Surprise!!

59 6 0
                                    

Capitolo 6

30 Gennaio

La sera prima andò a dormire a mezzanotte, per colpa di sua madre che lo chiamò "E' da tempo che non mi chiami, quindi l'ho fatto io. Allora.. come va piccolo Einstein?" e lo intrattenne con un miliardo di domande.

"Neanche i robot sono così attivi" pensò adirato Louis, che cominciò con la storia della sua vita al Science Studio.

Lo scienziato fu molto contento di sentire sua madre Johanna dopo tanto tempo, ma il suo sonno già non era un granché.. si metteva pure lei..

Comunque era sabato e questo voleva dire RIPOSO. Taaaaaaanto riposo e lui era felicissimo di staccare un po' la spina dal lavoro; certo, non vedeva l'ora di attivare Harry, ma lui era un'essere umano, aveva bisogno di relax.

Così, si mise sul divano con il suo bel PC della Apple e andò su Facebook, sperando di trovare qualche bella novità. Aggiornò più volte la pagina, ma non trovò niente di interessante.

Con uno sbuffo chiuse il PC e annoiato, si addormentò, di nuovo, sul divano.

Si svegliò due ore dopo, fresco e riposato, si alzò sbadigliando e guardò l'orario 16:28.

Visto che non aveva niente da fare, andò in cucina e aprì il frigo che conteneva... il nulla, se non per dell'insalata e delle uova, una bottiglia in vetro con dell'acqua e un paio di birre. Doveva fare assolutamente la spesa.

"Mi pagano per niente? Tomlinson, svegliati cristo" pensò, dandosi del deficiente.

Ritornò in salotto e prese il portafoglio e il cellulare che un paio di ore prima aveva riposto sul comodino, accanto al divano, poi spense le luci e uscì di casa.

La strada per andare al Niall's Market fu breve, distava solo dieci minuti in macchina, entrò con il carrello e ci ficcò dentro un po' di tutto.

"Sei serio?- disse la sua vocina interiore, seccata- l'80% sono tutte schifezze... un po' di contegno, sei uno scienziato, non un camionista. Ci manca solo che inizi a fare rutti a bocca aperta.. sai che spettacolo?" concluse quella cosa, e Louis la ignorò, dirigendosi alle casse con il carrello pieno.

Aspettò per ben un quarto d'ora che la fila finisse, per arrivare a lui.

Mentre la cassiera passava tutto ciò che aveva messo lo scienziato sul trasportatore, sul banner, chiese "Vuole una busta?"

"Ma no, pf, metto tutto in tasca" pensò Louis infastidito.

Ma "Anche più di una, grazie" rispose invece, cercando la calma interiore.

Pigramente, mise tutte le cibarie dentro alle buste e pagò, salutò formalmente la cassiera e uscì dal supermercato dirigendosi dalla sua amata Panda rossa. Mise tutte le buste nel bagagliaio e partì per andare a casa, con le canzoni dei The Rolling Stones a volume altissimo.

Continuando a canticchiare Satisfaction, chiuse l'auto e aprì la porta di casa, rinchiudendola un'attimo dopo con il piede, poi portò le buste in cucina e sistemò tutto.

Finì mezz'ora dopo, e affamato, pensò a cosa mettere sotto ai denti, poi optò per un hamburger e una birra davanti al televisore.

Quella sera trasmettevano Britain's Got Talent e a lui piaceva da morire quel programma, non tanto perché scoprivano talenti, ma perché derideva quelli che avevano un talento che..non era talento. Si divertiva a prenderli in giro e come ciliegina sulla torta, la giuria e le loro frecciatine, lo facevano piegare in due dalle risate.

Passò, così, un bel sabato sera.

Preferiva stare a casa e godersi la tranquillità che andare in pub con amici, non se la sentiva dopo la settimana impegnativa che aveva passato, era esausto e voleva solo riposarsi.

HarrycopDove le storie prendono vita. Scoprilo ora