8^CAPITOLO

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Martina's pov

«che ne dici se adesso andiamo a divertirci un po' sulla pista di kart, e poi stasera andiamo a cena, io e te, come ai vecchi tempi?» mi chiede la mia migliore amica mentre usciamo dal tribunale e saliamo nella sua Porsche.
«è un'ottima idea.» dico sorridendo
Amo i kart, e anche lei.
Una volta arrivati, all'ingresso della pista, ci sono una marea di paparazzi e persone che chiedono un autografo.
"Charles, Charles, ti prego firmami il cappellino"
"Charles puoi farmi un autografo?"
"Lewis, possiamo farci una foto?"
Ma che cazzo ci fanno qui Charles e Lewis???
«ma che diavolo succede?» si avvicina a me Rossana mentre posa il suo cellulare nella birkin nera, solo ora ha notato tutta questa folla poiché era andata a parcheggiare la macchina.
«sembrerebbe che il tuo fidanzato e Charles siano qui.» le dico
«cosa? Perché Lewis non mi ha avvisato?»
In ogni modo ci facciamo largo tra le persone molto difficilmente, Rossana si mette gli occhiali da sole Neri di Versace per non farsi riconoscere, ma inutilmente...
"Ehi ragazzi, ci sono le fidanzate di Hamilton e Leclerc..."  e tutte le fotocamere si voltano verso di noi, ad ogni modo troviamo una strategia ed entriamo.
Dentro per fortuna ci sono solo loro due che si sfidano  sui kart.
«Lewis, come mai non mi hai avvisato che eri qui?» gli chiede Rossana
«buonasera anche a te amore mio, io sto bene, tu?»
Lei non risponde ma lo fissa intensamente come per dire: " rispondimi immediatamente!"
«in realtà volevamo  venire in tribunale, ma non ce l'abbiamo fatta in tempo e quindi abbiamo deciso di venire qui.»
Lei annuisce.
«come è andata?» le chiede facendo riferimento al processo.
«avevi dubbi? Ovviamente l'ha vinto.» dico
Lui l'afferra da dietro al collo e la bacia.
Dopo circa un minuto io e Charles ci schiariamo la gola.
«amo, ho fame, andiamo a cena?» mi dice Rossana.
Annuisco.
«ehi, aspettateci, veniamo anche noi.» dice Charles
«chi vi ha invitato?» risponde la mia migliore amica
«eddai amore, non fare la scontrosa.»dice  Lewis
Lei alza gli occhi al cielo e annuisce.
«vieni con me?» le chiede
«no, ho la mia macchina qui.»
Ci separiamo e Rossana va a prendere la sua auto nel parcheggio, mentre io resto ad aspettarla sul marciapiede dell'entrata della pista.
«come mai sei ancora qui, vuoi venire con me?» mi affianca Charles.
«no, sto aspettando Ross-» non riesco a terminare la frase che sentiamo la canzone "stereo love" a tutto volume provenire dalla sua Porsche, che si affianca al marciapiede per farmi salire.
«ci vediamo al ristorante.» lo saluto ed entro in auto, vedendo lui che si dirige nella sua alfa Romeo affiancato dal mio migliore amico.
«voleva che andassi con lui vero?» constata  e io annuisco.
«mi è venuta un idea.» dice e chiama il suo fidanzato direttamente dal bluetooth dell'auto.
«amore, sei in macchina con Charles?» chiede  a Lewis e lui conferma.
«bene, seguitemi, facciamo una gara.»
Si gira a guardarmi e mi fa un occhiolino.

