4: let's go

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A quel punto sono uscito di casa, a testa bassa.

Era mezzogiorno quando siamo partiti per cercare il corpo di Ray Brower.

«Hey.» ho salutato Chris, che scendeva da un piccolo furgoncino azzurro.

«Hey!» ha ricambiato. «Tutto okay?»

«Sì, sto bene.» ho risposto.

Ci stavamo dirigendo non so dove, finché non ci siamo fermati davanti alla casa della cameriera.

«Con questa puoi diventare il Ranger Solitario.» ha detto Chris mentre estraeva una pistola, stupendomi completamente. «È una 45.»

«Questo lo avevo notato.» ho risposto senza cattiveria, per poi simulare facendo alcuni versi, il suono dello sparo della 45.

«Da dove l'hai presa?» ho continuato.

«Era sulla scrivania di mio padre. Probabilmente la stava usando per sparare alle lattine di birra quando era ubriaco.» ha risposto Chris.

«È carica?» ho chiesto.

«Certo che no, chi pensi che io sia?» ha domandato Chris.

A quel punto, ho premuto il grilletto e, accidenti, abbiamo dovuto fare una corsa pazzesca per scappare.

Fortunatamente avevo sparato ad un cumulo di robaccia che lì giaceva.

«ERA CARICA!» abbiamo urlato io e il mio migliore amico prima di scappare.

«CHI È STATO? CHI È STATO QUELL'INCOSCIENTE CHE SI DIVERTE CON I PETARDI?!» ha sbraitato la cameriera, uscendo in "giardino", se si poteva chiamare giardino quello schifo.

«Oh amico, avresti dovuto vedere la tua faccia! È stato fantastico!» ha riso Chris.

«Tu lo sapevi che era carica!» ho urlato.

«Ha pensato che fossero dei petardi, non preoccuparti!»

«Non me ne frega di cosa pensa quella scema!»

«Hey Gordie. Non sapevo fosse carica, davvero.»

«Giuralo.»

«Lo giuro.»

«Giuralo su tua madre.»

«Lo giuro.»

«Non dovessi più rivederla in tutta la tua vita.»

«Lo giuro!»

«Parola di lupetto?»

«Parola di lupetto.»

«Hey ragazzine. Dove andate?» ha chiesto satiricamente Eyeball Chambers, mentre il loro Grande Capo "Asso" mi rubava il cappello.

«Hey ridammelo! Me l'ha dato mio fratello!» ho sbraitato.

«E ora tu lo stai dando a me.» ha risposto il ragazzo biondo.

«Tu lo sai che sei una merda?» ha sbottato Chris.

«Tuo fratello è maleducato, Caramello.» ha fatto Asso.

«Hey Christopher, tu non volevi offendere il mio amico, vero?» ha chiesto con finta ingenuità Caramello, il fratello di Chris.

«Lo so che non voleva offendermi... È per questo che gli do ancora la possibilità di rimangiarselo.» ha fatto Asso, prima di spingere Chris a terra.

«RITIRA QUELLO CHE HAI DETTO» ha detto poi il biondo.

Dopo qualche secondo in cui Chris gli ha strillato alcuni insulti, il mio amico, costretto, ha ritirato quello che aveva detto.

«Grazie. Ora sì che mi sento meglio. Bravi bambini.» ha concluso il bullo.

«Ci vediamo ragazze.» ha preso in giro infine Eyeball.

«RAGAZZI! State bene?!» ha urlato Sandy, comparsa dal nulla.

«Diciamo...» ho risposto io con un tono triste.

«Da dove spunti?!» ha chiesto sorpreso Chris.

«Ero nascosta dietro l'angolo. Se mi fossi intromessa, a quest'ora giacevamo tutti quanti a terra doloranti.» ha spiegato la ragazza.

«Meno male che non ti hanno toccato.» ha sospirato Chris, con sollievo.

«Già.» ho ammesso io.

«Lasciamo perdere quelli.» ha finito il mio migliore amico, mettendo a me e a Sandy, un braccio sulla spalla.

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pensavo di non aver scritto tanto quando stavo abbozzando questo capitolo, lololol°^°
penso che ne uscirà un altro oggi UvU

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