Prefazione

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Greta ha 17 anni e tutti la definiscono molto carina (probabilmente grazie a quegli occhi verdi che tutti le complimentano) e quando cammina lascia una scia inconfondibile di vaniglia e cocco. Non ha mai i capelli fuori posto e cerca sempre di distinguersi con la sua creatività, adora gli accessori ma soprattutto i braccialetti e conduce una vita come tutte le ragazze della sua età: esce con le sue amiche, studia, va a qualche festa e da qualche tempo è ansiosa per quello che potrà succedere al compimento dei suoi 18 anni ma in questo momento ha altro a cui pensare. Un giorno apparentemente normale ha incontrato un ragazzo nei corridoi del suo liceo e dopo averlo trovato sui social ha deciso di mandargli un messaggio; i due si scrivono per un po' fino a quando lui non le smette di rispondere e diventano praticamente due sconosciuti. Greta però non ci rimane particolarmente male perché aveva già capito che lui non aveva nessuna intenzione di scriversi con lei; decide comunque di parlarne con le sue amiche, le quali le dicono che se voleva potevano aiutarla a riconquistarlo con la scusa di presentarsi ad un corso scolastico organizzato da lui. Greta accetta ma contrariamente a tutte le aspettative a quel corso conosce un altro ragazzo, amico di quello che aveva conosciuto tempo prima, che si dimostra subito carino con lei; forse fin troppo, tanto che arriva a pensare che si tratti tutto di uno scherzo ma i due rimangono comunque in contatto.
Il ragazzo si chiamava Max, era un musicista, e cosa più importante era un bel ragazzo: capelli castani, occhi color nocciola che conferivano ulteriore dolcezza a quello sguardo che Greta non riesce a dimenticare; aveva anche un bel fisico, molto curato, forse però troppo basso per i gusti di Greta ma alla fine "l'abito non fa il monaco giusto"? A scuola però girano delle strane voci su di lui ma Greta è dell'idea che prima di crederci o giudicare bisogna conoscere meglio una persona. Passano i giorni e poi le settimane e la ragazza si affeziona sempre di più a Max, (nonostante la costante paura che possa essere tutta una presa in giro organizzata dal primo ragazzo) il quale sembra tenerci molto a lei: si scrivono tutto il giorno tutti i giorni e fanno più volte la strada insieme per andare a scuola. Addirittura quando Greta parte per qualche giorno in gita scolastica, Max si presenta alla stazione per salutarla con un abbraccio (anzi due) e lei tutta contenta decide di portargli un orsetto come souvenir dalla gita e quando glielo dà lui ne rimane entusiasta e le manda un bacio chiamandola "amore". Una mattina della settimana dopo però, dopo essersi salutati in modo molto più freddo e distaccato del solito, lei riceve un suo messaggio in cui lui le chiedeva di smetterla di scrivergli. Greta quando legge il messaggio rimane impietrita e davvero non capisce cosa sia cambiato a distanza di una settimana ma nonostante ciò decide di rispettare la sua decisione e non gli scriverà più nulla (o quasi). Da qui nasce l'idea di scrivere vere e proprie lettere nel suo diario come se lui prima o poi le potesse leggere perché tra loro ci sono fin troppe cose in sospeso; ecco quindi il primo capitolo che si apre con la prima lettera che Greta scrive a Max.

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