CAPITOLO 10: FANTASMI DEL PASSATO

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4 febbraio 2003

«Oh cazzo!» risuonò nella stanza altrimenti silenziosa, seguita rapidamente da Hermione che veniva balzata in piedi e portata sulla spalla di Malfoy come un sacco di patate.

«Malfoy, sei impazzito?» Harry li chiamò mentre Malfoy si faceva strada lungo i corridoi del S. Mungo.

«Malfoy, sei un cavernicolo! Mettimi immediatamente giù!» Hermione urlò mentre lo schiaffeggiava ovunque le sue mani potessero arrivare.

Un grugnito è l'unica risposta che ricevette a un colpo particolarmente forte al un rene prima che lui entrò nel camino pronunciando: «Kensington Malfoy.»

Venne buttata senza tante cerimonie su un divano di quello che presumeva essere l'appartamento di Malfoy. Lottando per raddrizzarsi, sbuffò mentre Malfoy faceva un rapido incantesimo per bloccare il camino.

«Malfoy, cosa cazzo credi di fare? Non puoi sballottararmi come una specie di uomo di Neanderthal. Sei diventato completamente pazzo? Perché questa è l'unica ragione per cui accetterei il tuo comportamento.» batté furiosamente il piede a terra, inclinando la testa all'indietro per guardare l'espressione esasperata sul volto di Malfoy.

Sembrava che stesse prendendo in considerazione l'idea di risponderle per un momento, ma alla fine decise di non farlo mentre tornava ad aggiungere protezioni intorno al suo appartamento.

«È così che vuoi giocare?» Lei gli rivolse uno sguardo incredulo prima di stringere i denti e infilare la mano in tasca per recuperare la bacchetta. Gli avrebbe dato una lezione su come maltrattare le persone. Trovando la tasca vuota, emise un grido. «Ridammi la mia bacchetta, Draco, in questo istante! Giuro su Merlino, non so cosa si sia impossessato del tuo insipido cervello da troll, ma se non mi restituisci la bacchetta entro tre secondi, te ne farò pentire.»

Ancora una volta, Malfoy sembra prendere in considerazione la sua richiesta, ma decise di non farlo. Lo guardò allontanarsi da lei, dirigendosi verso una rampa di scale. Se è così che vuole giocare, allora va bene. Si diresse verso le scale anche lei, afferrandogli una delle lunghe gambe vestita con jeans babbani neri.

«Che cazzo, Granger!» Ringhiò. Hermione, sfruttando il suo vantaggio, si gettò sopra di lui, facendogli cadere entrambi a terra.

«Ridammi la bacchetta, grande idiota!» Urlò mentre faceva scorrere le mani sul suo corpo nel tentativo di trovare la sua bacchetta. Malfoy riuscì a girarsi in modo che si trovassero l'uno sopra l'altro. Sentì una morsa avvolgerle saldamente i polsi prima che fossero intrappolati dietro la sua schiena nella presa implacabile di Draco. A quel punto entrambi respirano a fatica, lei si rese conto di essere sdraiata a filo contro il suo corpo con le mani bloccate dietro la schiena, il che la portò a spingere il suo petto ancora di più contro il suo, i loro respiri vicini, perfettamente sincronizzati.

«Strega, è proprio per questo che non ti darò la tua bacchetta. Sei troppo testarda per ascoltare una sola parola che ho da dire. Una volta che ti sarai calmata, mi spiegherò, ma non una parola prima di allora.» Sbuffò.

Erano naso contro naso, e lei riescì a vedere un duro luccichio nei suoi occhi, il sudore che brillare sulla sua pelle di porcellana. L'odore di menta del suo alito scompigliava i suoi sensi; Aveva sempre trovato quell'odore particolarmente inebriante.

«Va bene.» Sibilò prima di sentire i muscoli dell'addome e delle braccia di Malfoy flettersi. La posizionò sul suo grembo, spostandosi in posizione eretta e poi riportandola sul divano, la fece sdraiare delicatamente.

«Ora mi spiegherò, ma non ti restituirò la bacchetta finché non avrò finito e tu non ti muoverai da qui, va bene?» Voleva schiaffeggiare quello sguardo furbo le stava rivolgendo, ma voleva indietro la sua bacchetta, per cui decise di aspettare. Fece solo un cenno del capo, accettando le sue condizioni.

Draco Malfoy and The Seven - TRADUZIONE ITALIANA -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora