Angolo Autrice:
Buongiorno o buon pomeriggio o buonasera a chi legge! Ero in preda al blocco dello scrittore, avrei dovuto scrivere molti capitoli per varie scene e invece avevo davanti solo un foglio digitale bianco. Così piuttosto ho fatto un esperimento, ho scelto uno stile più "astratto" come di un flusso di coscienza. Spero vi piaccia!~~~~~~~~
"Scusate, credo che abbiate interpretato male, Gaia per me è una cara amica, quasi una sorella, ma il mio cuore è già impegnato." disse Giovanni, lo sguardo pensoso. Marisol e Petit lanciarono qualche occhiata a Nicholas dall'altra parte della sala. Avevano capito.
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Giovanni avrebbe potuto scegliere una qualsiasi ragazza per la gara di ballo. Invece aveva scelto lui, che come in trance si era lasciato guidare sulle scie di un tango. Nicholas che come tratto distintivo nella danza era un ottimo cavaliere per le dame, si lasciava docilmente condurre dal ballerino bruno. La mano nella mano, il suo braccio intorno alla sua schiena muscolosa. Non aveva mai notato quanto fossero neri e lisci i suoi capelli, brillanti gli occhi, smagliante il sorriso. Basta con l'attesa, con le paure, con l'orgoglio. Non vedeva l'ora che finisse il ballo per dirglielo.
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Angela stava in piedi pigramente appoggiata a una parete. Era ormai il pieno della serata, la gara era finita, vinta da Giovanni e Nicholas incredibilmente, e ora la sala era tornata buia, la musica assordante, ragazzi e ragazze che ballavano vicini. Lil non ce la faceva, non aveva bevuto niente. Valentina invece sì, si avvicinò a lei barcollando, un sorriso sornione sulle labbra. Ehiii disse appoggiando il viso sul collo della ragazza castana, ispirò il suo profumo, vieni a ballare. Non posso rispose l'altra voltando la testa, la testa che gira in ogni senso, ma la bionda l'ha trascinata lo stesso in pista, le ballava vicino, si strusciava lievemente e sensualmente sul suo bacino. Lil non sapeva quanto avrebbe potuto ancora resistere, sei ubriaca disse, appunto rispose Mew prima di baciarla, e Lil non l'allontanò, chiuse gli occhi e si permise di sognare, alla realtà si pensa domani.
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Non posso credere che non sia venuto davvero, non è giusto, Giulia aveva la testa appoggiata sulla spalla di Isobel, dopo tutto quello che è successo sono io la strega povero Sangio che pur di non incontrarla ha perso l'occasione di tornare qui, il mio è fuggito in Australia, pensi sia peggio chiese l'altra con un sorriso malinconico. Sangio e Cricca dai cuori infranti, deluse le speranze delle due ragazze.
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Forse era la nostalgia canaglia, forse il rimpianto, forse il desiderio, ma Luigi Strangis guardava Carola Puddu come Dante guardava Beatrice, forse non lo meritava neanche lui il saluto, ma Carola era la stella più luminosa, una chioma di Berenice, un vestito bianco da ninfa. Non la meritava, ma stavolta l'avrebbe rincorsa, come Apollo con Dafne, un'eterna lotta d'amore, ma stavolta avrebbe lottato per il lieto fine.
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Matteo era cambiato. Aveva fatto rimarginare la ferita sulla guancia, si era spogliato della sua armatura di arroganza e scontrosità, quella sera vestito elegante, occhiali da intellettuale, sembrava un altro ma forse non era abbastanza, perché lei non lo avrebbe mai più notato. Angelina era la regina dell'universo, lui l'ultimo degli schiavi. E avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, ma lei era troppo distante, troppo noncurante di lui, lo aveva dimenticato. Maddalena, la bella bionda dagli occhi di gatta, gli si era avvicinata, puoi vestirti da Alì ma sarai sempre un Aladdin, disse, una mano sul suo petto, non sei cambiato, sei il malandrino di sempre. Wax sapeva che domani il suo nome si sarebbe aggiunto alla lista degli spasimanti famosi di Maddalena su una squallida pagina di gossip, e sua madre glielo ha detto che di ragazze come lei non ti puoi fidare, ma lui l'aveva baciata lo stesso, un bacio di rabbia perché la disprezzava ma ne era irrimediabilmente attratto, sentiva sotto le labbra il suo sorriso vittorioso, nessuno dice di no a Maddalena. Sotto le mani sentiva le curve piene della ragazza, e Matteo chiuse gli occhi desiderando fosse un'altra, un corpo diverso forse ma un cuore più grande, Wax non era cambiato affatto in fin dei conti.
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E Kumo aveva paura, perché aveva ragione, perché aveva torto, perché non voleva fare un torto a un amico, che aveva sbagliato sì, ma perché forse aveva ragione. E la serata passava e la verità ancora non veniva fuori, le sue labbra sigillate e il cuore palpitante di tensione e di attesa. E Martina lo guardava con aria sdegnosa di disapprovazione, e il ragazzo sperava lo calpestasse e lo facesse in mille pezzi ma non quello sguardo deluso, che poi la piccola Sofia lo avrebbe visto per quello che era, un vigliacco, e lui avrebbe chiesto perdono a tutti come un penitente in chiesa, ma per cosa poi? No, non aveva fatto niente di chissà quanto male. Basta dare troppa importanza a cose che non ne hanno, presto tutto questo finirà e sarà solo un ricordo lontano, così alzò lo sguardo per legarlo a quello di Martina, ma di lei nessuna traccia.
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Una foto scattata da una certa Syren finì sui social, i due spasimanti si erano mossi troppo in fretta, dei volti si vedeva solo una chioma castano chiara. Una mano di lui sulla sua coscia. Un Bloody Mary abbandonato. Sfondo buio come l'ossidiana.
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Secrets || Amici23 & Reunion [COMPLETATA]
RandomLa produzione di Amici23 ha organizzato per i quindici seralisti un mega party in casetta con gli ex allievi degli anni precedenti! E si sa che alle feste accadono sempre gli eventi più inaspettati... Segreti rivelati scombineranno totalmente gli eq...