamente falsa.
"Allora, Jack come te la passi?"
Fingo di non aver sentito e continuo a tenere il volto verso Hanna, ma le mie orecchie sono tese verso quella conversazione.
Totalmente concentrate su di loro.
"Se ti dico bene è riduttivo, Sally. Tu?"
Sorrido leggermente per quella risposta.
Sento lo sguardo di Sally su di me, ma ancor di più la mano di Jacob che si muove lentamente per tenere a freno la mia gamba che va su e giù alla velocità della luce.
Segno che sono parecchio nervosa.
E lui lo sa, sa come mi sento e sa come calmarmi. Questo dimostra soltanto quanto ci siamo conosciuti a fondo in questo periodo, anche se continuavo a ripetermi che non avrei potuto dargli niente più.
Lui si è intrufolato nella mia testa, mi ha guardata sul serio, ha notato tutto quello che non vedono gli altri.
Ha capito i miei gesti, memorizzato anche le mie più piccole fissazioni.
E lo stesso è stato per me.
Tutti lo guardano come un ragazzo spensierato, sempre sorridente e con la battuta pronta.
Nessuno si sofferma sui suoi occhi quando si incupiscono, nessuno nota la rabbia che all'improvviso si scatena dal suo corpo.
Mi sembra quasi che stavamo insieme già da un po', serviva solo che lo capissi anch'io.
E ci sono arrivata, alla fine.
Con i miei tempi lenti, ma ci sono arrivata.
"Alla grande, ma ci manchi. Sai alle feste niente è lo stesso senza il nostro maschione."
Le parole di Hanna s'interrompono. Anche lei ha sentito questa stupida frase.
Ma fa sul serio? Io sono seduta proprio qui, idiota!
La mano di Jacob stringe più forte la mia gamba, cercando di rassicurarmi.
Ma mi esplode dentro una rabbia tale da prendere a calci il perfetto e costosissimo culo di Sally. Ma da adulta mi volto, sbatto ingenuamente le ciglia verso Jacob, che fa un sorrisetto e guardo la strega.
"Oh Sally, perché non vai a rompere le palle da qualche altre parte? Non so.. a qualche altro maschione?"
Poi, come se non mi aspettassi nessuna risposta mi volto verso Jacob e gli mollo un sonoro bacio sulle labbra.
Ovviamente lui non si accontenta perché poggia la sua mano sulla mia testa e muove la sua lingua sulle mie labbra, fino a schiuderle.
Le mie guance diventano rosse per l'imbarazzo.
Vuole davvero infilarmi la lingua in bocca, qui? Lo sento sorridere contro le mie labbra, segno che si sta divertendo a mettermi in imbarazzo.
Lo spingo via e ritorno al mio posto. Non c'è più traccia di Sally.
Ben fatto, Alex! Batto mentalmente il cinque a me stessa per questa scenetta.
"Gelosa, piccola?" sussurra Jacob, le labbra sotto il mio orecchio.
Lì, sul punto più sensibile. Sa quale effetto mi fa, sa quanto mi procura i brividi tutto questo.
Lo ha scoperto durante tutto il tempo passato insieme a letto.
Guardo fisso davanti a me, dove incontro lo sguardo di Seth che mi fa l'occhiolino e continua a mangiare. Non ricordavo più cosa si provava ad essere gelosi, ma si penso proprio che è questo il sentimento che ha suscitato in me la biondona.
Però, per nessuno motivo al mondo, darò la soddisfazione di dirlo ad alta voce. Non con quella faccia compiaciuta che si ritrova.

Per ora, per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora