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ciao a tutti bellissimx!! sì, sono secoli che non aggiorno e che mi chiedete di aggiornare. scusate. veramente. e vi ringrazio proprio tanto di non aver mollato mai. sono anni che ricevo commenti di supporto da parte vostra su questa storia. i wont let you down again.

disclaimer: anni fa avevo trovato su yt il film in italiano, quindi mi attenevo a quei dialoghi. ora c'è solo in inglese. il che non è un problema, ma è tutto in slang .-. , quindi oltre che ad una sfida di listening, sarà una sfida di resa più fedele possibile dello slang e della narrazione, che rimane più raffinata ma ugualmente prolissa. in short, i dialoghi non saranno pari pari con il film doppiato in ita. spero non sia un problema e spero di rendere al meglio anche così <3

grazie a tutti di cuore, buona lettura amicx.


Sandy era tornata a dormire ed in piedi c'eravamo solo io e Chris.

Mi ricordo di quel momento, come se lo stessi vivendo adesso, anche se sono passati decenni.

Mi ha raccontato dei soldi che aveva rubato a scuola.

E con tanto rimorso e senso di colpa, li aveva restituiti scusandosi. Io, me lo ricordo veramente, gli avevo detto di giurarmelo che li avesse veramente restituiti, non che mi servisse davvero, ma dall'ingenuotto che ero - non più del tonto di Vern - avevo quasi bisogno di una rassicurazione in più.

Sì, il mio amico li aveva restituiti a testa bassa, ma quella grandissima, puzzolente puttana di Miss Simons li aveva usati per comprarsi quell'orripilante gonna a pois, che non piaceva nemmeno alle ragazze più strane della nostra classe.

E lui era semplicemente rimasto il delinquentello che aveva rubato dalla cassa scolastica, insomma, c'era da aspettarselo da un Chambers, no?

Ora era anche peggio, agli occhi di tutti era più che mai realtà. Anche io, pur sentendo la storia completa, pur comprendendo Chris, confesso di aver provato un po' di disprezzo per quel gesto. Ma chi ero io per giudicare? Soprattutto, quel viso cosunto del mio amico Chris.

Il mio cuore in quel momento aveva subito una crepa, la sento ancora adesso, come a richiamare quella enorme sul cuore del mio compagno.

Le sue parole, il suo pianto disperato ma contenuto, come se non volesse spaventarmi, la sua frustrazione. L'aspetto di qualcuno la cui onestà è stata usata per la disonestà di qualcun altro. Non avrei mai pensato che un insegnante..., me la ricordo ancora la sua piccola vocina grande spezzata e arrabbiata che lasciava in sospeso questa frase. Già, neanche io avrei mai pensato che un'insegnante potesse fare qualcosa di così meschino.

D'altra parte, mi rincuorava il potergli stare vicino in un momento del genere.


Era giunto il mattino dopo quella notte strana e magica.

Mentre leggevo lo spezzone settimanale di quel fumetto che tanto amavo seduto sui binari desolati e marci del treno, dai cespugli è uscito un cerbiatto. Era così esile ma stava con sicurezza sulle sue gambe, e non era disturbato da me, nemmeno quando si accorse che lo stavo fissando. Guardava lesto davanti a sé, come a scrutare la strada lunga che doveva ancora percorrere, senza alcuna paura o ansia negli occhi neri. Con le sue orecchie a sventola che vibravano, se n'è andato dopo aver ascoltato i suoni di quella sua immensa casa verde, come se fossero stati il via libera per continuare con il cammino.

Probabilmente, aveva sentito l'unico treno che poteva passare di lì avvinarsi, cosa che mi ha fatto alzare e raggiungere gli altri, ancora nel mondo dei sogni.

Quando il treno ci è passato vicino, lo stridere del metallo di ruote e binari li ah fatti svegliare. Anche se quel cerbiatto mi aveva lasciato un'emozione forte, chiamata gioia, la stessa gioia di un bambino piccolo quando gioca spensierato, prima d'ora non l'avevo mai raccontata a nessuno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 21, 2024 ⏰

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