"Che corsa!" dissi una volta seduta accanto a Betty in autobus.
Come avete potuto notare ero in ritardo, non che sia una cosa strana tranquilli il ritardo e io siamo migliori amici, questa volta per prendere l'autobus.Da oggi inizierà una nuova vita per me, posso solo sperare che mi renda felice, oggi infatti inizio il mio primo anno di liceo. Di paure ne ho migliaia, insomma sono in classe senza le mie amiche del cuore che mi hanno reso gli anni delle medie anni splendidi, sono il mio unico ricordo bello loro; oddio che sciocca non le ho neanche presentate.La ragazza che ho accanto come potete intuire è Betty, lei è molto solare quanto timida ma profondamente dolce. La riccia seduta nel posto dietro di lei è Jennifer, la simpatica del gruppo e accanto a lei troviamo il cespuglio che porta il nome di Olivia. Loro sono le mie migliori amiche, abbiamo legato di più, anzi sono entrata nel loro gruppo in seconda media ma ci conosciamo da quando abbiamo sette anni. Oggi dopo due tre lunghi anni a vivere insieme la quotidianità di Milano ci stacchiamo per prendere strade diverse, ognuna di noi infatti ha scelto un percorso di studi diverso.
"Jade ci sei?" Mi richiama alla realtà Jennifer.
"Ovvio che no, mi sono fatta una corsa, di che parlate?Spero per voi che non stiate parlando di me" dico alzandomi dal sedile per spostarmi verso Jennifer.
"E invece stiamo parlando proprio della tua figura con l'autista, primo giorno iniziato bene no?" mi risponde Betty ridendo.
"Dai ragazze non mi dite niente per favore se no mi faccio investire di prima mattina", si sono molto drammatica, ma insomma chi dice alla bellezza delle sette di mattina ti amo grazie per non essere partito, con un tono non basso di voce? Ovviamente io!
Non so se considerarmi più morta che viva, impaurita o entusiasta, scegliete voi io sono sempre l'eterna indecisa.
Mi sto praticamente addormentando quando finalmente capisco di essere arrivata alla fermata della scuola, è una zona in cui non sono mai stata dato che io e le altre veniamo da un paesino a mezz'ora dalla nostra scuola. Noto che abbiamo all'incirca un'altro quarto d'ora prima che suoni la campanella, quindi decido di entrare dentro un panificio per prendere al volo la colazione e metterla in zaino.
"Jade sei sempre la solita sbrigati!" si lamenta Betty, Miss puntualità.
"E un'attimo! Devo pur mangiare io però" aggiungo mentre cerco di mettere il sacchetto dentro lo zaino mentre inizio praticamente a correre.
Ed eccoci in aula magna a dividerci per le varie classi.
Non posso negare di conoscere già un paio di persone, per mia sfortuna, però Dio mi ha fatto la grazia che non prendono lo stesso autobus.
Ed ecco che mi chiamano e mi fanno riunire con la mia classe, successivamente veniamo portati al piano superiore , che è ricco di luce naturale. Una volta indicata la classe tutti i miei compagni iniziano a correre per prendere gli ultimi banchi, io come una perfetta rincitrullita continuo a guardarmi intorno come se stessi vedendo oro colato al posto di una semplice scuola e i ragazzi delle altre classi squadrarci, anche se strano ma vero riesco a prendere l'ultimo posto, e senza nessuno sforzo.
Non vi sto a raccontare le presentazioni di tutti i miei compagni, di cui non conosco nessuno, anzi per mia fortuna una ragazza si è seduta con me, si chiama Stella, anche se non penso abbiamo nulla in comune, però meglio di niente.
Arriva l'intervallo e vado alla ricerca delle mie amiche, finiamo solo in seguito dentro la mia classe a gossipare di tutto ciò che è successo in queste ore distaccate, ovviamente accompagnato dal mio cornetto preso sta mattina.
Poco prima che suonasse la fine della ricreazione mi sono avviata ad accompagnare le altre, anche per dare uno sguardo in più dentro la scuola, ma proprio quando finisco di accompagnare Betty vedo Brian finire di servirsi alle macchinette, un mio ex compagno delle medie, avevo una coppia per lui l'anno scorso e siamo sempre stati cane e gatto.
Oh no non ci credo davvero.
Provo a ignorarlo ma eccolo che si fa sentire con il suo charm da prepotente "Jade West".
Madonna ma cosa vuoi santo Dio.
"Dimmi Brian, cos'è le macchinette non ti soddisfano abbastanza? Puoi sempre andare al bar della scuola al posto di rompere" , so di essere stata maleducata, ma con persone come lui si deve rispondere così, infatti non ci mette poco a controbattere a tono "Oh Jade non ti hanno insegnato le buone maniere?" ,mi infuoco, con lui finisce sempre così che riesce a farmi sui nervi "e a te non hanno insegnato di stare a bocca cucita e a cuccia?" ovviamente non era solo, si erano uniti anche i suoi amici Davide e Liam. Ormai siamo faccia a faccia quando non si mise in mezzo a noi Asher, sono più scioccata che altro, non mi sarei aspettato che mi prendesse per il polso facendomi "scappare" da quella situazione, anche perché non ci andiamo molto a genio,"Ringraziami" dice secco e io lo guardo con uno sguardo tordo facendo finta di non capire "Ti ho salvato il culo, ringraziami" , ma che cazzo me la so cavare da sola! Ma questo non lo dico, anzi mi domando perché lo abbia fatto ma non ho neanche il tempo di pensare al perché  che trovo le mie risposte, Mattia. Sono praticamente costretta a parlarci nel mentre salgo le scale dato che anche la loro classe è al piano superiore.
Dannazione.
Detto sinceramente avrei anche preferito anche litigare con Brian e i suoi amichetti, d'altronde anche quella era routine.
"Quindi come va? Ti piace la scuola?" Mi chiede imbarazzato Mattia.
"Si, è davvero bellissima, spero solo di trovarmi bene" rispondo con sincera mente lui mi spiazza domandandomi "Hai troppi ragazzi in classe" , decido di prendere questa frase come una domanda replicando con un "Beh è un indirizzo prediletto da ragazzi ma ci sono anche le ragazze, ecco un indirizzo misto" ma subito dopo mi viene rivelato proprio da Mattia che non è una domanda e finalmente suona la campanella.
"Ragazzi mi piacerebbe restare a parlare davvero, ma devo andare, ci si vede in giro" ovviamente sperando di no, i ragazzi mi salutano con la mano e faccio lo stesso, poi mi giro e cammino a passo svelto fino ad arrivare fino alla mia classe, che penso proprio oggi sia stata la mia salvezza.
Dopo due ore finalmente esco e strano ma vero senza dover fare troppe corse.
Mi siedo sola sta volta, anche perché Jennifer ha portato una sua compagna di classe Isabel, sembra pure simpatica e ho scoperto, mentre parlavamo tutte insieme del più e del meno, che abbiamo molto in comune.
Poco prima della fermata di Isabel lei esordisce dicendo "Ragazze ma voi venite alla festa di inizio anno?", in quel esatto momento io, Betty, Jennifer e Olivia ci guardiamo tutte sconvolte, prendo io parola per tutte "Festa di inizio anno? Abbiamo sentito bene? A che ora? Dove? Io ci sono!", alla fine ci scambiamo i numeri per fare un gruppo in modo da organizzarci.

The Least Pure SalvationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora