Capitolo 10 - Dettagli

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"I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio." (Leonardo da Vinci)

Quando Tiziana tornò nel suo ufficio, al secondo piano di Palazzo Tantucci, era così scioccata che non fece quasi nulla fino all'ora dell'uscita. Chiuse a chiave la stanza e mise un assorbente per evitare di macchiare la poltroncina girevole.

Poi aprì le persiane e guardò di sotto: la finestra dello studio dell'avvocato dove era appena stata. Prima di allora, era convinta che ci fosse un altro ufficio della Banca.

In basso c'era la stessa corte rettangolare con le piastrelle rosse in cotto, mentre quasi di fronte, c'era il palazzo composto dal piano terra e dal primo piano, del quale poteva vedere l'intero tetto a padiglione, con le tegole parzialmente ricoperte di muschio, e il grande terrazzo, anch'esso in mattoncini in cotto, con il pergolato e i vasi con le piante.

Inoltre, dalla finestra del suo ufficio, rispetto a quello dell'avvocato che era al piano di sotto, poteva scorgere anche il giardino del palazzo seguente, con le chiome delle piante rotondeggianti oppure a forma di cono, evidentemente potate da un giardiniere con buon gusto estetico. Effettivamente la visuale era molto piacevole: non ci aveva mai fatto troppo caso, prima di allora, al fatto di avere la fortuna di lavorare in un bell'ufficio con finestra ampia e luminosa e con vista panoramica.

Nel pomeriggio non mangiò nulla e non andò neppure in bagno a lavarsi le mani. L'odore di Marco gli piaceva molto. Si limitò soltanto a rispondere alle mail più urgenti ed appena finì il suo orario uscì. Arrivata a casa mise le scarpe da corsa e fece qualche giro in Fortezza Medicea, giusto per sudare un po' ed avere una scusa per farsi la doccia. Poi partì per Puntala dove Melissa l'aspettava curiosa di sapere com'era andata.

Davanti a due spritz giganti pieni di ghiaccio e un'ampia gamma di sfiziosi stuzzichini mignon, Tiziana iniziò a parlare:

"Insomma, abbiamo fatto ehm, nello studio di un suo amico avvocato in Via Montanini, situato proprio sotto al mio ufficio di lavoro. È stata una cosa improvvisa, abbiamo annaffiato i vasi e poi me lo sono trovato addosso. Ero consenziente ovvio, ma non me l'aspettavo. La finestra era chiusa e le tende spesse ci hanno nascosti da sguardi indiscreti. Però siamo stati lo stesso due pazzi!!

"L'avete fatto in Rocca! Ma siete stati due incoscienti, e se vi scoprivano?"

"Impossibile, e comunque non si era in Rocca, ma in uno studio privato, in cui siamo entrati perché autorizzati a bagnare le piante. E comunque ormai è andata e chissà se ci rivedremo. Potrebbe sparire, adesso che ha raggiunto il suo scopo! Credo che una cosa del genere non mi capiterà mai più nella vita e quindi devo raccontarti i particolari finché li ricordo. Lui si era depilato dappertutto, comunque i pochi peli cortissimi li ha bianchi o sul grigio chiaro. Lo stesso vale per i capelli. Invecchiando sembra biondo!"

"In che senso sembra biondo? O lo è o non lo è!"

"Dalla foto su FB, si vede bene che è un tipo latino, però con il fatto che è ingrigito presto, dal vivo mi pareva biondo. E poi con il fatto che io sono abbronzata, al confronto con me sembrava chiaro anche di carnagione, candido come la porcellana, più bianco del mio ex e del mio attuale compagno. Ha anche un odore fantastico!"

"Tu hai la fissa per i nordici, vedi il biondo anche dove non c'è!" rise Melissa.

Tiziana intanto buttò giù un altro sorso di spritz e provo a raccontare il dettaglio più sconveniente:

"Ed è anche accaduta una cosa che non avrei mai previsto, piuttosto imbarazzante!"

"Non ho idea di cosa potresti dirmi, ma da te che già sei strana e questo tipo che addirittura ti supera, potrei aspettarmi di tutto!"

L'Amore? Una Chimera!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora