Due mesi dopo.
Erica.Io e le mie amiche fummo di nuovo a Roma dopo due mesi per rieicontrare Vittoria. Era diventata routine. Dal momento che lei si trasferì a Roma ci promettemmo tutte di non perderci di vista mai. Eravamo un quartetto invidiabile.
Tra le mille chiacchiere e risate si fece sera e decidemmo di ritornare nello stesso locale di due mesi prima poiché ci divertimmo molto.
Prendemmo la macchina e arrivammo al posto.
Non appena misi piede nel locale mi ritornò in mente la scena di me che mi persi tra le strade di quel quartiere, il telefono scarico, la paura di avere la peggio, entrare in quel bar in cui lo incontrai..."
Un morso al cuore al ricordo di lui, della sua colonia forte, delle sue labbra sulle mie, dei nostri corpi uniti e sudati uno sull'altro.
Finì tutto quella sera, dopo quel sesso di cui entrambi avevamo bisogno ma dopo quel giorno non lo avevo più rivisto né sentito.
Non mancavano però le visualizzazioni alle mie storie.Scacciai dalla testa il pensiero che avrei potuto rincontrarlo in quei giorni di permanenza a Roma.
Presi la mano alle mie amiche e ci buttammo in pista ballando e cantando tra un drink e l'altro.
Arrivai piu o meno al terzo drink e già iniziai a perdere colpi e ad essere su di giri.
Ad un certo punto fu Vittoria a parlare."Ragazze cazzo credo ci siano delle persone famose. Ho visto un gruppo di ragazzine farsi la foto con questi però non ho capito chi sono. Andiamo prima che vanno via." Ridemmo all'unisono e seguimmo Vittoria.
"Erica mi raccomando lasciamene qualcuno a me" scherzò lei e ci ridemmo su, avvicinandoci al gruppo di ragazzi.
Quando ormai fummo troppo vicine mi resi conto di chi fossero e mi bloccai sul posto.Il mio cuore perse un battito.
Non avrei potuto reggere per molto quella situazione.
Di primo impatto lui non si accorse di me ma poi dopo un attimo i suoi occhi furono nei miei e il mio cuore ricominciò dopo due mesi a battere di nuovo. Non so come possa essere possibile .Le mie amiche non persero tempo e salutarono quei ragazzi che ormai conoscevano con dei baci sulla guancia.
C'erano di nuovo Matteo, Niccolò, Antonio e lui.
Sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso mentre io cercavo di evitarlo in tutti i modi possibili.Salutai loro con dei baci sulle guance. Fu il turno di Matteo, il quale mi abbracciò forte e mi sorrise a trentadue denti.
Arrivò il momento in cui ci ritrovammo faccia a faccia.
Io e lui.
Fu lui a prendere in mano la situazione, io non ebbi il coraggio.
Mise la sua mano calda sui miei fianchi avvicinandomi a lui, si abbassò leggermente per darmi un bacio sulla guancia. Ed ecco che il suo profumo inebriò di nuovo la mia mente e il mio corpo lo sentii cedere.
Ero felicissima di essere di nuovo tra le sue braccia nonostante tutto quello che fosse successo.
Nelle sue braccia mi sentivo come a casa.Decisi di avvolgere anch'io le mie braccia attorno al suo bacino abbracciandolo. Lui ricambiò il mio gesto ed io sorrisi istintivamente.
Ci staccammo quasi subito."Come stai?" Mi chiese
"Bene dai e tu?"
"Adesso bene..."ci fu una pausa "senti ho bisogno di parlarti, credo che io e te abbiamo qualcosa da dirci"
"Credo tu abbia ragione" ribadii io.In quel momento il mondo intorno a noi sembrò scomparire e sentii il bisogno di stare solo con lui di nuovo dopo tanto tempo.
Qualunque sia stato il modo in cui sarebbe andata a finire sarei comunque rimasta felice di essere stata di nuovo con lui.
"Che ne dici se andiamo in un luogo più tranquillo? Conosco un posto qui" annuii e lui non perse tempo ad intrecciare la sua mano nella mia e trasportarmi lontano dalla folla, dimenticandomi anche di avvertire le mie amiche ma tanto probabilmente se lo sarebbero immaginato.
