"Stand by me." + Female

3: invisible

«Possiamo dire che rimaniamo nella tua tenda in giardino.» ho proposto. «E tu, Vern, dirai che dormi da Teddy.»

«Questo è un piano perfetto!» ha esclamato Chris, battendomi il cinque e cavolate varie che si fanno tra ragazzi.

«Potrei dire che sto a dormire dalle mie compagne di classe... Anche se mi stanno sul cazzo che non ho una più dell'altra... Se dicessi della tenda di Vern, mia madre non mi farebbe più uscire di casa e ingaggerebbe un insegnante privato per lo studio. E pure una guardia del corpo per tenermi d'occhio. Secondo lei sono una sorta di criminale o ribelle, insomma, cazzate varie. Vi ricordate quando vi ho detto quel che pensa ci sia tra me e Chris? Non riesco a smettere di ridere.» ha pensato ad alta voce e riso Sandy.

«Esatto! Perchè ovviamente io andrei con la mia migliore amica, soprattutto quando ha una madre del genere.» ha riso Chris.

«Non ce l'avrai nemmeno di 10 centimetri!» ha strillato Teddy ridendo.

«Da che pulpito!» gli ha risposto Chris.

«TOUCHÉ!» ha sovrastato tutti Sandy.

«Ma se trovassimo il corpo, loro ci chiederebbero come l'abbiamo trovato!» ha esclamato poi Vern, cambiando argomento.

«Nessuno se ne preoccuperebbe caro Vern, perché saranno tutti scioccati per la notizia, a nessuno fregherebbe!» ha motivato Teddy.

«Okay ragazzi. Facciamolo. Io ci sto.» ha confermato Chris.

«Sicuro, io ci sto dudes!» ha strillato Sandy alzando i pugni in aria.

Mancava solo Vern all'appello, ormai era chiaro che, sia io sia Teddy, avremmo partecipato.

«Vern...»

«Andiamo Vern!»

«Mh... Non lo so...» ha detto Vern.

Chris si era alzato e aveva messo un braccio sotto al mento di Vern, per poi schiacciargli la testa, mentre Teddy strizzava la guancia alla "vittima".

«Va bene...» si è arreso Vern, facendo esultare Teddy e Chris, mentre Sandy applaudeva con un sorrisetto che poco mi piaceva, stampato sulla faccia.

Avrei voluto condividere il loro entusiasmo, ma non potevo: quell'estate, a casa, ero diventato il ragazzo invisibile.

Quando sono tornato a casa ho chiesto a mia madre dove fosse la mia borraccia, e lei mi aveva totalmente ignorato, nonostante i miei richiami.

Al suo posto mi aveva risposto mio padre, dicendomi che fosse nella camera di Danny.

Ad aprile, il mio fratello maggiore Danny è stato ucciso durante un incidente stradale.

Erano passati quattro mesi, ma i miei genitori non erano stati capaci di rimettere a posto i pezzi di nuovo.

Allora sono andato nella stanza di mio fratello e ho semplicemente preso ciò che mi serviva.

Mi è ritornato in mente il momento in cui mio fratello mi ha regalato il suo capello degli Yankees. Era stato un momento stupendo, seriamente.

Ad interrompermi dal ricordo, c'era mio padre. «L'hai trovata.»

«Sì.»
Sono uscito immediatamente dalla stanza e mio padre ha chiuso la porta.

«Perché non puoi avere amici come quelli di Danny?» mi ha chiesto.

«Loro vanno bene così come sono.» ho risposto.

«Ovvio che lo sono. Sono molto affidabili, in più sono dei ladruncoli.»

«Christopher non è un ladro.»

«Ha rubato dei soldi alla scuola. Nel mio vocabolario, questo è essere un ladro.» ha concluso.