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"alla fine avevo ragione io" dico asciugandomi una lacrima. Pietro e Dario mi guardano, non sanno cosa dire, troppe informazioni in un solo momento. A spezzare il silenzio sono le urla di mio fratello dalla stanza accanto. Stava parlando con Andrea al telefono. Jacopo era incazzatissimo, dopo tutto quello che gli aveva detto, aveva fatto il contrario. " Dai Andrea ma vaffanculo, che cazzo vuol dire che non sei pronto per una relazione, c'hai quasi vent'anni, non ne hai più 15, cresci un po'", Jacopo era proprio preso da questa situazione, sperava per una volta che Andrea fosse cambiato, ma si sbagliava.

"Ei Du, oggi vengono gli altri a casa, non ti preoccupare, ho già detto ad Andrea di lasciarti stare e di non venire a romperti le palle" dice entrando nella mia camera.
Era ormai passata una settimana da quella sera e io non faccio altro che pensarci. Quelle labbra, quelle mani che mi sfioravano come se fossi un gioiello. E chi se le scorda.
rispondo a mio fratello annuendo, non mi piace tanto l'idea, ma non mi va di condizionare la vita sociale di mio fratello.

Li sento ridere e scherzare dal piano di sotto. Una voce però arriva diversa al mio orecchio. Quella di Andrea. Mi manca.
Dopo tutto, io alla fine ero interessato a lui, quando mi ha baciato ho fatto i salti di gioia internamente. Questa storia del non essere pronto per me è una grande cazzata, la vedo come una presa in giro.
Sposto lo sguardo dal soffitto e vedo un bigliettino passare da sotto la porta, ma?
Mi avvicino per leggerlo,

"se non vuoi parlare ti capisco, volevo dirti che mi dispiace e ti chiedo scusa.
-A"

E ora cosa faccio? Apro la porta?
cosa si fa in questi casi?
Fanculo.
Apro la porta. Vedo Andrea che sta per scendere le scale per andare al piano di sotto. Appena sente il rumore della porta si gira. I nostri sguardi si incontrano. Da lì non capisco più nulla. Si avvicina a me a passo svelto e si fionda sulle mie labbra. Menomale che dovevamo parlare. Fa due passi per entrare in camera senza staccarsi dalle mie labbra e si chiude la porta alle spalle. Mi prende per i fianchi e mi conduce verso la scrivania. Si stacca dalle mie labbra. Ci guardiamo. afferra i miei fianchi in modo più stretto e mi fa sedere sul mobile. Con le mani mi spalanca le cosce e si infila in mezzo. Riprende a baciarmi. Afferro i suoi capelli, li stringo e li tiro leggermente.
Cazzo.
Sento le sue mani infilarsi sotto la mia maglietta fino a sfiorare il mio petto. Tutto questo mi sembra surreale. Io e Andrea. In questa situazione. Mi scappa un gemito che lo fa sorridere ancora sulle mie labbra.
Mi sento così vulnerabile sotto il suo tocco. Lui invece ha la situazione più sotto controllo, mhh, questa situazione non mi piace. Decido di staccarmi dalle sue labbra. Abbasso la mia attenzione sul suo collo. Lo guardo e mi avvicino. Inizio a lasciare dei baci umidi e lenti su tutto il suo collo. Lo vedo che gli sta piacendo.
Sospiro. Gemito.
Colpito.
Mi stacca dal sul collo e guarda dritto nei miei occhi verdi.
" se continuiamo così non riuscirò a resistere, non voglio che questa cosa accada" dice serio. "mh, ok" dico abbassando lo sguardo dall'imbarazzo.
"non lo dire a tuo fratello, ok?" dice con un tono dolce mentre mi accarezza il collo. Alzo lo sguardo e mi lascia un leggero bacio a stampo per poi uscire dalla stanza.
Rimango fermo immobile nella posizione in cui mi ha lasciato andrea. Questo ragazzo mi farà uscire matto. Non lo capisco proprio, mi confonde completamente.
Sento delle voci dal piano di sotto che perculano andrea. "ma che ti sei fatto una pugnetta che c'hai messo così tanto" " ma che pugnetta, ha direttamente chiamato una puttana" e cose varie. Sento tutte le voci, tranne una, quella di mio fratello. Lo so già che lui ha capito, ma dovrò negare se mi chiederà qualcosa, andrea ha detto così.

