Chapter 56: Letter

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Cara Daphne,
Ci ho pensato molto, mentre scrivevo questa lettera, e dopo molte riflessioni sono giunto ad una conclusione: sono un coglione.
Non sono stato capace di farti rimanere, e sono l'unico a cui dare la colpa per ciò.
Non ti ho fatta rimanere quando eravamo piccoli, e a quanto pare non ne sono capace neanche adesso.
Sono un coglione anche perché ho sempre paura degli altri, paura di essere giudicato, e per questo non so esprimere i miei sentimenti a voce alta.
Magari li ammetto a me stesso, ma non riesco a farlo con gli altri.
Questo é il motivo di questa lettera.
Forse, mettendo per iscritto cosa provo, riuscirò a farti capire.
Eravamo così piccoli, così innocenti, ed io ero cosí innamorato di te. L'amore tra bambini è il più puro, posso confermarlo.
Ma già da piccolo ero un idiota, e ti ho abbandonata senza motivo apparente, solo perchè ero spaventato. Tu eri così perfetta, ed io ero...io. Non sono alla tua altezza.
Però è stata la decisione peggiore che potessi prendere.
Perchè ho perso la mia Fifi, che nel frattempo è diventata la ragazza più bella che abbia mai visto.
E sono stato ancora una volta un coglione cercando di farti ingelosire con Kitty, perché pensavo...non so, di riuscire a farti innamorare di me.
Ti ho solo fatta stare male, e questa è la ragione per cui non sono alla tua altezza.
Ma ti amo, Daphne Collins. Amo come la tua natura dolce e timida cambi con me, diventato sfacciata e sfrontata. Amo come arrossisci quando ti guardo. Amo il tuo nervosismo, che ti spinge ad arricciarti ciocche di capelli intorno al dito.
Mi dispiace essere arrivato troppo tardi ed aver scritto una lettera orribile, ma ti amo, questo non metterlo in dubbio.
Spero che un giorno tu possa ricambiare.
Calum.

Mr. President || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora