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Hermione alzò lo sguardo quando risuonarono dei passi nel corridoio. L'orologio segnava circa le sei e mezzo.

"Probabilmente Theo e Greg sono tornati dal Ministero", borbottò Draco, ancora chino sui bilanci. Non avevano ancora spostato le loro carte in biblioteca; Malfoy - Draco - aveva suggerito di riorganizzare tutto prima di avanzare per evitare che le cose si complicassero durante la transizione.

La porta si aprì e Ginny Potter entrò nell'ufficio con una pancia davvero incinta.

"Era troppo facile" disse Ginny in tono altezzoso.

Le labbra di Hermione si schiusero per lo shock. "Ginny? Come..."

Ginny crollò sulla sedia vuota vicino al caminetto, appoggiando i piedi sullo sgabello. "Come davvero, Hermione. Com'è possibile che Theodore Nott mi abbia raggiunto prima di te?"

"Io..."

Theo e Greg oltrepassarono la porta, e il primo incrociò lo sguardo di Hermione, alzando le spalle. I suoi capelli erano più arruffati del solito e le occhiaie gli segnavano gli occhi. Le sue spalle sembravano pesanti, come se non dormisse da giorni.

"Ho chiesto aiuto a Ginny", disse Theo.

"Pansy non è stata così... benefica come pensavamo," aggiunse Greg con una smorfia.

Pansy entrò subito dopo, facendo roteare la bacchetta. "Ho distratto il cassiere seduto accanto al bersaglio di Ginny. Mi sento abbastanza bene per il mio contributo."

Greg le lanciò uno sguardo di rimprovero, ma Hermione notò il calore che si nascondeva sotto.

"Pensavo che avremmo riservato questa cosa a un piccolo gruppo," Draco si accigliò, appoggiandosi allo schienale della sedia.

"A quanto pare ci vuole un villaggio per risolvere un fottuto mistero", affermò Greg. Si avvicinò al mobiletto dei liquori, iniziando a versarsene un centimetro.

"A quanto pare è così," sbottò Ginny. "O almeno ci vogliono alcune donne con la testa ben avvitata e non un gruppo di idioti maldestri."

"Cos'è successo con il conto?" chiese Hermione con impazienza. "Hai appurato qualcosa?"

"Oh, sì. Pare che diranno qualsiasi cosa a una giocatrice di Quidditch di fama mondiale che sta cercando di scoprire quale anima gentile ha fatto una generosa donazione a nome del suo bambino non ancora nato." Ginny frugò nella borsa, tirò fuori un foglietto di carta e lo porse a Draco. "Sii gentile da passarlo a Hermione?"

Draco alzò gli occhi al cielo, strappandole il foglio di mano. "Sei sicura che non abbia niente a che vedere con la reputazione di tuo marito?"

"Assolutamente sicura, grazie mille."

Le dita di Hermione sfiorarono quelle di Draco mentre le porgeva il messaggio, ma evitò il suo sguardo, guardando invece Ginny. "Spero che Harry non sia troppo turbato dal fatto che tu sia coinvolta in questa faccenda."

Ginny sbuffò.

"Potter può andare a farsi fottere," disse Pansy, incrociando le braccia.

"Esattamente," concordò Ginny con enfasi, annuendo a Pansy. "Lo sai che è andato a morire senza nemmeno dirmi addio? Lo rimanderò in quella maledetta foresta se osa dirmi dove posso e dove non posso essere coinvolta."

"Gli hai spiegato cosa stiamo facendo?" chiese Hermione. "Non ho detto una parola su nulla di tutto ciò."

Ginny alzò le spalle. "Sa che c'è qualche intrigo. Ha detto che preferiva che lo lasciassimo fuori finché la morte e lo smembramento non diventassero preoccupazioni più immediate. Ha detto qualcosa riguardo all'"aver risolto abbastanza misteri per una dannata vita.""

An Inconvenience - by thebrightcity (DRAMIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora