J E N N Y F E R
🐙Arrivai al muretto dietro la scuola, ossia il posto in cui ormai ogni giorno avevo appuntamento con Axel prima dell'inizio delle lezioni, e mi sorpresi a vederlo già lì.
«Come mai in anticipo?» gli chiesi avvicinandomi.
«Mi sono svegliato prima oggi» rispose subito lui.
«Beh... allora che mi racconti? Come sta andando a scuola?» domandai prendendo posto accanto a lui.
«Tutto bene, dopotutto siamo solo all'inizio dell'anno»
«Già... hai sentito le novità sulla squadra di calcio? Pare che debbano giocare un'amichevole contro la Royal, e che il capitano se ne vada in giro a chiedere a chiunque di unirsi alla squadra»
«Sì lo so, quel tipo è assillante... è già la seconda volta che mi chiede di unirmi alla squadra, dice che è un peccato che io abbia lasciato il calcio con il piede che ho»
«Mh... però bisogna ammettere che ha ragione, hai un talento Ax, e devi sfruttarlo»
«Jen sai bene quali sono le mie motivazioni. Piuttosto... contro la Royal eh? Tuo fratello giocherà?»
«Suppongo di sì, è il capitano dopotutto, se ci tieni a saperlo dopo glielo chiedo»
«No fa niente tranquilla... Allora dopo ti riaccompagno a casa?»
«Se per te non è un disturbo»Dopo il suono della campana mi affrettai a raccogliere le mie cose per raggiungere Axel, ma venni fermata da tre ragazze che si raggrupparono attorno al mio banco.
«Tu sei Jennyfer, giusto?» chiese la più alta
«Già sono io, perdonami ma non ho ancora memorizzato i nomi, tantomeno i volti, quindi non ho idea di chi tu sia» dissi fingendo un sorriso
«Oh, non preoccuparti, sono Isabel, mentre loro sono Denise e Stefania - disse indicando le due ragazze con lei - molto piacere.»
«Certo, piacere mio, ma ora devo-» "devo proprio andare" volevo dire, ma venni interrotta da Denise: «Sei la sorella di Jude, giusto?»
«Come?» chiesi quasi automaticamente
«Ti ho chiesto-»
«Sì so cosa mi hai chiesto, ciò che intendevo dire è "come conosci mio fratello?"»
«Oh beh... è famoso tra virgolette, cioè intendo dire che a Tokyo di sicuro tutti lo conoscono e-»
«Sì, ma perché dovresti chiedermi di mio fratello quando ci siamo letteralmente appena conosciute?»
«Preferisci che ti chiediamo di Axel?» azzardò Stefania
«Eh?»
«Ci sono diverse foto di voi due insieme nelle pagine gossip della città, dopotutto pure lui è "famoso"»
«Sentite, io non ho idea di cosa voi tre vogliate da me, ma in ogni caso, nessuna persona sana di mente seguirebbe quelle inutili pagine gossip di cui parlate e, rispondendo alla tua domanda Stefania, preferisco che non mi chiediate di nessuno e che mi lasciate vivere tranquillamente, e vi chiedo il favore di starmi alla larga - dissi finendo l'unica briciola di pazienza che mi rimaneva - ora scusatemi, ma devo proprio scappare» e dopo aver preso lo zaino me ne andai.«Grazie del passaggio, sali?» chiesi ad Axel una volta che fummo sotto al condominio in cui abitavo.
«D'accordo» disse accettando l'invito
«Bene allora aspettami un attimo qui: vado a cambiarmi e poi torno. Ah, e gradirei se dopo mi aiutassi con il pranzo» dissi quando fummo in salotto
«Nessun problema» rispose lui prendendo posto sul divano; dopo essermi messa qualcosa di comodo tornai da lui e iniziammo a cucinare semplicemente della pasta al sugo, mentre ci perdevamo in chiacchiere. Una volta pronto prendemmo posto a tavola e mi ricordai dell'accaduto con le ragazze della mia classe: «Comunque, tu lo sapevi che siamo finiti su qualche pagina gossip e che quindi ora probabilmente tutta la città sa che stiamo insieme?»
«Esistono delle pagine del genere?»
«Già, ridicolo, non trovi? La gente non ha niente da fare»
«Che vuoi farci, fregatene... Dimmi invece, come va il lavoro? Tutto ok?»
«Beh sì, posso dire che ora ho imparato che non devo spendere soldi in giro come se non valessero nulla. Ora che ci penso, è domani la partita con la Royal, pensi di guardarla?»
«Credo di sì, sono curioso di vedere come andrà a finire»
«Beh, l'esito è scontato...»
Passai un bel pomeriggio con Axel, e appena si è fatta sera iniziai a prepararmi: sarei dovuta andare a cena da mio padre, era questa la sua unica condizione affinché mi lasciasse vivere da sola, dover andare a cena da lui ogni venerdì sera. Sarebbe passato a prendermi Jude, in macchina o in moto non lo so, alle 19.30. E fu così che alle 19.30 esatte, puntuale come un orologio svizzero, suonò il campanello. Appena aprii la porta e me lo ritrovai davanti esclamai: «Fratellino!» sapevo che gli dava fastidio quando lo chiamavo così, ma sembrava che invece questa volta gli avesse addirittura fatto piacere.
«Da quanto tempo sorellina» disse con un sorriso quasi nostalgico
«Dio mio Jude, non sono mica morta, è da poco più di una settimana che non ci vediamo, e ci sentivamo comunque ogni giorno»
«A me sembra passata un'eternità»
«Pff ma sentilo, chi avrebbe mai immaginato che Jude Sharp avrebbe mai dimostrato le sue emozioni - decisi di prenderlo un po' in giro - Vuoi dare un'occhiata dentro?» domandai poi
«Con piacere» rispose togliendosi le scarpe all'ingresso per poi seguirmi mentre gli mostravo la casa.
«Beh... un po' piccolo l'appartamento, ma piuttosto accogliente» commentò a "tour" finito
«Già, ma per il prezzo che ha direi che è ottima - dissi infilando telefono e chiavi nella borsetta per poi afferrare il cappotto - Andiamo?» esordii infine
«Mh vediamo... schiena scoperta e jeans, due cose che mio padre odia, sembra quasi che tu l'abbia fatto apposta» commentò ironico
«Avanti, di sicuro non si concentrerà su questo - risposi mentre sceglievo le scarpe dal mobiletto all'entrata - e comunque anche tu stai portando i jeans» aggiunsi osservandolo
«Però io posso permettermelo dato che oggi non sarò io il soggetto delle critiche di papà» affermò compiaciuto e gli feci la linguaccia in risposta.ANGOLO AUTRICE
ciao a tutti !!
dal prossimo capitolo la storia sarà più incentrata sulla trama dell'anime
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━━ ⌊ 𝐋𝐎𝐕𝐄𝐑𝐒 & 𝐄𝐍𝐄𝐌𝐈𝐄𝐒 - IE ⌉
FanficPRIMO VOLUME - Fanfiction ambientata in Inazuma Eleven Ogni giorno che passava, mi ritrovavo sempre a fare un passo indietro, ogni progresso che facevo, si rivelava inutile alla fine della giornata; ho fatto di tutto per provare a smettere di rovina...