Capitolo 26 - Banca Widiba

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Il mondo è diviso in due. Chi aspetta che il futuro arrivi, e chi il futuro lo scrive. (Banca Widiba)

Il momento della partenza arrivo prestissimo. Mentre si trovava alla stazione di Firenze all'umido e al freddo pensò a lei per scaldarsi e le scrisse su WhatsApp - Tiziana, sono in partenza per Milano. Ti faccio i miei migliori auguri, anche per questo intoppo di inizio anno. Ti auguro il meglio e ti mando il mio abbraccio più grande. Ti voglio bene. A presto. –

- Grazie tante🥰! Io ti auguro di non prendere il cov19 un'altra volta. Tvb anche io tanto tanto tanto! ...mi mandi una tua foto da cicciotto post festività🙏? Quando ti rivedrò sarai magrissimo e non ti riconoscerò! –

- More te la mando nel pomeriggio -

Marco non ebbe problemi a trovare la sede di Banca Widiba perché era abituato a viaggiare.

Il complesso di via Messina a Milano, risalente agli anni '90, era costituito da quattro torri da dieci piani, collegate tra loro da un percorso in quota.

Gli uffici di banca Widiba erano ospitati nelle torri B e D, i cui interni erano caratterizzato da pavimenti flottanti, controsoffitti e cartongessi, appositamente studiati per creare un ambiente dinamico e adatto alle nuove esigenze lavorative. Le aree di lavoro, dalle sale riunioni, agli uffici open-space e gli spazi collettivi erano confinati da pareti vetrate e abbelliti con arredi di design.

Era decisamente un bell'ambiente lavorativo adatto a giovani che vogliono crescere, ma in cui Marco si sentì subito fuori luogo.

La prima cosa che gli venne in mente, per dare una risposta al suo disagio, fu che ormai era diventato adulto e che aveva perso da tempo l'entusiasmo del neoassunto

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La prima cosa che gli venne in mente, per dare una risposta al suo disagio, fu che ormai era diventato adulto e che aveva perso da tempo l'entusiasmo del neoassunto. A differenza sua, invece, il rampante Direttore Generale, nonostante fosse di sicuro meno giovane, gli dette una stretta di mano energica e gli fece un sorriso smagliante dimostrando il forte attaccamento e la passione con cui lavorava.

Marco dovette impegnarsi a fondo per fingere lo stesso entusiasmo, ma dentro di sé provò una forte invidia e si chiese se fosse anche felicemente sposato, ma non osò chiederlo per non dover poi svelare a sua volta la sua complicata situazione sentimentale.

Dopo avergli fatto visitare il suo ufficio e le stanze più importanti il DG entrò nel vivo del lavoro, che sarebbe stato frenetico e avrebbe previsto riunioni continue con tutti i Responsabili da realizzare in meno di un mese.

Poi gli fu presentata una brillante e giovanissima ragazza milanese doc con grandi aspettative di crescita che lo avrebbe assistito durante le riunioni e che iniziò immediatamente a fissarle, grazie al portatile che si era portata in stanza, a partire dal pomeriggio fino alle otto di sera.

Poi gli fu presentata una brillante e giovanissima ragazza milanese doc con grandi aspettative di crescita che lo avrebbe assistito durante le riunioni e che iniziò immediatamente a fissarle, grazie al portatile che si era portata in stanza, a par...

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Quando finalmente le riunioni terminarono, uscirono insieme in un locale famoso per l'apericena e successivamente lei l'accompagnò nel monolocale a lui assegnato.

Si trovava in un bel palazzo moderno ed era essenziale e pratico: pavimento beige, pareti e arredamento bianco e dotato di tutto il necessario: lavatrice, lavastoviglie, TV con maxischermo, split per l'aria calda e fredda, doccia con idromassaggio, letto matrimoniale con materasso di circa 30 cm per prevenire il mal di schiena, soprattutto nel caso avesse avuto qualche incontro piccante.

La prima impressione di Marco fu quella di una prigione moderna, studiata appositamente per lavoratori H24. Quindi la sua vita sarebbe stata: sveglia al mattino, colazione al bar, riunioni e verbali a ciclo continuo, pranzo leggero con caffè obbligatorio, magari con ginseng, tanto di moda, altro lavoro, apericena e letto, per dormire o altro, nel caso fosse rimasta un briciolo di energia.

Il venerdì, tuttavia, era consuetudine presentarsi a lavoro in giacca e jeans e si poteva uscire anche prima delle 17:30 per rientrare con il treno a trascorrere il week end con i propri cari.

