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#capitolo3#

Continuiamo a mangiare e la conversazione torna su argomenti tranquilli. Anche se nella mia mente si ripete in continuazione la "litigata" che abbiamo avuto. Il fatto che a lui non piaccia l'idea che potrei ballare in quel modo con qualcun altro mi piace, anziché farmi arrabbiare. Insomma, cosa dice questo di me? Continuo a vederlo come un amico, eppure, in modo del tutto irrazionale sono gelosa di lui. Dio, credo di avere dei residui  della botta in testa. Forse, non mi sono mai ripresa.  

Quando finiamo di cenare, è mezzanotte passata e Jacob decide di accompagnarmi a piedi, dato che questo ristorante si trova tra casa sua e il campus. 

"Non ti secca andare a piedi? Cioè, queste sere Seth ha sempre tenuto la macchina per sé, per stare con Jen."

Mentre parlo si forma una piccola nuvola davanti alla mia bocca.

Fa freddo questa sera e l'inverno è arrivato in fretta. E io lo adoro!

"No. La macchina è sua. Seth me la presta spesso, molto spesso, mentre aspetto l'arrivo della mia auto. 

Fa una pausa e vedo uscire anche dalla sua bocca una nuvoletta bianca. E resto a fissargli le labbra più di quanto dovrei e di quanto farei con Jen. 

"E poi sono felice che passi tutte le sere con la stessa ragazza." 

Jacob continua a parlare, così mi tiro fuori dal mio stato di trance e presto attenzione.

"Sei contento che abbia trovato qualcuno con cui stia bene?" 

Annuisce, con un sorriso sincero sul volto. 

"Anche se hai perso il tuo autista quando sei troppo ubriaco per tornare a casa?"

"Mi dispiace deluderti, bellezza. Ma non sono uscito molto questa settimana e non mi sono ubriacato."

Fa un'altra pausa e poi mi spiazza.

"In realtà ho passato molto tempo a pensare a te."

Di colpo mi fermo e lo guardo. Un sorriso si fa largo sul suo volto. 

"Dio! Ma non ti imbarazzi mai?" chiedo e lo guardo, sbigottita.

Fa segno di no con la testa e iniziamo a ridere. Entrambi rallentiamo davanti all'ingresso del dormitorio.

È giunto il momento di salutarci. Eppure mi fermerei qui con lui ancora un po'. Che cosa significa? Perché trovo difficile staccarmi da lui? Lo conosco a malapena. 

"Grazie per stasera e per essere venuto fin qui con me." 

I miei capelli svolazzano liberi, mentre il vento comincia a soffiare. Credo sia un chiaro segno di porre fine alla serata. 

"Mi sembra di aver sentito qualcosa di simile già la volta scorsa. Quindi.. grazie per essere stata con me questa sera." 

Rido, poi divento seria e inizio a parlare. Voglio mettere in chiaro la mia posizione ed evitare equivoci. Perché suppongo che i ragazzi non passano del tempo con qualcuno di cui vogliono essere solo amici. Oppure no? 

Merda! Devo iniziare a fare delle domande a Jen su come funziona l'amicizia con l'altro sesso. Nella mia vita ho avuto amicizie con dei ragazzi? Assolutamente si. 

Negli ultimi anni? No, nessun contatto con anima viva. Mi sono limitata a stringere rapporti solo per necessità e nessuno di essi ha mai sfiorato l'amicizia.

"Jacob mi dispiace per l'altra sera. Non so cosa mi sia successo e non sono nemmeno sicura del perché io mi sia incazzata."

Ho le mani infilate in tasca e lo sguardo fisso sulle mie scarpe. Odio ammettere di aver sbagliato. 

Per ora, per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora