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Apprendere durante la colazione che oggi ci sarà una partita di Quidditch è stato abbastanza traumatico. Tutta la scuola è in fermento e quando succede significa solo una cosa, niente più pancake per me perché se li sono rubati tutti. Mi consolo mangiando il mio porridge, di quello ne rimane sempre un po' mentre Pansy addenta la sua mela e si guarda attorno con la faccia di chi non capisce tutta quella agitazione per uno sport. Vedo Harry già pronto e rimango sorpresa nel vedere che anche Ron indossa la divisa della squadra.

-Aspetta un attimo- dico a Pansy prima di alzarmi e dirigermi verso il tavolo dei Grifondoro.

-Perché non mi hai detto che anche tu giochi ora?-. Harry sobbalza, non deve essersi accorto che stavo arrivando alle sue spalle. Ron mi mostra fiero lo stemma sul maglione rosso e oro.

-E' la mia prima partita e sono piuttosto nervoso-

-Andrai benissimo fidati- lo rassicura mio fratello.

-Se le cose stanno così, sarò in prima fila- gli faccio l'occhiolino e torno al mio tavolo.

-Non dirmi che veramente dobbiamo andarci-

-Io sì, tu poi anche rimanere in camera se vuoi-

-E lasciare la mia piccola compagna indifesa, da sola in mezzo ad un gruppo di ragazzi malati di sport? Non se ne parla neanche-. Il silenzio cala nella Sala Grande quando la squadra di Serpeverde fa il suo ingresso. Sono già tutti pronti con la divisa verde e argento, Draco davanti a tutti, pensavo che il compito da portare a termine li allontanasse dal Quidditch ma mi sbagliavo. Evidentemente non devono perdere occasione per ricordare ad Hogwarts qual è la casa migliore. Dietro di lui Theodore e Lorenzo, insieme ai due battitori Crabbe e Goyle, per ultimi Blaise e Mattheo. Sono stupita di vederlo, non credevo fosse un tipo da sport di squadra e tantomeno che avesse avuto la possibilità di allenarsi. Dubito che Voldemort si divertisse a lanciargli la pluffa nel cortile di casa, come in un tipico quadretto di una famiglia di maghi inglese. Draco si avvicina ad Harry e gli sussurra qualcosa nell'orecchio, dal sorrisetto dell'uno e la smorfia dell'altro capisco che si tratta del solito sfottò pre-partita, che ai Serpeverde piace molto.

-Ora ho ancora meno voglia di andare- sbuffa Pansy finendo la sua mela.

-Io invece ho il presentimento che ci divertiremo molto-

Un'ora dopo siamo sugli spalti del campo da Quidditch, nella sezione insieme a tutti gli altri Serpeverde. Dietro di noi i più grandi sventolano le bandiere con lo stemma e i colori della casa. Alcuni si sono perfino disegnati due strisce sulle guance, una verde e una argento. L'unica cosa a cui riesco a pensare io è il freddo pungente che mi colpisce viso, l'unica parte del mio corpo scoperta che cerco di nascondere sotto alla pesante sciarpa di lana. Pansy sembra in un'altra stagione rispetto a me, indossa solo la berretta e il suo cappotto doppio petto nero, che la fa sembrare sexy anche a una partita di Quidditch.

-Benvenuti alla prima partita dell'anno fra Serpeverde e Grifondoro!- la voce di Lee Jordan risuona chiara in tutto il campo. Il suo tifo di parte non manca mai e le poche volte che sono venuta a vedere Harry mi ha fatto sempre ridere.

-Che le squadra facciano il loro ingresso!-. Le porte si aprono ai due lati opposti, i due gruppi verde e rosso si avvicinano a centro campo con le loro scope in mano. Si dispongono pronti a sollevarsi in volo, inevitabilmente i miei occhi si fermano su Mattheo, non averlo mai visto giocare mi incuriosisce più di quanto mi piaccia ammettere. Si passa una mano fra i ricci neri scompigliati dal vento e dice qualcosa a Nott che annuisce imbraccia la scopa. Madama Boomb si posiziona fra le due squadre, fa cenno ad Harry e a Draco, i due cercatori, di venire avanti. Come ogni volta sono i primi ad alzarsi da terra, seguiti dagli altri e dalla professoressa.

A dark heir || Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora