┌───────────── •✝︎• ────────────┐
«Tutta la varietà, tutta la delizia,
tutta la bellezza della vita è composta
d'ombra e di luce»
Lev Tolstoj
└───────────── •✝︎• ────────────┘Mi spinse contro il muro con una forza decisa, il suo corpo schiacciato contro il mio. Il contatto freddo della parete dietro di me contrastava con il calore dei nostri corpi. Aramis non mi diede il tempo di reagire; le sue mani erano già ovunque, afferrandomi i fianchi con una forza che mi lasciò senza fiato. Mi teneva saldamente, quasi con prepotenza, e un brivido di eccitazione mi attraversò.
Il suo respiro era irregolare, il suo sguardo ardente. Iniziò a baciarmi sul collo con una foga selvaggia. La sua bocca calda e affamata lasciò una scia di fuoco sulla mia pelle. Le sue labbra scivolarono lungo la linea della carotide, mordendomi e succhiando con una determinazione che mi fece tremare.
Sì, così...
Era davvero la prima volta che si lasciava andare in quel modo. Glielo leggevo negli occhi, lo sentivo nelle sue prese.
Lo guardai, avvicinandomi di poco. Volevo baciarlo, cazzo. Volevo sentire la sua bocca contro la mia.
«Niente baci sulle labbra, mon diable».
Mi afferrò per i polsi e me li portò dietro la schiena, poi estrasse da una sua tasca un nastro verde. Notai delle croci disegnate sopra.
Feci saettare lo sguardo verso il suo viso. «Sei sicuro?»
Non mi rispose, ma lo usò per legarmi, profanandolo. Strinse così forte il nodo che io gemetti, del tutto consapevole di non potermi muovere con le mani legate dietro la schiena.
«Non ti muovere», scandì ogni parola, grondante di piacere.
Le sue mani si spostarono verso la mia camicetta, i suoi occhi fissi nei miei. Con un gesto deciso, afferrò i lembi della stoffa e strappò i bottoni con una forza. Sussultai e il mio seno fu proprio in bella vista, sotto il suo sguardo.
Non resistetti e mi inarcai contro di lui.
Mi mise subito una mano sul collo e mi schiacciò contro il muro ancora di più. «Ho detto». Mi afferrò un seno con una mano. «Che non devi muoverti. Se lo fai di nuovo, smetto di toccarti».
Non potevo fare altro che annuire, il mio corpo rispondendo con un gemito soffocato mentre le sue dita trovavano i miei capezzoli attraverso il reggiseno. Li strinse leggermente, giocando con loro, provocando onde di piacere che mi attraversavano. Ogni tocco era una tortura dolce.
Il tessuto del reggiseno era così sottile che sentii ogni dannata cosa.
Ansimai quando li pizzicò. Le mie cosce si strinsero involontariamente, cercando di dare un po' di sollievo a quella zona ormai completamente bagnata. Mi faceva male, era così smaniosa di contatto che mi faceva male.
STAI LEGGENDO
Holy sin
Romance𝕿𝖍𝖊 𝖒𝖚𝖘𝖐𝖊𝖙𝖊𝖊𝖗𝖘 𝖘𝖊𝖗𝖎𝖊𝖘 I fratelli Lacroix sono famosi nel Bushwick, uno dei quartieri più malfamati di Brooklyn, e nessuno osa avvicinarsi a loro o ai locali che possiedono per nascondere tutti i loro traffici. Morgan è abituata...