Capitolo 4 - Dahlia

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Era da un po' che non venivo al cortile della scuola. Ogni volta dimentico quanto sia grande. Saremo circa un migliaio di studenti.

Il preside è sul palco e, nonostante il caldo, ha avuto il coraggio di mettersi giacca e camicia.

Ormai nessuno lo ascolta più il discorso di inizio anno: la gente è qui perché è obbligata.

Non ho ancora trovato le mie amiche.
Dove sono Karol e Miriam?

"...inoltre, volevo farvi notare che il cortile è stato ristrutturato..."

È vero! L'hanno ristrutturato.
È pieno di colori adesso: ai lati, ci sono tantissime aiuole fiorite.
Vedo i tulipani rossi che si alternano a quei fiori gialli stupendi. Sembrano dei pompon!
Come si chiameranno quei fiori?
Devo scoprirlo a tutti i costi e, soprattutto, li voglio disegnare.
Quelli viola, invece, sono lavande. In effetti, si sente il profumo, non me ne ero accorta prima.

Sotto la grande chioma della quercia, hanno messo quattro panchine nere. Ecco dove posso disegnare quei strani fiori gialli. Non vedo l'ora di potermi sedere lì.

Dove sono Karol e Miriam?

"...questo è un giorno importante per voi matricole..."

Poso lo sguardo sulla folla, ma niente: due ragazzi si abbracciano, altri chiacchierano e ridono, un ragazzo e una ragazzo si baciano; Paul e Lucas stanno parlando con la squadra di basket della scuola. Già scherzano tra di loro. Pare si sia già ambientato. Sono felice per lui.

Apro il gruppo Whatsapp che ho con Karol e Miriam.

Io: "Dove siete?"

"Martha!"

Mi giro. È Karol che tiene per mano Miriam. Come sono carine insieme.

"Karol." Ci abbracciamo e saluto Miriam con la mano. "Vieni anche tu che facciamo un super abbraccio."

Miriam si avvicina e si unisce a noi.

Sono davvero felice di vederle. "Non ci vediamo da un sacco di tempo." Accarezzo i capelli di Karol. "Le treccine ti stanno benissimo, finalmente le vedo da vicino."

"Che dici, ho fatto bene a rifarle?" Si stacca dall'abbraccio e le sue mani accarezzano le treccine che ha davanti al viso.

"Ti stanno benissimo."

"Anche secondo me, le stanno benissimo." Miriam le accarezza altre due treccine.

"Finitela che mi fate arrossire."

Miriam le stampa un bacio sulla guancia.

Karol stacca le mani dai capelli e prende il telefono dalla tasca. "Facciamoci la prima foto dell'anno insieme."

Io sorrido. "Ha sempre portato bene."

"Quest'anno sarà magnifico: il preside sta parlando; noi facciamo la foto come ogni anno; hanno messo anche quei bellissimi fiori gialli. Li hai visti?"

"Certo che li ho visti! Stavo giusto pensando che avrei voluto disegnarli"

"Lo ha detto pure Miriam: 'Appena li vede Martha uscirà fuori di testa e vorrà disegnarli'."

"È per questo che sono amica di due streghe come voi." Sorrido. "Ma sapete come si chiamano?"

Miriam caccia il telefono e mi mostra lo schermo. "Guarda! Le ho trovate con Google Lens. Si chiama Dahlia."

Dahlia. Mi piace questo nome.

"A proposito di cose nuove." Lo sguardo di Miriam si fa malizioso e sorridente. "Com'è il tuo nuovo vicino di casa?"

D'istinto mi volto verso Paul e, nello stesso istante, gira la testa verso di me. Mi sorride. Ricambio con un sorrisetto, ma non so se lo ha notato. Lucas gli dà un pugno sulla spalla e si rigira verso gli amici.

Karol mi dà una lieve spinta sulla spalla. "Allora? Lo stavi fissando?"

Le due ridono di gusto.

"Macché! No, nemmeno morta uscirei con uno del genere."

Miriam insiste con lo sguardo malizioso. "Che tipo è?"

"Non lo so, ma è troppo bello per me."

Karol e Miriam incrociano gli sguardi e spalancano la bocca. Mi riguardano e come se si fossero messe d'accordo mi dicono in coro: "Ti piace!"

"No che non mi piace."

Karol applaude dall'euforia. "Non era una domanda, era un'affermazione."

"Non voglio relazioni. Voglio pensare a me: alla scuola, al disegno e alle due mie migliori amiche."

Le due si riguardano e, come se io non avessi detto niente, Miriam prende dei soldi dalla tasca. "Scommetto 10€ che escono insieme."

"Io ne scommetto 20." Karol mi guarda e ride.

Guarda come si divertono queste due. Le faccio divertire un altro po'.

Osservo di nuovo Paul che ride e scherza con gli amici.

Non credo ci riparleremo mai più. Ormai ha conosciuto i ragazzi del basket. Diventerà popolare in un attimo e io sarò dimenticata in men che non si dica.

"... sono felice di essere anche quest'anno il vostro preside. Vi auguro un anno spettacolare e pieno di emozioni. Per i nuovi arrivati, dico: 'Benvenuti'. Spero che i vecchi studenti potranno aiutarvi a farvi vivere un anno magnifico."

Paul si gira e guarda nella mia direzione.
Cosa vuoi da me, stupida calamita?

Inganni nel Cuore (Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora