Capitolo 4
27 Gennaio
"Che ne dici se ci rimettiamo a lavoro?", abbassando lo sguardo per incontrare il viso del suo collega.
Il moro si alzò e si mise vicino allo scienziato, poi rispose "Io dico di sì, Louis. Harry sarà bellissimo".
E così fu.
Louis e Zayn finirono quel capolavoro di robot cinque ore dopo, sistemando ogni riccio color cioccolato, ogni ciglia nera, ogni tatuaggio, ed erano moltissimi.
Non erano tutti collegati con quelli dello scienziato, per niente, no.
La parte più difficile da mettere fu la fossetta, ma ce la fecero.
Louis girava intorno ad Harry come un avvoltoio, scrutando da capo a piedi la sua
"preda", lentamente, studiando ogni suo dettaglio. Accarezzò ogni singolo boccolo scuro che ricadeva sulle sue spalle larghe, passò le dita su tutti i tatuaggi e uno ad uno pensava a quanto fossero perfetti sulla sua pelle lattea.
Zayn si avvicinò al castano sussurrando per non distruggere l'atmosfera "L'avevo detto io che sarebbe stato bellissimo, Lou".
L'altro annuì, a corto di parole, troppo preso da quello spettacolo.
Poi, alcuni minuti di contemplazione dopo, gli ritornò la voce e "I-io credo che... è meglio andare a casa, si è fatto tardi, Zaynie" disse.
Il moro si avvicinò alla porta con passo lento, abbassò la maniglia e uscì, con Louis alle calcagna.
"Bene, io..mh, vado. Buonanotte Loulou" disse Zayn, scompigliando i capelli del più piccolo, poi se ne andò, non aspettando una risposta da quest'ultimo.
Louis, invece, si recò nel suo ufficio, prese la sua valigetta, e uscì dal Science Studio, azionando il sistema d'allarme in caso di ladri.
Arrivò a casa alle 23:38 e si buttò sul letto come un sacco di patate, sfinito, addormentandosi un attimo dopo, cullato dalle braccia di Morfeo.
28 Gennaio
Questa volta Louis non si svegliò per colpa della sveglia, ma dallo squillo del cellulare.
Così, con gli occhi ancora chiusi, cercò alla cieca il cellulare, colpendo il comodino. Smadonnando (perché sì, ci vuole), si alzò e lo prese con uno sbuffo.
"Pronto?" chiese un Louis ancora assonnato
"Buongiorno Loulou, ti ho svegliato?" Zayn dall'altra parte della cornetta si preoccupò.
"No, no,tranquillo... stavo.. mh, sistemando delle carte. Tu come stai?" cercò di sviare lo scienziato.
"Bene, ma dopo aver finito Harry, mi sentirò ancora meglio" disse il moro emozionato.
"Eh già, adesso arrivo, ci vediamo lì. Ciao Zaynie" e chiuse la chiamata.
Si preparò in fretta e furia e si precipitò al Science Studio, dal suo collega moro, per precisare.
Bussò alla porta del suo ufficio, tre volte, per farsi riconoscere, infatti "Avanti Louis" disse Zayn dall'altra parte della porta.
Lo scienziato spalancò la porta e "Mettiamoci al lavoro" urlò.
"Così ti voglio Lou, su andiamo al laboratorio per finire il tuo amato Harry" disse il moro con un ghigno.
Insieme si avviarono verso il "PR3" a passo svelto. Arrivati, spinsero la porta per farla aprire e Harry era lì, dominava la stanza bellissimo come sempre.
Louis si avvicinò, squadrandolo da capo a piedi, completamente ammaliato, poi, con un filo di voce chiese "Quando pensi di attivarlo?" al suo collega.
"Molto probabilmente l'uno del prossimo mese" rispose Zayn con un cipiglio sul volto, pensante.
Lo scienziato annuì, non seppe che altro aggiungere, quindi, cautamente, si avvicinò al suo robot, non sentendo una porta chiudersi, talmente troppo concentrato a capire qualiemozioni e sentimenti affibbiargli quando sarà il momento.
Di sicuro metterà la dolcezza di un cioccolatino Lindor, la sua marca di cioccolato preferita; metterà
la timidezza di una bambina quando fa amicizia per la prima volta; gli metterà sicuramente l'amore di una mamma e quello di un fidanzato; la forza di un Wrestler, ma non troppo aggressivo; la decisione di uno che sa quello che vuole, quando lo vuole e come lo vuole.
Gli metterà la bontà e la umiltà, da bravo ragazzo-robot qual è.
Lo scienziato accarezzò le spalle del manichino senza vita (per ora) di fronte a lui, tastando quella pelle così pura e delicata.
Si allontanò d'un tratto e il suo cervello iniziò a lavorare.
I suoi robot avevano tutti la solita voce pacata, quella del traduttore in pratica, ma il lampo di genio che gli passò per la testa... decise di dare una voce diversa e unica per il suo timbro, al robot più importante.
"Tu- e indicò Harry, poi, sussurrando continuò, come se fosse un segreto - avrai una voce melodiosa, che ti renderà sensuale e unico in ogni cosa tu faccia, roca e bassa. Fatta per intonare le note più basse e ammaliare chi la ascolta. Già il tuo bel faccino farà la maggior parte del lavoro ma- e a quel punto si fermò a guardarlo, perdendosi in quegli occhi, privi di bagliore, ma ugualmente bellissimi - la tua voce e i tuoi occhi e tutto il resto di te...Tu farai impazzire tutti, Harry"
Io già sono pazzo di te, nonostante tu sia ancora inattivo.
Mi ucciderai quando inizierai a vivere... e io non vedo l'ora.
SPAZIO MEEEE :33
Il nostro Harry è finito (fisicamente) e ci sarà da divertirsi quando gli metteranno le emozioni ewe vi lascio con la curiosità (spero di avervela messa D:)Baci xxxxxx -Yle
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Harrycop
FanfictionLouis è uno scienziato, giovane, basso, capelli corti color caramello e magnetici occhi azzurri. Lavora al Science Studio nella sezione "Robotica"; in tre anni di carriera ha creato tre robot con sembianze umane, Eleanor, Stan e Andy, ma nessuno di...