L'ALBA E IL TRAMONTO: DUE COMPLICI INASPETTATI

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POV JK

Mi sveglio con i primi rumori della mattina. Le voci delle persone che passeggiano fuori al campo scuola e i rumori provenienti dalla cucina del bungalow mi riportano lentamente alla realtà. Apro gli occhi, ancora mezzi chiusi dal sonno, e noto che il letto di Jimin è già vuoto e rifatto alla perfezione. Mi giro verso Tae e lo vedo ancora profondamente addormentato.

Non posso fare a meno di sorridere al modo in cui dorme. Ha un broncio particolarmente carino, gli occhi stretti e la guancia spiaccicata sul cuscino. È avvolto nelle lenzuola, con un cuscino stretto tra le gambe. Questa visione mi intenerisce e, al contempo, mi riporta alla mente la chiacchierata che abbiamo avuto la notte precedente fuori al bungalow.

Ricordo come ci siamo seduti sulle scale, il suono del mare in sottofondo e il modo in cui le parole di Tae mi hanno fatto sentire. Un groviglio di emozioni cresce dentro di me. Non riesco a capire bene cosa stia succedendo, ma so che ogni volta che sono vicino a lui, sento qualcosa di diverso, qualcosa che mi spaventa e mi attrae allo stesso tempo.

Devo distrarmi. Decido di alzarmi e avvicinarmi alla cucina. Mentre mi allontano dal letto, lancio un ultimo sguardo a Tae. Non voglio svegliarlo, ma non riesco a smettere di pensare a come mi fa sentire.

Una volta in cucina, respiro profondamente, cercando di calmare il battito accelerato del mio cuore. La luce del mattino filtra dalle finestre, creando un'atmosfera serena. Ma dentro di me c'è solo confusione.

Ripenso alla conversazione di ieri sera, alle parole di Tae che risuonano ancora nella mia mente. "Tu per me sei importante..." Quelle parole mi hanno colpito come un fulmine. Ero felice di sentirglielo dire, ma allo stesso tempo mi hanno spaventato. Cosa significa davvero tutto questo?

Cerco di concentrarmi sui rumori della cucina, cercando un bicchiere ,sperando che mi aiutino a mettere ordine nei miei pensieri. Ma non importa quanto ci provi, ogni volta che chiudo gli occhi, vedo il viso di Tae, sento il calore della sua mano sulla mia.

Mi verso un bicchiere d'acqua e lo bevo lentamente, cercando di trovare un po' di pace. Devo trovare un modo per bilanciare tutto questo, per non lasciare che le mie emozioni mi distraggano.

Mentre bevo, sento qualcuno entrare. Mi giro e vedo Namjoon con degli scatoloni in mano. Mi guarda e dice: "Jungkook, ma sei già in piedi?"

"No, in realtà mi sono svegliato perché avevo sete," gli rispondo.

Namjoon annuisce e poi dice: "La colazione è pronta, è fuori al tavolo sul portico. Jin l'ha preparata sia per te che per Tae, eravate rimasti solo voi due ancora a letto . Visto che sei già sveglio potresti  andare a svegliare Tae? Approfittiamo considerando quanto è lento .La gara è alle10 , dobbiamo essere pronti."

Annuisco e metto via il bicchiere. Con un ultimo sguardo a Namjoon, torno in camera. Tae è ancora addormentato, avvolto nelle lenzuola come prima. Mi avvicino al suo letto e, con una mano leggera sulla sua spalla, lo scuoto delicatamente.

"Tae, svegliati. È ora di alzarsi, la colazione è pronta e devi prepararti per la gara."

Tae si agita leggermente, emettendo un suono sordo prima di aprire lentamente gli occhi. Mi guarda con un'espressione assonnata e confusa. Gli sorrido, cercando di trasmettergli calma e rassicurazione.

"Buongiorno, Tae. È ora di prepararsi."

Tae annuisce, sbadigliando, e inizia a stiracchiarsi. Mi rendo conto che oggi sarà un giorno importante, non solo per la gara, ma anche per ciò che potrebbe succedere tra noi due. Con questi pensieri in mente, mi preparo a affrontare la giornata.

Mi alzo piano dal letto di Tae, cercando di non fare troppo rumore , ma il bisogno di distrarmi mi spinge a muovermi con più decisione. Mi dirigo verso la mia borsa e comincio a preparare tutto ciò che mi servirà per la giornata: gli asciugamani, la crema solare, l'iPad. Ogni tanto, il mio sguardo torna su Tae, ancora avvolto nelle coperte.

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