"Duccio" entra jacopo in camera mia senza bussare. Mi sto preparando per uscire con dario e pietro, andiamo a mangiare una pizza a casa di dario e poi usciamo.
"che c'è? poi si bussa" dico mettendo la matita sotto gli occhi, "Andrea è venuto qui oggi pomeriggio e vi siete anche baciati, sono sicuro al 100%" dice incrociando le braccia. Ma come fa a sapere tutto, Duccio fai l'indifferente e nega, puoi riuscirci. "ma no ahah, non ci siamo proprio visti, perché doveva essere venuto qui e soprattutto perché avremmo dovuto baciarci" dico posando la matita e mi giro verso di lui. "guarda è sparito per  tipo 15 minuti dicendo che andava in bagno, è tornato tutto rincoglionito, quindi" dice facendo uno sguardo serio e avvicinandosi a me. Odio mentirgli, ma devo. Non so perché non deve saperlo, ma Andrea dice così, probabilmente lo avrà insultato in 3000 modi diversi e si è cacato sotto. "boh, io non centro nulla" dico facendo spallucce, non sono per niente credibile, vabbè. "voi due non me la raccontate giusta".

Sto camminando verso casa di dario, sono più o meno 5 minuti di macchina quindi a piedi ci metterò il doppio, ma jacopo si è rifiutato di accompagnarmi, quel grandissimo bastardo.
Nel frattempo sto scorrendo le storie di instagram. Mi appare quella di andrea, è al parco dell'altro giorno, con la moto, proprio come una settimana fa. Mi scappa involontariamente un sorriso e decido di mettergli like. Decido di posare il telefono e camminare un po' più velocemente, se continuo di sto passo arriverò domani mattina.
Ad un certo punto una moto mi si ferma accanto, quella di andrea, inconfondibile. Si sfila il casco e mi guarda. "dove va principessa?" dice ridendo mettendo il cavalletto alla moto e appoggiando il casco sul manubrio. "principessa tua sorella" dico per poi afferrargli la guancia e baciarlo. Madonna l'effetto che mi fa, solo lui. Appoggia le mani sui miei fianchi e li accarezza. "dai davvero, dove vai? vuoi un passaggio?" dice staccandosi dal bacio, "vado da dario e poi usciamo, però non ti preoccupare, vado a piedi, hai anche solo un casco" dico indicando l'unico casco appoggiato al manubrio. Lui di risposta prende il casco e me lo infila, ok, ho capito, non accetta un no come risposta. "Dai su, sali" dice risalendo sulla moto. Io lo stringo molto forte, non solo per tenermi, ma anche per averlo un po' più vicino.
Dopo 5 minuti arriviamo e si ferma. Mi levo il casco e lo appoggio sul manubrio, "grazie" dico lasciandoli un bacio sulla guancia, ma lui non è molto soddisfatto e si avvicina alla mia bocca per lasciarmi un leggero bacio a stampo. "Comunque a jacopo non ho detto nulla, però sospetta, anzi ne è convinto" dico scendendo dalla moto, "perché non può saperlo?" continuo. "Nono, quello mi ammazza, questi incontri rimangono tra noi" dice lasciandomi un altro bacio, però che viene continuato. "dai devo andare, ci vediamo" dico staccandomi. Rimette il casco e riparte mentre io lo guardo. Incontri segreti, non so se mi eccita o mi fa venire voglia di mandarlo a fanculo.

ANGOLO AUTRICE
ciao raga
vi sta piacendo la storia? spero di si. Domani giornata piena, non penso di pubblicare, quindi ci vediamo molto probabilmente domenica.
Lasciate una stellina e un commento se vi è piaciuto🩷

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