Rossana's pov

Una volta arrivati su un grande stradone l'alfa Romeo con Charles alla guida mi affianca.
Faccio rombare il motore della mia bambina.
«sei pronto? Chi arriva per primo al ristorante vince.» dico
Lui annuisce
3....
2....
1....
Io non do subito gas alla macchina, gli faccio credere di avere un vantaggio su di me, e alla fine li supererò .
Mi mantengo dietro di loro per quasi tutto il tragitto, ogni tanto li supero, ogni tanto mi faccio superare ma nei dintorni del ristorante guardo Martina, facendole cenno di cambiare la marcia, lo fa e do tutto gas, partendo spedita.
Li supero in un baleno e mi prendo un bel vantaggio su di loro arrivando prima al ristorante.
Una volta che anche loro arrivano al ristorante li prendiamo in giro
«siete proprio delle schiappe» dice la mia migliore amica
«ehi, stai parlando con il sette volte campione del mondo. Sono il pilota che ha vinto più titoli mondiali in assoluto, non mi riterrei una schiappa. E per mia discolpa guidava Charles.» alza le mani
«guarda che voi eravate avvantaggiate, quella che guidavi - si riferisce a me - è una Porsche. »
Oh lo so bene, per questo l'ho comprata.
È un mostro la mia bambina oscura.
Nel frattempo entriamo nel ristorante,ci accomodiamo e ordiniamo.
«e poi Lewis,  la tua fidanzata guida meglio di te.» dice
Guardo il mio fidanzato soddisfatta e gli faccio il dito medio.
«pensate che un giorno, lo ricordo benissimo, ero il macchina con lui, ci stavamo dirigendo in pista a fiorano per i test pre-stagionali, e mi fece venire un mal di auto talmente forte che non potetti partecipare ai test.
Non gareggiai.
Eppure sono un pilota eh, non ho il mal d'auto facile.»
Ridiamo tutti.
«attenzione amico, la tua ragazza potrebbe rubarti il sedile.» dice dandogli una pacca sulla spalla.
«in scuderia mi amano tutti, per Toto sono come una seconda figlia, quindi lo caccerebbero seduta stante per avere me.» dico scherzando.
Il cameriere ci interrompe servendoci i nostri piatti.
Per me spaghetti con l'aragosta, per Martina bistecca con patate, dato che lei non mangia pesce, Lewis risotto con gli asparagi , e Charles la stessa identica cosa di Martina, solo con l'insalata al posto delle patate.
«avanti, raccontateci qualcosa di voi che non sappiamo.» chiede Charles parlando con me ma guardando Martina.
Vuole sapere qualcosa su Martina!
«Che è una ladra.» dico
«che ?» si strozzano i due uomini e lei scoppia a ridere
«oddio, ancora con questa storia. È successo quasi 10 anni fa.»
«allora, era un sabato mattina, stavamo a scuola e quando arrivò l'ora di fare lo zaino perché dovevamo uscire, gli occhiali di una ragazza seduta dietro Martina le caddero nello zaino.
Quello stesso pomeriggio quella ragazza mandò un SMS a tutte le ragazze della classe per sapere se qualcuno avesse trovato i suoi occhiali, ma tutte le rispondemmo di no, compresa Martina.
Però poi il lunedì mattina prima di andare a scuola Martina trovò gli occhiali della ragazza nel suo zaino e una volta a scuola glieli restituì.
Passa tutta la giornata bene, fin quando martedì, quindi il giorno dopo, in classe, cominciano a litigare poiché questa ragazza l'aveva accusata di essere una ladra e di aver rubato i suoi occhiali.
La ragazza le disse " è ovvio che li hai rubati, perché la sera prima, quando ti sei preparata lo zaino per il giorno dopo te ne sei accorta che c'erano i miei occhiali." Solo che c'era un piccolo problema»
«io non me lo preparavo mai lo zaino.»
«lei non se lo preparava mai lo zaino.» diciamo all'unisono io e lei.
«questa ragazza dava per scontato che Martina si preparasse lo zaino, ma la verità era che Martina veniva a scuola con le stesse cose nello zaino per tutto l'anno.»
«dai anche tu però lo facevi.» dice
«si, infatti anche io non me lo preparavo mai.»
«siete il mio spirito guida» dice lewis facendoci ridere
«sai che fine ha fatto quella ragazza?» chiedo a martina che mi guarda subito
«ha un lavoro semplice ed è sottopagata...» dico sorridendo
«karma...» risponde lei ridendo, charles in tutto ciò continuava a ridere
«ehi! non burlarti di me» dice martina guardandolo per poi ridere.
guardo lewis e faccio con il labiale
"per me si amano!" e lui sorride annuendo
"dobbiamo trovare un modo per lasciarli da soli" dice allora lewis sempre col labiale e io annuisco
«io e lewis dobbiamo....fare una cosa...ci vediamo domani ragazzi!» dico alzandomi e prendendo il mio fidanzato per mano che annuisce dandomi corda
«offro io stasera...andare pure» dice la mia migliore amica
«non esiste proprio!» diciamo io charles e lewis in contemporanea
«andate piccioncini...su su...fatemi un bel nipotino» dice scherzando
«la prossima volta pago io!» dico e lei annuisce
«a domani!» dico baciandole una guancia
«a domani!!» mi risponde

