9.

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Theo si accomodò sulla sedia di fronte a Greg e Draco. La grande corporatura di Greg faceva impallidire il divano, mentre guardava sconsolato il fuoco. Gli occhiali di Draco scivolarono lentamente lungo il suo naso mentre esaminava una ricetta di pozioni che non sembrava proprio riuscire a interpretare bene.

"Beh, siete davvero divertenti," Theo sbuffò.

Draco non lo guardò nemmeno. "Se hai bisogno di intrattenimento, vai a teatro."

"Perché lavori così tardi?" chiese Theo, sporgendosi in avanti per scrutare le formule incise sulla pergamena.

Draco strinse gli occhi, riprendendo di nuovo i fogli. "Non è un lavoro."

"È il suo hobby" concluse Greg, bevendo un altro sorso del suo drink mentre il fuoco scoppiettava. "Non hai ascoltato?"

"Se lo fai per soldi, è un lavoro." Theo alzò gli occhi al cielo. "Non c'è bisogno di essere così superficiali a riguardo."

"Non sto facendo il furbo," sbottò Draco. "Sei un idiota."

"D'accordo, è un hobby. Dei."

Il silenzio cadde di nuovo nella stanza, e il ginocchio di Theo stava rimbalzando mentre guardava i suoi amici. Draco e Greg non erano mai stati dei conversatori eccellenti, ma quella sera sembravano particolarmente ampollosi, oppure forse Theo aveva particolarmente bisogno di uno sfogo.

Forse avrebbe dovuto fare una bella volata sulla sua scopa invece di presentarsi al maniero.

Sarebbe andato da Millicent, ma non sarebbe stata presente quella sera.

Lo stomaco di Theo si strinse in modo spiacevole.

"Quindi..." iniziò.

Draco girò le sue carte, incrociando le braccia. "Cosa?"

"Sei pronto per il grande ingresso della tua signora?" chiese Theo. "Hermione verrà la settimana prossima, giusto?"

"Pronto più che mai," ringhiò Draco. "Ho detto a Bogby quello che ha bisogno di sapere per sistemare tutto, ma sono sicuro che troverà il modo di ficcare il naso nei miei affari durante i tre mesi dimenticati dagli dei che sarà qui."

Theo alzò le spalle. "Tre mesi non è così..."

"Tre mesi sono davvero assurdi, sai" Draco sghignazzò, alzandosi dal divano per passeggiare per la stanza. Greg senza dire una parola gli porse il suo bastone. "Anche le persone veramente sposate non sopportano di vivere insieme per tre mesi. I miei genitori certamente no. Non è decente. Voglio dire, non esiste privacy..."

"Non condividi nemmeno la stanza" sottolineò Greg.

Draco lo guardò con ferocia. "Condividiamo una casa, Greg. È pur sempre terribile."

Theo cercò di nascondere il suo sorriso. "Un maniero, a dire il vero."

"Non so perché vi ho fatto entrare qui," disse Draco sogghignando. "Credi che rimarrà nelle sue stanze come una vera ospite? No, credimi sulla parola, la Granger si intrufolerà nei miei corridoi, monitorando ogni mia mossa così da potermi spifferare nel suo prezioso Ministero."

Greg sollevò un sopracciglio. "Non stai preparando nulla di illegale, vero?"

"Beh... non tecnicamente. Ma non è questo il punto".

"Senti, ho trascorso una discreta quantità di tempo con Hermione, e penso che sia davvero piuttosto carina. Divertente, addirittura," sospirò Theo. "Non è nemmeno lontanamente irritante come lo era a scuola."

An Inconvenience - by thebrightcity (DRAMIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora