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"Du muoviti che tra 5 minuti usciamo, avvisa anche pietro e dario"Jacopo, mio fratello.
Oggi andiamo a ballare, dopo aver pregato mamma in ginocchio. è convinta che io sia ancora troppo piccolo, ma letteralmente ci vanno tutti i miei amici. Devo ringraziare jacopo che ha deciso di venire anche lui, con tutti i suoi amici. Questa cosa mi mette un po' ansia, perché non sono convinto di stargli molto simpatico. Vabbè, ma tanto poi dentro ci perderemo e non li vedrò più.
"Du scendi" urla mio fratello dal piano di sotto, "arrivo, metto un attimo le scarpe" dico di risposta. Ho deciso di mettere dei jeans cargo un po' larghi e da sopra una maglia un po' crop bianca, come scarpe ovviamente le air force. Poi ho messo giusto un po' di matita nera sotto gli occhi e qualche anello. Scendo giù e saluto mamma, per poi raggiungere jacopo in macchina. vado per aprire la portiera avanti, ma mi blocca subito, "vai dietro che avanti si mette andre" dice indicando i sedili posteriori, "ma come, non può venire con la sua macchina" dico sbuffando, "è dal meccanico, e poi non sbuffare che se no rimani qua", molto simpatico mio fratello, ve?
Mette in moto la macchina e parte, comunicandomi che sarebbe andato prima da andrea e poi sarebbe andato dai miei amici.
Dopo 5 minuti si ferma e intuisco che siamo sotto casa di andrea. Dopo pochi minuti sento lo sportello aprirsi,  da dove entra la figura di andrea. " ciao ja" dice salutando mio fratello, per poi girarsi verso di me, " ciao duccio" dice facendo un leggero sorriso. "ciao" dico timidamente per poi abbassare lo sguardo sul mio telefono per scrivere agli altri che stavamo arrivando per poi guardare fuori dal finestrino. Madonna quanto è bello, penso, indossa dei jeans baggy neri e una maglia a maniche corte attillata bianca che mette in risalto il suo petto, poi ha in mano una giacca nera. Non dovrei pensarlo, ma penso sia una cosa oggettiva. Tutti sono attratti da andrea, è sicuramente l'amico più bello di mio fratello. " mi ricordi quanti anni hai" mi risveglia dai miei pensieri andrea. "mh" dico girandomi verso di lui, " ha 16 anni" risponde jacopo al posto mio, " ah, solo, pensavo fossi più grande" dice rigirandosi avanti skippando una canzone dallo schermo della macchina, "nono, solo 16" dico ridendo leggermente abbassando lo sguardo. Oddio sto arrossendo. Duccio smettila, sei patetico. Nel frattempo siamo arrivati sotto casa di dario e pietro, loro due abitano molto vicini, quindi salgono insieme in macchina. Salutano in coro e ripartiamo verso la discoteca. Arrivati Jacopo parcheggia accanto alla macchina di ghera, un altro suo amico, che scende dalla macchina insieme a marco. Restano a parlare per qualche secondo. Io nel frattempo saluto per bene pietro e dario abbracciandoli. Poi sento Jacopo chiamare la mia attenzione e ci dirigiamo verso l'entrata.
Appena entrati io e i miei amici ci allontaniamo dal gruppo di mio fratello ma subito sento bloccarmi da un braccio, "mi raccomando, non bere, non fumare, non baciare nessuno, non scopare con nessuno e non morire" dice mio fratello con uno sguardo serio, " potrei dire lo stesso" dico ridendo e girandomi verso i mie amici e andiamo verso la pista. C'è proprio bella musica e ci stiamo divertendo. Poi abbiamo incontrato altri nostri amici e stiamo ballando e cantando tutti insieme. "Du mi accompagni a prendere una cosa da bere?" mi chiede pietro, io ovviamente gli dico di sì, ma non prenderò nulla. Ho bevuto due volte nella mia vita ed è finita malissimo, quindi direi che per evitare danni mi farò i fatti miei. Ci dirigiamo verso la cassa e ci mettiamo in fila. Io ne approfitto per prendere il telefono e scrivere a mia mamma, per rassicurarla che sta andando tutto bene. Mentre scrivo il messaggio sento una mano toccarmi la spalla. Io dallo spavento alzo lo sguardo per trovare quello di andrea che guarda dritto nei miei occhi verdi, "vedi che tuo fratello ti ha detto di non bere" dice sorridendo, è leggermente sudato e un po' rosso in viso, fa molto caldo quindi lo capisco. " infatti non sono qua per bere" dico per poi guardare pietro accanto a me che alza lo sguardo dal telefono per guardarci. "sarà, vedi che ti tengo d'occhio" dice allontanandosi ridendo. Appena se ne va mi giro verso pietro con gli occhi spalancati e un sorrisone. " ti mangiava con gli occhi" dice toccandomi la spalla, " macché, mi voleva solo prendere in giro, poi è palesemente etero" dico facendo spallucce. Nel frattempo è arrivato il nostro turno, pietro ordina il suo drink e ritorniamo dagli altri. Pietro appena vede dario ci tiene particolarmente a raccontargli l'accaduto di pochi minuti fa, che lo fa sorridere e di risposta se ne esce con un urlo che ci fa ridere.
Riprendiamo a ballare e a cantare a squarciagola. Si fanno le 3, l'orario prefissato del ritorno e quindi decidiamo di uscire fuori e aspettare mio fratello con i suoi amici. Dario e Pietro torneranno a casa con il padre di quest'ultimo, che stava per arrivare quindi dovevo trovare subito mio fratello. Giro un po' con lo sguardo per poi vedere un gruppo di ragazzi che circondano un ragazzo piegato. Aspetta, quello è jacopo, stava vomitando. Raggiungo il gruppo e andrea e ghera mi notano salutandomi con la mano. Vedo mio fratello sedersi su una panchina e andrea avvicinarsi a me. "tuo fratello ha bevuto un po' troppo, guido io, ti riporto io a casa e lui viene a dormire a casa mia" dice guardandomi, io rispondo con un flebile ok e ritorno dai miei amici. In pochi minuti arriva il padre di pietro, ci salutiamo e se ne vanno. Io ritorno dal gruppo di mio fratello e vedo jacopo che si stava riprendendo, vado verso di lui e lo guardo, aveva i capelli scompigliati, era un po' pallido ed era molto sudato, "menomale che ero io quello che non doveva bere" dico io ridendo, lui di risposta mi manda dolcemente a fanculo. decidiamo di tornare. Marco si carica sulle spalle Jacopo e andiamo verso la macchina. "tu non hai bevuto, fumato, fatto altro, vero?" sento dire da andrea, che velocizza il passo per arrivare al mio pari, "si, non ho fatto nulla, ma poi a te che importa" dico strofinando le mani sulle braccia, faceva particolarmente freddo rispetto a prima e io non mi ero portato niente. "hai freddo?" dice guardando le mie braccia, "si, vabbè ma non fa nulla, siamo arrivati" dico alzando lo sguardo. Lui di risposta si toglie la giacca e me la posa sulle spalle. "grazie" dico sorridendo. Aiuto! perché lo ha fatto. questo suo giochetto è strano. Mi sta palesemente prendendo in giro, però queste sue attenzioni mi piacciono. Pronto a soffrire di nuovo.
"Andrea non provarci con mio fratello".

ANGOLO AUTRICE
ciao a tutti, nuova storia. Spero vi piaccia. Non sarà molto lunga, vi avviso però mi è venuta questa idea e ho voluto scriverci su. Spero di essere abbastanza costante. Se vi piace lasciate una stellina. grazie se lo farete🩷

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