Inizialmente non sapevo se trattare questa serie di live action come una trilogia (e quindi recensirli tutti assieme, come ho fatto con molte altre saghe) oppure separarli e fare una recensione per ognuno di loro. Alla fine ho optato per una specie di via di mezzo, proprio in constatazione al fatto che il primo film l'avevo già recensito ed in qualche modo è distaccato dai due di cui parlerò successivamente.
Il live-action in questione, uscito al cinema nel 2013, con la regia di John Lee Hancock è "Saving Mr. Baks" che, per chi non lo sapesse, è la storia (forse leggermente romanzata su alcuni punti) di come Walt Disney ha ottenuto i diritti di "Mary Poppins" dalla sua autrice originale (capirete bene che i due film di cui tratterà la prossima recensione, e che ero indecisa se trattarli insieme a questo, siano appunto i due film della tata più famosa della casa di Topolino).
Trama (differenze dall'originale):
Cominciamo col cercare di raccontarvi di cosa tratta nello specifico questo film. Come già accennato, "Saving Mr. Banks" racconta la faticosa lotta, di ben vent'anni, di Walt Disney per i diritti di Mary Poppins che a suo tempo, nel lontano 1964, la sua autrice Pamela Lyndon Travers si teneva ben stretti. Tutto il film si alterna tra il "presente" (ovviamente si parla del presente del 1964, non del nostro) descrivendo ciò che è veramente successo negli studi della Disney in cui riuscì finalmente a ricevere i tanto sofferti diritti per rendere il romanzo un film; e il "passato" della stessa Pamela, in questo caso (forse) leggermente romanzato dagli sceneggiatori, Kelly Marcel e Sue Smith e dal regista (ma ne parleremo meglio più avanti).
Se dovessimo quindi valutare delle differenze dalla storia originale, dovremmo farlo solo nella parte che io ho definito "presente", ossia quella del 1964, e vi posso assicura che trovereste molto poco da criticare. Alla fine del film, infatti, durante i titoli di coda, si trovano le registrazione su nastro di tutte le decisioni prese in studio dallo staff del film di "Mary Poppins" (regista, compositori, sceneggiatori, assistente) e Pamela, che non faceva altro che criticare e correggere ogni cosa non le andasse a genio, minacciando Walt che se il film non fosse andato esattamente come voleva lei, non avrebbe firmato nessun contratto per cedere i diritti. Ovviamente nel film vediamo che aveva delle buone ragioni per essere così, insopportabilmente, puntigliosa e restia, ma vi posso assicurare che comprendo quanto l'intero staff scelto appositamente dal Walt, trovasse esasperante ogni protesta della donna.
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In my Disney World
Non-FictionQuesto non sarà una storia, né un racconto. Voglio raccogliere qui dentro le recensioni di ogni tipo di opera Disney che mi passerò sotto l'occhio (ovviamente nuova o vecchia che sia). Spero quindi che se siete amanti della Disney come me, possa pia...