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"IN CHE SENSO TI HA DATO LA SUA GIACCA" urla pietro saltando in piedi dal letto, "questo ti vuole scopare" dice dario. Come ogni pomeriggio da quando è iniziato giugno sono venuti a casa a gossipare. Oggi l'argomento principale è Andrea. " No raga io ho paura che mi stia prendendo in giro" dico mettendomi le mani in faccia strofinando il viso. " du ma stai tranquillo" dice dario alzandosi dal letto per venire ad abbracciarmi. " si ma è sempre uno dei migliori amici di mio fratello, ceh anche se è fighissimo non può iniziare a piacermi" dico togliendomi le mani dal viso. Sentiamo bussare e ciò blocca i nostri discorsi. Dalla porta entra jacopo, " du vedi che oggi mamma e papà sono ad una cena di lavoro, quindi non tornano, dopo vengono gli altri a casa e prendiamo una pizza, se volete rimanere pure voi" questa frase mi provoca dei brividi su tutta la schiena, rivedrò andrea, chissà come si comporterà stasera. Dario e Pietro rispondono di sì all'invito di jacopo, menomale così ci saranno anche loro e diventerà tutto più tranquillo. Jacopo esce dalla porta e pietro e dario iniziano a sclerale, "mado raga che ansia".
"vabbè raga fatemi finire di raccontare" dico per continuare a raccontare ciò che è successo ieri sera. " allora poi jacopo ha detto ad andrea di non provarci con me, però era palesemente ironico e poi lui era ubriaco" dico facendo spallucce, questa mia affermazione fa rimanere a bocca aperta i miei amici, " ma perché non parli con tuo fratello, magari sa qualcosa" dice pietro. "ma raga siete pazzi, se gli dico che mi interessa un suo amico mi spacca il culo" dico ridendo, " vedi che non è una cattiva idea" aggiunge dario, ma io continuo a negare.
" vabbè continuo, poi siamo andati in macchina, però poi mi sono messo a dormire e non ricordo molto, però mi ha svegliato in un modo super dolce" dico sorridendo con gli occhi sognanti, "du" dice pietro attirando la mia attenzione "sei cotto" continua, "no raga no, lo trovo solo molto carino"dico con uno sguardo non molto convincente. "vabbè sentiamo come ti ha svegliato" dice dario non credendo alle mie parole, " no raga ha sussurrato duccio più volte e mi ha accarezzato la schiena, dai troppo carino", i miei amici mi guardano sempre più stupiti dalle mie parole, " però raga, è palesemente etero e poi fino a due giorni fa gli stavo sul cazzo" dico tornando serio. " vabbè mai dire mai, magari è bi" dice pietro facendo spallucce, ottenendo l'approvazione di dario, " bo mi sembra proprio strano, siamo così diversi"

"Du sono arrivati gli altri con le pizze" urla jacopo dal piano di sotto. Ho deciso di cambiarmi, o meglio, hanno deciso loro cosa farmi mettere. Indosso un jeans nero baggy e una canotta bianca attillata. Scendiamo al piano di sotto e salutiamo in coro gli amici di mio fratello. Decidiamo di mangiare subito per evitare che le pizze si raffreddino. io e i miei amici ci mettiamo in fondo al tavolo divisi dagli altri, comunque non c'è molto rapporto tra di noi quindi è comprensibile. Ad un certo punto sento una frase che attira la mia attenzione, " quindi andre con quella di ieri, vi siete scritti? che state a fa?" dice marco. Non dico di esserci rimasto male, però ecco non me lo aspettavo. Farò finta di nulla almeno ora che siamo a tavola. "ma si raga, mi ha scritto, stiamo parlando, ma lo sapete come sono, nulla di serio" la risposta di andrea arriva nitida al mio orecchio nonostante le chiacchiere di pietro e dario. "nulla di serio" non so se essere triste o felice. Con quella non c'è nulla, però questo vuol dire che scherza tanto ma nulla di serio. "oh du ci sei" richiama la mia attenzione dario, "si raga scusate".
Finita la pizza, jacopo con i suoi amici decidono di guardare un film. Dario e Pietro se ne devono andare, questa cosa mi fa salire l'ansia, ora sono da solo. Li saluto e inizio a salire su verso camera mia, fin quando una voce attira la mia attenzione, "duccio tu non rimani con noi" andrea, la riconosco subito la sua voce. "mhh no, sono molto stanco, mi riposo un po', nel caso vi raggiungo dopo" dico riservandogli un sorriso per queste attenzioni improvvise, lui di risposta mi sorride e annuisce girandosi verso la tv.

Sento bussare alla porta, è mezzanotte, forse è jacopo che mi deve dare la buonanotte, "avanti", dalla porta entra andrea, non me lo aspettavo, infatti rimango un po' stranito, "gli altri si sono messi a dormire mentre guardavamo il film, ho sentito dei rumori in camera tua e speravo che tu mi potessi fare più compagnia rispetto a quelli là giù" dice vedendo la mia faccia stranita, io di risposta gli sorrido e gli dico di entrare. Si siede accanto a me sul letto e osserva la mia camera, "gli hai fatti tu quelli?" dice indicando la parete davanti a noi piena di disegni appesi, "si, mi piace tanto disegnare" dico abbassando lo sguardo, "sono bellissimi" dice continuando a guardare davanti a sé. "davvero? grazie" dico arrossendo, " come va a scuola?" dice spostando la sua attenzione sulla pila di libri sulla scrivania, "dai più o meno, vabbè che ora è praticamente finita" dico alzando lo sguardo, "hai ragione" aggiunge. la nostra conversazione sfocia in un silenzio imbarazzante. e ora? devo dirgli qualcosa. "ah grazie per la giacca di ieri" dico alzandomi e prendendola dalla sedia per restituirgliela, "ma di niente" dice riprendendosela. " ieri tuo fratello non si reggeva neanche in piedi" dice ridendo rumorosamente, "abbassa la voce che se no si svegliano" dico sfiorandogli la mano per sbaglio mentre mi risedevo. " sisi, scusa".
"menomale che ero io quello che non doveva bere poi" aggiungo, "mhh, siamo sicuri che tu non hai bevuto" dice puntandomi il dito contro. "sicurissimo" dico abbassandogli la mano, che finisce sulla mia coscia coperta dal jeans. La guardo. lui non ha intenzione di spostarla, anzi, inizia ad accarezzarmi l'interno coscia con il pollice. Ciò fa aumentare il mio battito cardiaco. Madonna perché mi deve fare queste provocazioni.
Stava per iniziare a parlare, fin quando le voci degli altri miste a quelle dei miei genitori lo fermano, "forse è meglio che scenda" dice alzandosi e lo faccio pure io ci guardiamo per qualche secondo e poi porto le mie braccia al suo collo abbracciandolo mettendomi leggermente sulle punte. Inizialmente non lo sento ricambiare ma poi sento le sue braccia stringermi e ciò mi fa sorridere. "io vado, buonanotte" dice staccandosi e uscendo dalla porta, "buonanotte" dico sussurrando.

Sono nel letto, non riesco a smettere di sorridere e pensare all'abbraccio. "che cazzo ci faceva andrea in camera tua?" piomba jacopo in camera. "eh!?" dico alzando il busto per guardarlo in faccia, "dai non sono stupido, che c'è? vi frequentate?" dice sedendosi ai piedi del mio letto. "ma no, perché lo pensi?" dico abbassando la testa. "guarda è da ieri che è strano, tutte queste attenzioni verso di te, quando mai le ha avute, ha sempre detto che gli stavi sul cazzo, quindi, ho fatto due più due e ho capito" dice con un tono basso per non svegliare i nostri genitori. "ah bo, non so neanche io il perché si sia avvicinato così tanto in questi due giorni".
jacopo abbassa lo sguardo per poi rialzarlo, "però ecco... andrea è un po'... ecco un po' così, fai attenzione" dice balbettando.
un po' così, che cosa intende.
"in che senso 'un po così'?", non capisco dove vuole arrivare. "andrea non è molto serio, ecco, io non voglio che tu sia vittima di uno dei suoi scherzi".

ANGOLO AUTRICE
ciao raga. secondo capitolo del giorno per renderla un po' più completa. lasciate una stellina o un commento così capisco se questa idea vi piace🩷

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