Salimmo delle scale ritrovandoci davanti ad una porta di ferro che lui aprì con una leggera forza e fummo sul tetto del locale.
Vi era una vista incredibile, Roma di notte.
Mi trascinò verso un muretto e ci sedemmo su di esso.
Aspettai fu lui a parlare.
"Senti volevo dirti che mi dispiace per come sono andate le cose però ho bisogno di spiegarti quello che è successo. E per favore lasciami spiegare prima e poi dopo puoi pensare e dirmi ciò che vuoi.
Giulia mi ha baciato di proposito. Ero già stata avvisato da Nico che lei sarebbe arrivata da me da li a poco perché aveva saputo che ero sceso a Napoli e sarebbe venuta a fare un casino per riprovarci perché cercava in tutti i modi di rimettere apposto i pezzi tra noi due.
Lei non ha mai voluto capire che tra noi due fosse finita già da un pezzo. Lei non l'amo più da tanto tempo e lei lo sa ma ha sempre fatto finta di non capire... Mi dispiace per come sono andate le cose ma avrei voluto dirtelo in quel momento, così non sarebbe andata a finire in questo modo."
Le sue mani stringevano ed accarezzavano le mie e mi guardava negli occhi.
Fu il mio turno di confessare la verità.
"Anch'io ci ho provato con Gabriele, dandogli un occasione ma non ha funzionato. Ho cercato di dimenticarti ma non ci sono riuscita. Ho provato a ritrovare in questi due mesi ciò che sei stato tu solo in una sera ma lui non era nemmeno un briciolo di te" dissi tutto d'un fiato.
"Io ti ho vista quella sera con lui e non ci ho visto più. Alla fine ho pensato che fosse meglio lasciarti andare libera da me...Io non ti ho mai dimenticata, ho fatto questa promessa due mesi fa e l'ho rispettata e sapevo che un giorno ci saremmo rincontrati." Le sue labbra furono ad un centimetro dalle mie.
"Nemmeno io ti ho mai dimenticato. Non riuscivo a dimenticare il sapone delle tue labbra, l'immagine dei tuoi occhi quando ero con lui o in qualsiasi altra situazione e probabilmente non potrò farlo mai perché sei stato una delle emozioni più grandi che abbia mai provato nella mia vita" una lacrima mi tradì scendendo lungo la mia guancia e lui me l'asciugò, carezzandomi la guancia.
"E allora non dimentichiamolo" fu così che fiondò le sue labbra sulle mie. Fu fin da subito un bacio voglioso pieno di passione.
Dopo tanto tempo, dopo due mesi sembrò essere la prima volta.
"Per favore riproviamoci, ripartiamo da zero." Lo pregai.
Lui mi teneva il viso tra le mani
"Io non voglio ripartire da zero con te, voglio ripartire da questo momento. Non voglio dimenticare nessuno dei momenti che ho passato con te perché sono stati così intensi ma così indimenticabili. Non posso rimuoverli dalla mia testa e non posso pensare di non viverli mai più. Per favore proviamoci, ti prometto che Giulia e ne nessun'altra cosa o persona sarà più un problema per noi due. Mi impegnerò ad essere una persona seria e cercherò di dividermi bene tra il lavoro e noi due, perché purtroppo come puoi immaginare, il mio lavoro non mi permette di avere delle relazioni a lungo termine ma con te non posso pensare ad una cosa simile, quindi ci proverò affinché questa cosa non accada"
Ci baciamo nuovamente numerose volte.
"Sembri un angelo. Arrivi sempre al momento giusto nel posto giusto nella mia vita. Sei arrivato dritto e veloce come un treno, mi hai investito ed ora non riesco più a fare a meno di te"
"Non è un caso che ci siamo incontrati oggi come non è un caso che io e te siamo così compatibili." Mi disse lui prima di farmi salire a cavalcioni su di lui riprendendomi a baciare ferocemente.CONTINUO.
Erica.
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MAI PER CASO, nulla accade.|| Giacomo Giorgio
Fiksi PenggemarErica si perse tra le strade di Roma di notte, non riuscì più a trovare le sue amiche e si dirisse verso i pericoli della grande capitale notturna fin quando non si imbatté in... Leggi tutta la storia e non te ne pentirai! Troverai altre storie sul...