9: good night story

299 26 7
                                    

Procediamo sulle rotaie senza proferire parola finché non arriviamo ad un ponte. Guardiamo in lontananza visto che potrebbe arrivare un treno da un momento all'altro ed in tal caso sarebbe un bel problema riuscire a passare senza essere schiacciati.

«Nessuno sa quando passa il prossimo treno?» ha chiesto Vern.

«Possiamo fare il ponte della Statale 136.» propone Chris.

«Di' un po', sei matto? Ma se è a sette kilometri più a valle, dobbiamo fare sette kilometri all'andata e sette kilometri al ritorno... A quel punto sarà buio... Passiamo questo ponte e arriveremo nello stesso posto in dieci minuti.» osserva Teddy.

«Ted ha ragione effettivamente, ci converrebbe andare prima che passi la prossima ferraglia a ruote.» ha fatto Sandy.

«E se arriva ora?» ha chiesto Vern, paranoico e timoroso come al solito.

«Vern, giuro, ti affogo nel fiumiciattolo che vedi quasi sotto i tuoi piedi.» ha minacciato irritata la ragazza.

«Ci possiamo sempre tuffare se dovesse passare quando ci siamo noi.» aggiunge Teddy.

«Ma saranno 30 metri!» ricorda Chris.

«Fate il cazzo che vi pare.» ha tagliato corto Sandy e si è avviata lungo il ponte.

Tutti l'abbiamo osservata percorrere qualche metro, quando Teddy non ha esitato a seguirla per fare colpo per una buona volta. Decidiamo, nonostante Vern, di seguire i due.

Lungo il percorso Vern ha perso il pettine gattonando con paura sulle rotaie.

Quando Chris e Teddy avevano oltrepassato la metà del cavalcavia, Sandy l'aveva appena finito mentre io e Vern avevamo per miracolo percorso il primo quarto.

I binari iniziavano a tremare lievemente, perciò mi sono guardo indietro per confermare ai miei compagni il passaggio eventuale di un treno.

Ho messo una mano sui binari ed ho ottenuto un'affermazione positiva: locomotiva in arrivo.

Ho strillato per avvisare i miei compagni ed iniziamo tutti a correre, eccetto Sandy e Vern, che si era cagato addosso ancora di più e si aggrappava ai binari.

Credo di avergli urlato i peggiori insulti che potessi inventarmi e nel frattempo Chris e Teddy erano al sicuro vicino a Sandy, alla fine del ponte.

I tre guardano noi ansiosi e la ragazza si mette le mani sulle bocca dal timore.

Il treno ci avrebbe schiacciato se avessimo proseguito, quindi spingo Vern verso il fiume sottostante al ponte e mi butto.

Atterriamo su un pezzetto di terra che sporge fortunatamente dalla scogliera.

Cominciamo a tossire per tutta la polvere che il nostro tuffo ha innalzato mentre i nostri amici ci osservano, increduli del nostro strano salvataggio.

Sandy tira un gran sospiro di sollievo con una mano sul petto e cerca di raggiungerci il più possibile per porgerci la mano ed aiutarci a tornare sulle rotaie.


Si è fatta sera ed abbiamo deciso di accamparci nel bosco.

Seduti intorno al fuoco, Teddy schernisce Vern per l'episodio di questo pomeriggio e tutti noi gli diamo corda, eccetto Vern che si giustifica e Sandy che, assorta nei suoi pensieri, fissa le fiammelle alzarsi in aria ed evaporare con le ginocchia strette al petto.

Chris sembra notarlo ma non si muove e evita di farle domande: Sandy non è così sovrappensiero da non accorgersene.

La ragazza si riconnette al pianeta Terra solo quando Vern strilla perché gli è caduto l'hamburger nel fuoco.

Dopo aver divorato carne e caramelle, Chris distribuisce una sigaretta a tutti e Sandy, anche se è femmina e per lei non va bene fumare, dice di volerne fumare una.

Teddy cerca di fare il figo insieme a Vern mentre io e Chris ridiamo.

Sandy rimane seria e non accenna nemmeno un sorriso, ma aveva l'aria di adorare quella sigaretta.

Chris però ha ben pensato di attirare l'attenzione della sua migliore amica esortandomi a raccontare una storia.

Ho sospirato e ho cominciato a raccontare: «Questa storia parla di una gara di mangiatori di torte. Il protagonista è un ragazzo grasso che non sta simpatico a nessuno e si chiama David Hogan.»

Vern mi ha interrotto facendo un'osservazione stupida che Chris ha compatito mentre Teddy ha trattenuto una risata.

«Questo ragazzo ha la nostra età, però è grasso, molto grasso. Pesa più di 80kg ma non è per colpa sua, è per le ghiandole!»

Vern mi ha tagliato di nuovo il discorso menzionando il problema di sua cugina, lo stesso di David Hogan. Fortunatamente Chris gli ha detto di smetterla ed ha taciuto.

«Allora gli altri, invece di chiamarlo David, lo chiamavano Sacco di Lardo. SaccoDiLardo Hogan.
Anche i suoi fratelli e le sue sorelle lo chiamavano così e a scuola gli avevano attaccato un cartello con su scritto "Doppia Stazza". Lo scalciavano e picchiavano continuamente.
Un giorno David ebbe un'idea. La più terribile che potesse avere. L'idea di vendicarsi.»

A Sandy s'illuminano gli occhi ed abbozza un sorriso perfido.

«Alla gara partecipavano persone importanti come il presidente Wickens, il Camione della gara ed altro, e SaccoDiLardo pure.
Tutti nel pubblico avevano iniziato a fare battute su di lui quando è salito sul palco, ma David aveva in mente solo la sua vendetta.
Mani dietro la schiena, pronti, via!
SaccoDiLardo ne mangiava quante più ne poteva, senza fermarsi!
Il tutto era rivoltante da vedere in realtà, ma il pubblico esortava i concorrenti e sperava di aver puntato la loro scommessa sulla persona giusta.
Tutti avevano iniziato ad adulare David perché era in testa alla classifica e tutti si stavano divertendo da morire ad osservare un pallone gonfiato ingrossarsi ancora di più.
Ma il pubblico non sapeva che l'obbiettivo di SaccoDiLardo non era vincere, aveva occhi solo per la rivincita.
Prima di presentarsi alla gara si era preparato molto bene... Con una bella bottiglia di olio di ricino e un uovo...»

Tutti mi guardavano increduli ma non mi fermavo per nessun motivo.

«SaccoDiLardo non pensava ai dolci ma si immaginava di mangiare merda di vacca e trippa di topo con marmellata di mirtilli.
Lentamente un suono cominciò a salire dal suo stomaco, uno strano e terribile suono! Come un camion col rimorchio che corre a 170 all'ora.
Si alzò dalla sedia barcollante mentre quel brusio disgustoso aumentava.
Improvvisamente SaccoDiLardo apri la bocca e prima che Bill Travis potesse rendersene conto gli vomitò addosso cinque torte di mirtilli di seconda mano.
Le donne del pubblico inorridirono.
Il numero uno, Bob Corniet, guardò Bill Travis e vomitò sul preside Wickens.
Il preside Wickens vomitò sull'uomo seduto accanto a lui.
Il sindaco vomitò sulle tette di sua moglie.
Ma quando quel fetore arrivò a tutti quanti, allora la vendetta di SaccoDiLardo fu completa.
I ragazzi vomitarono addosso ai ragazzi.
I figli sulle madri.
Una grassona vomitò nella borsa.
I gemelli l'uno addosso all'altro.
Le dame delle Fiaccole Accese vomitarono addosso ai membri del Benemerito Ordine dell'Antilope e SaccoDiLardo contemplava con gioia ciò che aveva provocato: una completa, straripante vomitatoraia.»

Ci siamo fatti tutti quanti, nessuno escluso questa volta, una gran risata e sono sorti alcuni commentini ed apprezzamenti.

Ted ha chiesto poi come andasse a finire la storia.

Ci sono rimasto di stucco. Quella era la fine, nient'altro. Forse sarebbe andato a casa a festeggiare con un paio di cheeseburger.

Ted sosteneva che fosse una fine di merda e Sandy ha aggiunto "Letteralmente."

Il quattrocchi poi ha raccontato la sua fine dei fatti: SaccoDiLardo torna a casa, fa fuori suo padre, lascia il paese e si arruola nei Texas Rangers.

Vern ha chiesto se quella gara fosse stata a pagamento e Sandy, come se non esistesse, ha raccontato come lei la vedesse: David inizia a seguire una dieta salutare e a fare sport, si prende cura del suo aspetto e diventa il ragazzo più attraente della città ma decide di diventare famoso in tutto il mondo ed ignora le ragazze ai suoi piedi. Poi sposa una donna grassa che aiuta a dimagrire ed "eccetera, eccetera, eccetera".

AIM BEC BICCIZ.

sì ci ho messo una mattinata per scrivere tutto e come al solito ricontrollo gli Orrori dopo kiao

"Stand by me." + FemaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora