Cari lettori, ormai è passato un bel po' di tempo dalla pubblicazione dell'ultima parte... Ho voluto di proposito lasciar passare l'estate, ma poi è arrivato settembre e quasi non me ne sono accorta. Ora è iniziato anche ottobre e credo proprio sia il caso di continuare a raccontarvi la storia della mia Greta, quindi ecco qui...
2 giugno
Ciao sono sempre io, Greta, è passata una settimana circa dalla scorsa lettera e visto quello che era successo e che la fine della scuola è ormai alle porte, non pensavo che sarei ritornata a scrivere. Come ormai sai però, caro diario, questa è l'unica cosa che mi fa completamente liberare dai pensieri e che mi fa trovare una sorta di limbo che mi mette in "connessione" con Max.
"Ciao Max, ieri ci siamo incrociati, te lo ricordi? Lo avrai notato credo... ppff ma dai chi voglio prendere in giro probabilmente mi ignori o magari a volte davvero non mi vedi (ma non so se crederci seriamente). Comunque ieri mattina io e Alice ci eravamo organizzate per vestirci abbinate (entrambe con una maglietta con un numero stampato sopra), la cosa divertente però è che ce la siamo messa del nostro colore preferito, io rosa lei azzurra; probabilmente ora ti starai chiedendo cosa io ci trovi di così divertente... ecco, ci faceva molto ridere il fatto che sembrassimo pronte per andare ad una festa di gender reveal: quelle feste dove una coppia in dolce attesa rivela il sesso del nascituro. La mattinata a scuola è scorsa abbastanza tranquillamente, se non fosse per un piccolo (anche se non credo che piccolo sia la parola giusta da utilizzare) inconveniente: dopo averti visto avrei voluto aspettarti nell'androne immaginando che prima o poi saresti arrivato no? Io però avevo lezione e non potevo ritardare da sola quindi dovevo trovare una scusa per poter arrivare qualche minuto dopo. Chiesi così ad Alice di aspettare con me e sul cosa dire alla prof ci avremo pensato dopo; ma contrariamente al solito lei non si è fermata, ha continuato a camminare verso la nostra classe dicendomi che ero noiosa e dovevo smetterla di andarti dietro. Questo mi ha veramente lasciata senza parole, non me lo sarei mai aspettata che mi potesse lasciare lì come una scema. Piantata in asso. Sono tornata in classe anche io, a testa bassa, e non ho parlato con Alice fino al termine delle lezioni. Poi me la sono messa via e ho cercato il più possibile di evitare la questione, non volevo né parlarne né ricordare l'accaduto. Il pomeriggio io e Alice ci siamo scritte su Whatsapp come se niente fosse. Poco fa però ho ricevuto un suo messaggio in cui si scusava per l'accaduto, è stata carina, ed ho apprezzato molto le sue scuse perché almeno ha capito che non sono stata bene. Quello che probabilmente ancora non ha capito però è quanto tu, Max, mi rendi felice, anche solo con sorriso appena abbozzato. Per questo ti volevo aspettare, magari un sorriso sarei riuscita a strappartelo anche ieri mattina.. Ormai sai che queste lettere le uso anche per raccontarti la mia giornata; quando ci scrivevamo io e te, mi piaceva parlarti di tutto quello che mi succedeva, ma ora l'unico modo per poterlo fare è questo, scrivere. Non che mi dispiaccia perché io adoro le lettere, le trovo una cosa molto intima, tra di noi, però chissà se queste lettere saranno mai spedite e se mai ti arriveranno. Mi piace come questa cosa delle lettere sia nata tutta un po' per gioco e ora questo diario sta diventando una cassetta della posta. Ormai la fine della scuola è molto molto vicina e non so se riuscirò a parlarti come vorrei fare da un po', ho in mente una cosa... non so se potrebbe funzionare ma ci proverò, lo vedrai.
Eccoci giunti ai saluti finali anche di questa lettera.
Ti voglio bene e prima o poi te ne renderai conto,
tua Greta"Aaahh caro diario, che fatica l'adolescenza, tutti mi dicono che questi sono gli anni più belli, ma omettono il fatto che sono anche i più difficili. Però fa crescere e con questo anche i primi amori, Max non è il primo ragazzo che mi sia piaciuto ma è sicuramente il primo ragazzo che posso dire di aver amato davvero. Con lui da subito ho sentito un legame diverso, come se lo conoscessi da tutta la vita ed ero finalmente tornata a Casa dopo tanto tempo. Poi tutto è crollato, ma probabilmente anche questo è stato parte della mia crescita. Non so bene cosa potrei aggiungere ancora ma sento che si sta avvicinando la fine di questa storia, e chissà magari è la cosa migliore anche se ammetto che mi mancherà tutto questo; vorrei non finisse mai ma questo vorrebbe dire che rimarrebbe sempre tutto sospeso e non riuscirei a voltare definitivamente pagina.
STAI LEGGENDO
Letters to you
Teen FictionGreta è una normale ragazza di 17 anni che quando viene costretta a tagliare qualsiasi tipo di rapporto con il ragazzo che le piace comincerà a scrivere delle lettere, indirizzate a lui, nel suo diario; intenzionata prima o poi a fargliele arrivare...