Martina's pov

io e charles rimaniamo da soli, mi sorride
«vedo che al liceo non vi annoiavate mai....» dice charles e io annuisco ridendo
«ho letto l'articolo che hai scritto per la mia vittoria...davvero bello, scrivi così bene...lo fai sembrare semplice quando non lo è affatto»
«grazie...ci tengo molto al mio lavoro e..sapere che ti è piaciuto mi fa felice»
«come mai qui a napoli? non ti facevo il tipo» chiedo
«beh...diciamo che lewis mi ha convinto...»
«e come?» chiedo ma lui si poggia un dito sulle labbra
«non si può dire»

Rossana's pov

Una volta rientrati a casa entriamo in camera mia e mi tolgo finalmente i tacchi e accendo la televisione.
Appare subito la schermata di Sky sport che sta trasmettendo una vecchia gara ad Abu Dhabi  , in cui Lewis era ancora il campione del mondo in carica, al centro dei riflettori.
Quando taglia il traguardo e vince il settimo titolo mondiale si alza dal letto, dove si era buttato precedentemente, e mi viene in contro.
«perché stai guardando questa gara?» mi chiede
Io non curante comincio a togliermi i gioielli facendo spallucce.
«non la stavo guardando, ho acceso la tv e casualmente stavano trasmettendo una vecchia gara»
«Mhh, casualmente. Se quando tu hai acceso la televisione è uscito Sky sport vuol dire che già era inserito, quindi che lo stavi guardando.»
«e quindi? Si, ieri sera lo stavo guardando per le interviste di  Martina. » dico mente mi tolgo la giacca.
«quindi ammetti che lo stavi guardando?»
«si, ma perché ti stai scaldando così tanto?» gli dico dato il suo tono di voce sempre più alto.
«mi credi un fallimento vero?»
«lewis ma che stai dicend-»
«ti mancano i tempi in cui vincevo? Per te ero solo questo vero? Una macchina da vittorie e soldi. » mi interrompe
«ma sei pazzo?! È ovvio che NON lo credo, non mi interessa che tu vinca o perda, a me basta solo che tu stia bene e sia felice. Non mi importa del resto.»
Scoppia in una risata isterica
«quindi vorresti dirmi che non ti importava se vincevo?»
«si, ma-»
Annuisce con la testa e mi viene incontro
«guarda che l'ho capito eh, ti importava solo della gloria.»
«Lewis ma che cazzo ti prende? Sei venuto qui solo per litigare? Perché io non ne ho voglia, sono troppo stanca. Oggi c'è stata la sentenza definitiva di un processo per stupro durato sei mesi, che sono stati per me una schifezza, sono stata malissimo, e lo sapresti se fossi stato più presente e mi avessi dato la libertà di parlare con te, ma tu eri troppo accecato dal tuo lavoro e da Max per pensare a me, quindi stronzo megalomane, non venire a fare il perbenista con me, non dare la colpa a me, quando quello che pensa solo alle vittorie sei tu.» dico urlano
«ragazzi va tutto bene? Vi sentite dalla strada » ci chiedono Martina e Charles, fermi sull'uscio della porta. Non me n'ero nemmeno accorta tanto ero arrabbiata.
«si ragazzi, non vi preoccupate. Andate a dormire.»  dice Lewis
«Rossana sei sicura? » mi chiede Charles
«si, è tutto apposto. » faccio un sorriso tirato cercando di trattenere le lacrime.
Loro se ne vanno e io mi spoglio e entro nella doccia per non dargli la soddisfazione di vedermi piangere dinanzi a lui.
D'un tratto però il vetro della doccia si apre e Lewis entra.
«Che vuoi?»
«chiederti scusa. Mi dispiace ok? Sono uno stronzo, lo so, ma sono solo le mille paranoie che mi faccio. Quelle cose che ho detto...io non le pensavo veramente. Ti chiedo ancora scusa, non ricapiterà più.»
"Le pensavi veramente quelle cose" penso ma annuisco e mi faccio abbracciare da lui, troppo stanca sia mentalmente che fisicamente per ribattere.

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