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A N A L Y
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Primo giorno di scuola. Nuova scuola. Nuovo anno scolastico. Nuovi compagni. Nuovi amici. Nuova vita.
Questo era tutto ciò a cui pensavo mentre mi preparavo. Prepararmi per uscire è la mia parte preferita della giornata. A meno che io non senta la sveglia e quindi debba fare tutto in fretta e furia per non arrivare in ritardo. E oggi era così. Non ho sentito la sveglia, mi sono svegliata di colpo quaranta minuti dopo l'orario in cui avrei dovuto svegliarmi, mi sono fatta una doccia veloce, ho buttato Axel giù dal letto, ho fatto colazione con dello yogurt e un solo misero biscotto, sono corsa a lavarmi i denti, ho fatto la skincare, mi sono vestita ed ero pronta per uscire di casa. Ma a quanto pareva Axel non era dello stesso avviso. Stava facendo tutto con calma, come se avesse tutto il tempo del mondo.
«Axel, non so se te ne rendi conto ma l'unico autobus che può portarci a scuola in tempo passerà tra esattamente quattro minuti e la fermata è a quasi un quarto d'ora da qui.» sentenziai furiosa.
«Vorrà dire che andremo in metro.» rispose come se la cosa non lo riguardasse affatto.
«Ti piacerebbe, la metro è passata due minuti fa e quella non fa mai ritardo.» controbattei.
«Allora andremo in moto.» ribatté sbadigliando. E devo ammettere che era assolutamente una buonissima idea. Lo osservai qualche secondo per capire a che punto fosse e quando constatai che gli mancava ancora almeno una ventina di minuti per essere pronto, corsi in camera mia per asciugarmi i capelli. E per chi se lo stesse chiedendo, sì, stavo per uscire con i capelli bagnati.

Dopo aver lasciato la moto negli appositi parcheggi nel cortile esterno della scuola, mi guardai intorno cercando di scovare qualche volto noto, ed incredibilmente riuscii nella mia impresa. All'inizio mi attirarono i lunghissimi e lucenti capelli castani, poi il portamento elegante, e quando la vidi in viso mi sorpresi molto: non credevo, anzi, non mi aspettavo proprio che Jennyfer Sharp frequentasse la Raimon.
«Ei, ma quella non è la Sharp?» domandai incredula ad Axel, il quale scattò subito sull'attenti e guardò dove il mio sguardo puntava, per poi successivamente confermarmi che era lei.
«Tu inizia a cercare l'ufficio del preside, io mi allontano un attimo, devo fare una telefonata.» disse poi con uno sguardo alquanto turbato.
«Va bene, allora ti mando un messaggio quando sono lì.» risposi iniziando ad avviarmi.
Alla Raimon, il primo giorno di scuola, solo le classi prime facevano il loro ingresso in orario regolare, invece tutte le altre classi dovevano arrivare all'istituto solo alla terza ora. Io e Axel siamo al terzo anno, ed essendo nuovi alunni era necessario andare dal preside, sia per ricevere la lettera di benvenuto e un quadro generale sulla scuola ed il suo regolamento, sia per avere le indicazioni per raggiungere la classe.
Una volta davanti all'ufficio del preside scrissi ad Axel le indicazioni necessarie per arrivare, bussai alla porta e dopo aver ricevuto il permesso, entrai salutando. Nell'aula, oltre all'uomo che ipotizzai fosse il preside, c'era anche una ragazza dai lunghi capelli rossi, probabilmente della mia età, che si congedò non appena io entrai.
«Buongiorno, lei è?» chiese il dirigente.
«Analy Blaze signore, a momenti dovrebbe arrivare anche mio fratello Axel.» risposi cercando di mantenere un tono cordiale.
«Oh sì certo, benvenuta signorina, appena ci raggiungeranno suo fratello e l'altra nuova alunna potremo iniziare, prenda pure posto.»
«La ringrazio.» ed in quell'esatto istante bussò qualcuno che ipotizzai fosse Axel, ma mi sorpresi a non vederlo solo: era arrivato insieme a Jennyfer Sharp.
«Axel Blaze e Jennyfer Sharp suppongo. - disse il preside, e dopo una risposta affermativa da parte dei due continuò - Benvenuti nel nostro istituto, accomodatevi.» e seguì un noioso discorso sulle offerte formative della scuola, sui progetti, sui club extrascolastici e sul regolamento.

Al termine della terza ora la campanella che indicava l'inizio della ricreazione suonò, e subito un ragazzo con una fascia arancione scattò come una molla e corse da Axel per presentarsi e chiedergli di unirsi al club di calcio. Quello è senza dubbio un tasto dolente per lui, quindi non lo biasimai quando si comportò in modo scorbutico con quel ragazzo e se ne andò.
«Ma che strano, ma che ha... Ah, ciao! io sono Mark Evans, capitano della squadra di calcio, piacere di conoscerti!» esclamò il ragazzo a cui potevo finalmente associare un nome, tutto felice come una pasqua.
«Piacere mio Mark, io sono Analy.» ed in quell'esatto momento Mark fu avvisato di essere convocato in presidenza, perciò, per mia fortuna fu costretto ad andarsene.

«Analy, tu torna pure a casa, io sto fuori per un po', ci vediamo stasera.» disse Axel non appena la campanella che indicava la fine di quel primo giorno di scuola suonò.
«Cosa? E dove vai? No anzi non voglio saperlo, lascia stare. A stasera allora.» e subito approfittai dell'occasione per scrivere al ragazzo con cui mi sento, chiedendogli se fosse libero in quel momento, e dopo una risposta affermativa gli proposi di passare del tempo insieme. Lui accettò e non appena stabilimmo un punto d'incontro iniziai ad avviarmici. Ebbi giusto il tempo di arrivarci, che la sua moto mi sfrecciò davanti fermandosi qualche metro più avanti.
«Da quanto tempo Analy, non mi aspettavo che proprio te mi chiedessi di uscire.» disse con fare ironico.
«Eh già Jude, la vita riserva sorprese incredibili a volte.» risposi avvicinandomi.
«Scherzi a parte, mi sei mancata.» affermò cingendomi la vita con le braccia.
«Anche tu.»  dichiarai appoggiando la testa sul suo petto.
«Allora, com'è andato il primo giorno di scuola?» mi domandò porgendomi un casco.
«Bene, non abbiamo fatto nulla. Dove andiamo?» 
«Al bar, ti va?»
«Va benissimo, andiamo.» e dopo essermi messa il casco montai dietro di lui.

ANGOLO AUTRICE
ciao, spero stiate tutti bene. questo capitolo, come anche quelli precedenti e altri in arrivo sono di transizione: servono a introdurre il racconto,
detto ciò spero che la storia vi stia piacendo e le critiche costruttive sono sempre ben accette!!

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