Capitolo 39

1K 71 50
                                    

Il cielo mattutino era limpido. Jade ancora avvolta nel tepore della propria auto, accese lo schermo del proprio cellulare; aprì la chat di Erika.

messaggio cancellato

Una smorfia spontanea le colorò il volto. Violet aveva cancellato il messaggio, ma lei se lo ricordava benissimo: “mi fai schifo” 

Si incupì nutrendo odio, venendo nutrita. Nessuno poteva rivolgersi a lei in quel modo. Violet aveva cancellato il messaggio perché era una cagasotto senza spina dorsale ed impulsiva, ma non bastava. Non le aveva mai mancato tanto di rispetto. Nessuno le aveva mai mancato tanto di rispetto, nessuno doveva permettersi a farlo.

«Tu farai schifo stupida troia…» borbottò incazzata. Era presto per entrare a scuola, ma era ottimo che Violet le avesse dato qualcosa a cui pensare per far passare il tempo. Avrebbe architettato tutto, come sempre; le parole migliori da dire per distruggerla, la vendetta migliore.

Stava lì a crogiolarsi nel proprio odio, nella propria fame. Ogni pensiero, ogni fantasia nella quale riusciva a far scoppiare in lacrime Violet le procurava immensa eccitazione, quasi goduria, ma non sessuale, non solo. Era qualcosa di più potente, di più catartico, era la sensazione di essere un Dio. Era il potere. Quello vero.  I ricordi della loro serata erano sfocati, non ricordava esattamente cosa le avesse detto, ma ricordava di essere stata offesa in casa propria, di averle lanciato la bottiglia per quello scatto di rabbia e soprattutto ricordava le sue spalle che si allontanavano da lei. E quel solo ricordo: di Violet che si voltava e usciva da casa sua. Quel solo sfocato ricordo, la faceva sentire… persa. 

Non aveva mai praticato l'autoanalisi  quando si trattava del suo rapporto con Violet, perché sapeva che la sua parte razionale avrebbe avuto fin troppo da dire, avrebbe potuto risvegliare la sua coscienza, ed era un'opzione che non poteva permettersi in quel momento. O mai. Aveva già troppa pressione addosso, ma quello strano sentimento che provava all'idea di Violet che se ne andava da casa sua, che sceglieva di andarsene. Le dava fastidio. Come un groppo in gola. 

Insomma, era di Violet Erika che si stava parlando! Non poteva decidere di andarsene. Nessuno voleva andarsene da casa sua. Era lei a decidere quando la serata era finita, quando aveva smesso di divertirsi, quando le persone dovevano sparire. E quello stupido messaggio il giorno dopo… 

No. Non si sarebbe fatta insultare così, non le avrebbe permesso di mancarle di rispetto e sparire dalla sua vita. Se la sarebbe ripresa, Violet era sua, la era sempre stata e la sarebbe stata sempre. Quello che avevano era qualcosa di inspiegabile, di contorto, di folle, ma era anche qualcosa di unico, di inevitabile, come una droga. Era qualcosa che faceva sentire vivi. Non poteva semplicemente decidere di allontanarsi da lei. Non erano quelle le regole del loro attaccamento morboso. Improvvisamente la parte più malata di Jade, ben lontana dalla propria coscienza,  realizzò di aver bisogno di Erika. Di averne un bisogno ossessivo. Di averne la necessità assoluta, per distrarsi, per sentirsi bene, per sentirsi al controllo. La voleva ancora una volta, ne aveva bisogno visto che tutto il resto stava crollando.

Così Jade si ritrovò a fare un patto con se stessa: sarebbe migliorata, avrebbe fatto tutto il possibile per Katherine, si sarebbe dedicata totalmente alla sua ripresa, con tutte le responsabilità che ne comportavano, ma si sarebbe tenuta solo un angolo di inferno in cui predicare, solo uno sfizio, piccolo, temporaneo. Qualcosa di saltuario. Come la pizza una volta al mese quando si fa la dieta, o l'ultima sigaretta prima di smettere di fumare. Era più forte di lei, era dipendenza pura, rivoleva quella sensazione di onnipotenza, rivoleva l'adrenalina che la assorbiva nel presente, che la faceva sentire eterna. Il pensiero di Violet nuda sotto il suo corpo risvegliava in lei istinti perversi. Il pensiero di Violet sotto il suo volere la eccitava come non mai.

Dangerous Teacher II OssessioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora