3. OH MAMI

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Mamacita,
I can see the devil in your eyes
Muy bonita, quieres
estar by my side
She might make
me stay in for the night

T/n pov

La sua mano stringe la mia coscia.
Sento il freddo dei suoi anelli sulla pelle, e ciò mi provoca un brivido lungo la schiena.
Il suo sguardo passa dai miei occhi, alla mia scollatura, alle mie coscie.

Deglutisco faticosamente : sembra che la temperatura si sia alzata improvvisamente, e non capisco se é perché mi sta salendo l'alcool o per la sua vicinanza.

<<Che diavolo stai facendo>> gli sussurro lentamente, mantenendo il contatto visivo.
<<Ti sto solo provocando un po', non c'è bisogno che fai la melodrammatica>>, e detto questo scende dal bancone, lasciandomi la visione della sua schiena.

I muscoli delle spalle e della schiena risaltano sotto la camicia nera leggera, che data la luce sembra quasi trasparente.

<<Si può sapere che problemi hai?>> ricontrattacco, ignorando le mille sensazioni che si stanno scatenando in un punto che non voglio specificare.

La sua mano sulla mia coscia é stata probabilmente la cosa più eccitante che mi sia mai capitata.
Non sono vergine da un bel po' ormai, ma mai nessuno era riuscito a farmi venire i brividi con così poco.

<<Il problema, Enfer, é che sei qui>> dice lentamente, girandosi lentamente verso di me.

Inarco un sopracciglio davanti a quell' esclamazione, non capendo un bel niente.

<<Il problema, é che quando sei vicino a me gestirmi é troppo difficile>>.
Ah, così?
Neanche un minimo di suspense?
Che ne so, negazione dei sentimenti... nulla di nulla?

Ha già ammesso che vuole scopare, perfetto.

<<Eppure non mi sembra, siccome ti sei allontanato>> ammicco.

Si appoggia al mobile della cucina di fronte, mentre spegne la sigaretta nel posacenere.
<<Il controllo é la cosa più importante per un villain>> mi risponde semplicemente.

<<Sei letteralmente l'ultima persona che può parlare di autocontrollo qua>>.

Gira di scatto la testa verso di me, sorpreso da un' esclamazione del genere.
<<Cosa intendi?>>

<<Le tue fiamme. Immagino che lo sai anche tu che, a temperatura troppo alta, danneggiano il tuo corpo. Penso sia questo il motivo per cui sembri un arrosticino>> ironizzo con l'ultima frase.

<<Cos'hai appena detto?>> lo dice lentamente, mentre si avvicina lentamente a me.

<<La verità, che il tuo quirk ti danneggia ma non vuoi ammetterlo.>>.

Ed é qua che vedo tutta la sua furia, di cui onestamente non ne capisco il motivo.

In un attimo é di fronte a me.
Ha le mani appoggiate al bancone, attorno al mio corpo, e il suo viso dista ben poco dal mio.

Sento il profumo di tabacco e qualcos'altro, che non riesco a individuare.

Nei suoi occhi vedo rabbia pura, data da qualcosa che non capisco.

Hotel Room -Dabi x reader- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora