8. Meddle.about

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Come and get it now
Come and get it now
Baby what are you doing
Come and turn around

<<Hai intenzione di dirmi perché siamo qua?>> dico, cercando di contrastare la miriade di emozioni che il mio stomaco sta provando.

Poco prima ci trovavamo al bar, e ora da soli in palestra.
Non abbiamo più parlato del bacio.
A dirla tutta, non abbiamo più parlato nemmeno noi due.

L'ultima volta che ci siamo riferiti la parola era nel momento in cui mi teneva ferma, mentre la guaritrice mi metteva a posto il braccio.

Stamattina, finalmente, avevo tolto le bende.
Avevo già subito di peggio, decisamente peggio, tuttavia il ricordo del dolore di bruciato sulla mia pelle mi ha venire la nausea.

Ero stata imprudente ad avvicinarmi così a lui.
Mi ero buttata in un gioco pericoloso.

Eppure ho avuto un bel po' di amanti in passato, tuttavia... questa volta sarebbe stata diversa.
Era come buttarsi nel vuoto da una scogliera, col 10% di possibilità che sotto al livello dell'acqua il mare fosse profondo, e non ci fossero solo rocce appuntite.

Eppure, si sa, a Enfer piace giocare.
Quindi, ancora scossa dalla X sul muro, decido che forse posso approfittare di quella... distrazione.

Ho bisogno di una distrazione.

Così mi avvicino a Dabi, che aveva recuperato delle bende da combattimento.

<<Siediti>> dice battendo la mano sulla panca accanto a sé, incitandomi ad avvicinarmi.

Mi avvicino silenziosamente.
Non aveva fatto domande, su nulla, e quasi mi veniva da ringraziarlo.

Eppure lo so, che ha notato ogni mio singolo movimento.

Ma nei suoi occhi non leggo compassione, né tantomeno qualsiasi cosa che possa provare la mia teoria.

<<Ma che fai?>> Dico nel momento in cui si inginocchia davanti a me.

Dabi è inginocchiato davanti a me.

Deglutisco rumorosamente, cercando di ignorare quella sensazione di calore che si è raccolta più in basso.

Che mi sta succedendo?

Lui non dice niente quando mi prende la mano e inizia ad avvolgerla nelle bende.

Le sue mani, grandi e cicatrizzate, sono ruvide in confronto alle mie, piccole e morbide.

Eppure le unghie -direi più artigli-  rosso vino sulle mie mani stanno così bene con le sue cicatrici.
Cicatrici date da anni e anni di combattimento.

Dabi è delicato, di una delicatezza che pensavo uno come lui neanche conoscesse.

E appena finisce di bendarmi le mani, senza lasciarle andare, alza lo sguardo nel mio : <<Combatti contro di me>>.

<<Hai idea di che ore siano?! Mi sono appena svegliata>>, e la vodka nel mio the corretto era più del solito, ma questo non glielo dico.

E poi sul suo viso compare quel ghigno da stronzo.
<<Ti sei indebolita un bel po', Enfer. Eppure ho sentito storie della grandissima assassina del Giappone che dicevano chiaramente che avesse sconfitto i suoi nemici anche con un pugnale nello stomaco>>.

Era vero, l'aveva fatto.

È chiaro che stia cercando di farmi arrabbiare.

Una distrazione T/n, hai bisogno di una distrazione.
E lui me la stava dando.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 05 ⏰

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