Il mese di gennaio fu traumatico per i due amanti: Tiziana fu costretta a non uscire di casa; Marco rimase scioccato dalla frenetica vita milanese e senza rendersene conto entrò nel più cupo periodo depressivo mai sperimentato.

I primi due week end, quando Marco rientrò a Castelnuovo, Anna lo stupì positivamente, insieme con sua madre, facendogli un minuzioso resoconto di ciò che era accaduto durante la settimana per avere la sua approvazione.

Marco fu contento di vederla riprendersi con tanto entusiasmo, che invece a lui mancava sempre di più, e dato che anche la governante sembrava più tranquilla di sempre, decise che prossimamente sarebbe rimasto a Milano e che avrebbe noleggiato una bici per andarci dal venerdì alla domenica. Con l'operazione e tutti i medicinali che aveva dovuto prendere a causa dell'intervento era proprio fuori forma e un bell'allenamento sarebbe stato necessario per dimagrire e tonificarsi.

Nel mese di febbraio scoprì tutti i segreti del Parco Sempione: visitò e fotografò il Castello Sforzesco, l'Arena Civica, la Triennale e l'Arco della Pace e precorse un'infinità di volte i 3,5 km di lunghezza del parco, per fortuna sempre ben illuminato sia di giorno che di notte. Bellissimo posto, ma niente a che vedere con le colline toscane e soprattutto con il cielo azzurro che qui mancava quasi sempre.

Mandò numerose foto sia alla sua famiglia che a Tiziana per tranquillizzarle che stava bene. In realtà però non era per niente contento. Non si sentiva in forma: per seguire l'allenamento che si era imposto in bici doveva fare una grande sforzo, a lavoro faticava a restare concentrato e doveva aumentare ogni giorno la dose di caffè. Inoltre, il cielo era perennemente grigio e nebbioso.

Infine, dal suo ufficio vedeva un solo immenso luogo: il cimitero monumentale. Un giorno si chiese seriamente se per caso fosse morto senza accorgersene e se stesse scontando la sua pena nel purgatorio.

L'ufficio a Siena in San Miniato, dove aveva lavorato negli ultimi due anni quando non era impegnato in Rocca Salimbeni per le riunioni più importanti, era detto Alcatraz per i suoi ambienti asettici e grigi, ma all'uscita dal lavoro il clima toscano metteva sempre allegria e voglia di vivere.

Il suo peggioramento dello stato d'animo non passò inosservato alla povera Tiziana, che con grande dolore lo sentì sempre più distaccato. La poveretta non poté indovinare i suoi pensieri e pertanto continuò a proporgli di vedersi.

- Anche oggi giornataccia. Sono nervoso. Non ne posso più. È un po' lunga. Domani ti racconto. -

- Ok, ti ascolto volentieri. Sei andato in 🚲 oggi? -

- No, ho fatto solo palestra improvvisata e workout nel monolocale. -

- Chissà come sei diventato muscoloso allora! Vorrei tanto vederti e ti preferirei morbidoso come le ultime volte. Vorrei coccolarti perché ti sento lontanissimo. Se potessi darti consigli utili lo farei perché ci tengo alla tua salute e anche a stare insieme, però posso solo sperare di evadere un altro pomeriggio con te e gustare un pezzettino di formaggio disperso in un ciotolone di 🥗-

-Sei sempre tanto cara Titty, ti prometto che presto ci incontreremo-

-Ti aspetto-

Marco non aveva nessuna intenzione di vederla, stava troppo male e se si fossero incontrati lei si sarebbe accorta di quanto era diventato apatico e indolente. A lavoro continuava a non sentirsi realizzato. In amore aveva fallito. Come padre era un disastro. Non se la sentiva neppure di farsi vedere dai figli, stanco e depresso com'era.

All'inizio di marzo, dopo tanto lavoro frenetico, il progetto di riorganizzazione di Banca Widiba si avviò bene e pertanto il ritmo poté essere rallentato. La sua bellissima assistente, che si era accorta di quanto fosse triste e taciturno, gli propose di fargli da Cicerone nel fine settimana per fargli conoscere la città.

Spazio autrice:

Chissà dove andranno di bello lui e la sua assistente? Riuscirà a tirargli su il morale?

Curiosità: Banca Widiba è veramente il fiore all'occhiello del Gruppo MPS e una grande opportunità di lavoro per giovani con ottimo curriculum e voglia di crescere.

Nella foto Marco Marazia, DG di Widiba dal 2019, manager tra i più esperti di servizi bancari e finanziari digitali. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: 10 hours ago ⏰

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