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"MARCO MI HA CHIESTO DI USCIREEE".
Ci ha scritto pietro sul gruppo.
Sono super contento per lui.
"voi ora venite a casa e mi aiutate a prepararmi"

Siamo a casa di pietro ed è super in ansia.
"noo, ma a me non interessaaa" lo imita dario.
"dai stai zitto, che mi metto" chiede buttandosi sul letto.
"tu come hai fatto con andrea?" mi chiede.
"boh", è la verità, è venuto tutto da sé.
"MA COME BOH, che risposta è".
"ti giuro è venuto tutto da sé, io non ho comandato nulla" dico facendo spallucce.
"e se ci baciamo? io non so baciare" dice passandosi le mani nei capelli.
"ma viene da sé, stai tranquillo, hai deciso che metterti?" chiede dario.
Lui ovviamente nega.
Io mi alzo e inizio a vedere dentro al suo armadio.
Caccio un pantalone di jeans e una maglia bianca.
"ti vesti così" dico buttandoglieli addosso.
"ma non è troppo semplice".
Mi fa esasperare sto ragazzo.

"lo sai che marco e pietro sono usciti sta sera" dico ad andrea mentre mi accarezza la coscia.
Ovviamente siamo usciti anche sta sera.
" che carinii" dice facendo il labbruccio.
"pietro stava morendo, era super in ansia, menomale che non gli piaceva" dico ridendo alla fine.
"quel bastardo di marco non mi ha detto nulla, quando torno a casa lo insulto".
"vabbè dai, andiamo a prendere il gelato?" dico saltando in piedi dalla panchina.
"tutta questa energia dove la cacci?" chiede alzandosi anche lui.
"solo per il gelato, dai andiamo" dico prendendogli la mano.

Ho preso il mio fantastico gelato, ovviamente pistacchio e cocco, sono oggettivamente i gusti migliori.
Ora stiamo passeggiando in piazza mano nella mano. Qualcuno ci lancia qualche occhiata, ma a noi non interessa.
"bastardooo" urla andrea.
Alzo lo sguardo e mi trovo davanti pietro e marco.
"che c'è non mi dici un cazzo" dice andrea tirandogli uno scappellotto sulla nuca.
Stacco la mano da quella di andrea e chiedo a pietro come sta andando, lo vedo felice.
"bene bene, abbiamo fatto un giro" dice sorridendo.
Troppo contento per loro.

"vuoi restare a dormire da me? oggi i miei hanno il turno notturno, non tornano a casa, mi fai compagnia" mi chiede andrea. Ah, proprio così.
"Vorrei, ma che dico ai miei?".
"Daii, dici che sei da pietro o dario", effettivamente ha ragione, però forse dovrei dirglielo almeno a mamma che mi sto frequentando con qualcuno, vabbè, ora non è importante.
"va bene, ora chiamo".

"mi presti qualcosa per dormire?" chiedo tra un bacio e l'altro.
I miei hanno accettato e ora siamo sul divano che ci facciamo le coccole.
"mhh, perché tu vuoi dormire davvero?" dice ridendo.
"ovvio, dai dammi qualcosa" dico alzandomi.
Lui si alza sbuffando e andiamo in camera.
"ma non puoi dormire in mutande, a me piaci di più".
"andrea, stai zitto".
Caccia dall'armadio dei pantaloncini di tuta e una maglia e me li passa.
"questi dovrebbero starti non troppo grandi".
"ok, vado a cambiarmi" dico andando verso la porta.
"puoi anche cambiarti qua eh, non ti guardo" dice buttandosi sul letto per poi prendere il telefono.
Allora mi sfilo la maglia e sfilo anche i pantaloncini.
Ecco che mi arriva una pacca sul culo, menomale che non mi doveva guardare.
"ma menomale che non dovevi guardarmi" dico girandomi.
"dai non ti arrabbiare" dice afferrando il mio braccio per tirarmi verso di lui.
Adesso mi trovo sdraiato sopra di lui.
"ma tu sei pazzo" dico sdraiandomi accanto a lui.
"si, di te" dice per poi baciarmi mentre mi stringe i fianchi.
"come sei imbarazzante" dico staccandomi per poi riprendere a baciarlo.
Sale su di me appoggiandosi sulle ginocchia e inizia a baciarmi il collo.
Inizio a mugolare sotto il suo tocco.
Poi scende sul mio petto lasciandomi tanti piccoli baci. Mi scappa un leggero gemito.
Lo spingo leggermente per spostarlo e appoggia il busto al muro.
Gli sfilo la maglietta e inizio a lasciare baci un po' ovunque. Mi fermo sul collo e gli lascio un paio di segni viola. Lui al mio tocco geme. Sento un brivido nel mio punto più intimo. Cazzo, quanto lo amo.
Mi abbasso sempre di più fino a sfilargli i pantaloni.
Ops, forse lo abbiamo fatto di nuovo.

"buongiorno" mi sussurra andrea lasciandomi un bacio leggero sulla guancia.
Ieri sera mi ero addormentato sul suo petto scoperto mentre mi faceva i grattini.
Ricambio il saluto e gli lascio un leggero bacio sulle labbra.
Prendo il telefono e leggo l'orario, erano le 9.
"i tuoi quando tornano?" chiedo iniziando a giocare con la sua mano.
"per le 10", "ok, allora mi preparo così vado"
"ti accompagno"

"sono a casa" dico entrando dalla porta.
Sento mamma che mi saluta dal salone.
La raggiungo e mi siedo accanto a lei, voglio parlarle di andrea.
"ma, ti devo dire una cosa".
Lei spegne il telefono e mi guarda.
"hai presente andrea, l'amico di jacopo".
"si, cosa è successo" mi dice con occhi straniti.
"beh ecco...ci stiamo frequentando".
Lei spalanca un po' gli occhi, ovviamente non se lo aspettava.
"oh, sono molto contenta, sembra un bravo ragazzo, ecco, è solo che non me lo aspettavo".
"si, è stato tutto molto inaspettato" dico roteando gli anelli tra le mie dita.
"sono contenta però" mi dice sorridendo.
"grazie ma'" dico abbracciandola.
Abbiamo sempre avuto un bel rapporto, non mi ha mai giudicato, è sempre stata dalla mia parte.
Avevo bisogno di dirglielo.

ANGOLO AUTRICE
ciaooo cuori.
Boh raga capitolo super easy, però secondo me ci stanno dei capitoli più semplici ogni tanto.
Ci tenevo a ringraziarvi per le mille letture e le cento stelline, vi amo😭🩷
Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate una stellina se vi è piaciuto il capitolo🩷

tira e molla-piccolo x fasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora