2 anni fa
Mi ricordo ancora l'odore sgradevole che sentivo in me e in lui.
Le sue mani che mi toccavano le cosce, quelle mani che odiavo che si strusciano su tutto il corpo.
Era da tanto che mi sentivo così, dal giorno in cui mio fratello se ne andò, con uno dei miei zii, ero rimasta da sola, con la mamma e da lì in poi che la vita diventò un inferno.
Lo guardai in faccia, era sempre lui, quello più frequente, quella persona che odiavo, la persona che mi aveva tolta la verginità.
Avevo lo sguardo stanco i capelli arruffati, l'alito di tabacco, il suo odore sul mio corpo e il suo solito sorriso arrogante, l'odiavo per come mi faceva sentire, come glielo lasciavo fare, di come mi baciava un pò di tutto.
All' inizio era doloroso, ma dopo il dolore e svanito, ogni giorno mi sentivo uno schifo, sporca, praticamente da 9 anni che mi mamma mi obbliga a fare questo "lavoro" lei diceva che ci servivano i soldi e se non soddisfacevano il piacere degli uomini lei mi picchiava fino che non le chiedevo scusa e le dicevo che avrei obbedito come lei voleva.
Odiavo me stessa, il mio corpo, non potevo mai mangiare troppo per avere il corpo perfetto per esaurire le fantasie degli uomini.
‹‹Che cosa succede bambolina?›› Quel brutto stronzo sapeva come odiavo che mi chiamasse così.
Abbassai lo sguardo.
‹‹Non s-succede niente... Ronald.››
‹‹Allora perché cazzo non fai bene il tuo lavoro!››
Mi alzo il mento e ci guardammo negli occhi, poi cominciò a baciarmi la guancia con la lingua poi mordicchiò il lobo, poi si staccò e mi diede uno schiaffo.
Sentii la guancia pungermi per il dolore, non era la prima volta che mi picchiava.
E sapevo bene che un giorno potrebbe picchiarmi cosi forte da uccidermi o che non c' e l'avrei più fatta da non resistere più a tutto quello che mi faceva.
Mi toccai la guancia per il dolore che sentivo, lo guardai era arrabbiato perché non era riuscita a soddisfarlo come voleva.
‹‹Piccola stronzetta, fai da 5 anni questo lavoro e tu non riesci mai a imparare a scopare come si deve!?››
Mi urlo.
Sapevo che quella faccia di disprezzo significava che mi avrebbe usato come tutti gli uomini che mi trattavano come uno straccio o come tutto il mondo mi usa.
Mi afferrò con la sua mano sulla mandibola per farmi avvicinare al suo volto, la sua mano mi teneva con forza e gli occhi cominciarono a lacrimare per il dolore.
L'altra comincia ad andare sotto il vestito, lo sentivo quanto mi voleva, ma io l'unica cosa che volevo e che non mi toccasse più e andarmene e dimenticare i miei problemi, dimenticare ogni cosa. Dimenticare anche della mia esistenza, smettere di soffrire, volevo solo pace per essere una ragazza con una vita normale.
Una ragazza senza preoccupazioni avere amici uscire con loro o un ragazzo che mi volesse per quello che sono e avere una famiglia che mi avrebbe sempre appoggiato su qualsiasi cosa che non mi obbligasse in niente.
L'unica soluzione era fuggire, ma mia madre mi teneva sotto controllo sapeva sempre dove ero, tenermi sotto chiave era diventata la sua nuova ossessione e non potevo scappare da lei, era sempre stata attenta con tutto i rumori, con tutti quei uomini che venivano.
Nessuno del quartiere sapeva niente e non sospettavano di niente. Per loro mia madre era la persona premurosa, gentile quella che aiuta in tutto, mia madre aveva una buona reputazione qui a Detroit, ma non sapevano il mostro che si nascondesse dentro di lei, quello che era veramente. Non esisteva più quella mamma che mi raccontava la favola prima di andare a dormire o quella che mi consolava sempre, era sempre stata una finta fino che mio fratello se ne andò e diventata il mostro che nascondeva, come sapeva che mio padre ci aveva abbandonato lo fece anche mio fratello, ma per lui lo potevo capire perché lui odiava mia mamma prima, perché lei lo picchiava per qualsiasi cosa e a me mi riservava solo la parte bella di lei, ma dopo tutto cambiò. Era sempre stata una farsa.
Ma prima o poi quel inferno sarebbe finito.
Era l'unica speranza che avevo.
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Dandelions- Anima invisibile
RomanceSegreti rinchiusi in una scatola, amicizie vere o false? Nuovi amori e pugnalate alle spalle. La ragazza che sembra la classica persona che sembra dolce come un fiore e delicata, ma invece e tutto al rovescio. Tra una scelta e un altra. Un nuovo ini...