Capitolo 38

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Katherine sentì il proprio corpo fremere e la sensazione della lingua calda e umida di Jade scendere al suo ventre mentre le sue mani cercavano il permesso di spogliarla. Socchiuse gli occhi, mugugnando a labbra strette, osservando il soffitto bianco e alzando il bacino per aiutarla a sfilare gli slip fin sotto alle ginocchia.
«Ma sei sicura?» le chiese preoccupata di poter avere un cattivo sapore. L'insegnante le rivolse un sorriso annuendo e sfiorando la sua natura col naso. Non sentiva il suo odore da troppo e le mancava. La baciò facendola fremere. La rossa poteva sentire il respiro caldo della sua insegnante sulla pelle. Trattenne un mugugno sentendo il proprio sesso fremere dal desiderio e straripare.
«Mi sei mancata» ammise l'insegnante sfiorandola con la lingua umida.
Katherine sobbalzò sentendo quel calore viscido sgusciare su di lei e avvolgerla accendendo in lei la scintilla del bisogno. Non pensava di esserle mancata tanto, fino a quel momento; la sentì scivolare tra le sue pieghe, esplorando con delicatezza, con una dolcezza nuova, che la sorprendeva, che la faceva sentire diversa. Non aveva mai fatto sesso in quel modo. Non aveva mai fatto sesso con nessun altro se non con la sua insegnante, realizzò.

West sentiva tutta la propria gratitudine, sprigionarsi dalla punta della sua lingua. Il corpo caldo, vibrante, morbido di Valentine, tremava sotto la sue mani. Quel corpo tanto bello, che aveva rischiato di non poter mai più toccare, che aveva rischiato di non tornare mai più tanto caldo, palpitante, vivo. La pregava con la lingua, sulla lussuria, supplicava perdono in bisbigli e sfarfallii tra le sue labbra, nelle sue acque sentendosi peccatrice e benedetta.

Valentine rimase in attesa, socchiuse gli occhi per percepire meglio le sensazioni che le palpitavano tra le cosce. West scivolò alla sua entrata strappandole dei gemiti, per poi risalire al suo clitoride e scivolarci attorno con la punta della lingua con precisione provocandole delle fitte intense. Vibrava, a onde. Ascoltò il proprio respiro agitarsi, e le proprie labbra strette mormorare lussuria come in preghiera. Sentiva le sensazioni, sentiva il proprio corpo godere, ma era come se non fosse davvero lì con la testa, come se ci fosse solo a metà. C'era qualcosa, come un prurito nelle sue emozioni che la metteva a disagio, come qualcosa di sbagliato che spingeva da sotto la sua pelle che la distraeva. Allontanava i suoi pensieri, li rendeva non tanto coinvolti quanto la sua carne. La sua coscienza così rimaneva appoggiata al soffitto, curiosa e razionale ad osservare il tutto. Si sentì angosciata da quella scoperta. Voleva godere bene come sempre aveva fatto. Voleva sentirsi integra, connessa completamente, voleva impazzire per Jade, e perdersi in lei, distrarsi completamente dalla propria identità ed essere assorbita nel sesso, spinta al di fuori della propria mente tramite gli ansimi, i versi e le urla. Voleva sentirsi tutt'uno con quel momento con il corpo morbido dell'altra.
Alzò le palpebre concentrandosi sulla figura della propria professoressa che la assaggiava: era bellissima. Un brivido la scosse quando i suoi occhi di ghiaccio la guardarono. La vecchia Katherine sarebbe arrossita e si sarebbe coperta il volto, ma lei respirò affannosamente senza distogliere lo sguardo dal suo, gemendo ad alta voce.
West spiazzata dalla sua vitalità  arrossì, rantolando col respiro affamato della sua goduria, assaggiando ogni sapore che le era mancato tanto, che era grata di poter adorare. La eccitava sempre vederla godere, la eccitava ancora di più la sua risolutezza, la sua voglia. Voleva farla godere tanto tantissimo, sentirsi buona almeno in quello, cancellare tutto quel dolore con le proprie carezze. Riprese a concentrarsi sul suo clitoride, abbastanza gonfio per sfioralo con la lingua. Lo fece gentilmente, consapevole che troppa pressione l'avrebbe solo irritato dandole una sensazione quasi dolorosa. Katherine sotto le sue mani rispose agitandosi e inarcando la schiena; era una meraviglia. L'insegnante fece scivolare le proprie mani nodose sul suo corpo, afferrandole un fianco per tenerla ferma appoggiata alle proprie labbra, sfiorandola sul monte del suo ventre con la mano libera.
Katherine sentiva il piacere esplodere, e correre, ingarbugliarsi, scemare e imbizzarrirsi. Sentiva l'eccitazione avvicinarsi e allontanarsi sempre sul più bello. Era comunque una sensazione piacevole, era comunque quasi commovente la devozione con cui Jade la stava facendo godere. Per caso finì con la mano vicino alla sua e West gliela afferrò distraendola e facendole perdere l'ennesima onda di lussuria da cavalcare. Sentì la saliva della propria insegnante mischiata ai propri ormoni colare verso il basso sul divano. Non riusciva a rimanere presente mentalmente, piccole cose la distraevano, piccoli pensieri fastidiosi.

Dangerous Teacher II OssessioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora