male

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mi svegliai per colpa della mia sveglia che suonava incessantemente, cercai di spegnerla a tastoni senza però riuscirci, avevo un mal di testa così atroce che mi impediva di aprire gli occhi, ma cosa diavolo avevo fatto la sera precedente.

« puoi spegnere quella cazzo di sveglia? » una voce roca mi fece sobbalzare, solo per lo spavento preso spalancai gli occhi trovandomi accanto il biondo che non molto sopportavo, spensi la sveglia riportando poi lo sguardo sul ragazzo che stava al mio fianco trovandolo mentre si stropicciava gli occhi con i pugni come facevano i bambini.

« che è successo ieri? » chiesi iniziando a guardarmi intorno notando solo dopo che entrambi fossimo senza vestiti, fortutanamente però avevamo avuto la decenza di reindossare l'intimo.

« non ne ho la più pallida idea » disse il biondo alzandosi leggermente dal letto e poggiandosi allo schienale del letto, « Pietro » dissi attirando l'attenzione del biondo che iniziò a fissarmi.

« che c'è Aurora » disse scocciato vedendo che non mi muovessi a parlare, « non usare quel tono con me, sei tu che hai deciso di portarmi a letto! » dissi alzando il tono di voce guardandolo in malo modo, piano piano i ricordi della sera precedente stavano iniziando a farsi spazio nella mia mente facendomi sentire sempre più inorridita da me stessa, ero andata a letto con un ragazzo che conoscevo da pochissimi giorni e me ne stavo amaramente pentendo.

« e tu hai accettato! non ti ho obbligata a fare niente » disse lui di rimando a denti stretti, « non mi ricordavo manco come chiamavo tra poco » bofonchiai mentre mi tiravo su mettendomi nella stessa posizione del biondo.

« sappi solo che io non provo nulla, è stata solo un'esperienza di una notte, niente di più » disse seriamente guardandomi negli occhi, qualcosa dentro di me si sgretolò, forse per il modo in cui l'aveva detto o semplicemente per quello che aveva detto ma in quel momento il mio umore crollo in maniera esponenziale.

« si certo, anche per me vale lo stesso » dissi semplicemente con tono basso, senza pensarci due volte mi alzai dal letto recuperando i miei vestiti che erano sparsi per il pavimento ed indossandoli con la speranza di sparire il più velocemente possibile da quella stanza.

« beh, allora ciao Pietro » dissi guardando il ragazzo che per tutto quel tempo era rimasto immobile sul letto, senza aspettare la sua risposta mi girai di spalle ed aprii la porta uscendo velocemente dalla stanza senza un minimo di ripensamento; avrei voluto sentirmi in colpa ma alla fine avevamo solo scopato, no?

non so per quale motivo la mia amica la sera precedente se ne fosse andata senza di me, ma appena presi in mano il telefono rileggendo le chat della sera precedente capii il perché del suo gesto, ero stata io a dirle che poteva tornare a casa senza di me e che quella notte sarei rimasta al bunker, senza però specificarne il motivo.
controllai bene il perimetro e dopo aver notato che non ci fosse nessuno mi dileguai uscendo dalla porta trasparente dalla quale la sera precedente ero entrata facendo partire così tutti i miei guai.

« pupa mi potresti venire a prendere? » chiesi appena la mia amica rispose alla mia chiamata, « sei ancora al bunker? » chiese con voce assonnata, probabilmente l'avevo appena svegliata.

« si, ceh, sto iniziando ad incamminarmi verso casa, poi ti spiego tutto » dissi velocemente mentre - appunto - mi incamminavo verso il nostro appartamento, « sto arrivando, il tempo della strada » disse Serena attaccando subito dopo la chiamata.

appena la mia amica staccò decisi di scrivere ad una delle ragazze con cui avevo più legato al campo chiedendo se mi potesse coprire, almeno durante la mattinata, perché proprio non me la sentivo di andare e fortunatamente accettò senza esitazioni.

dopo una decina di minuti Serena mi raggiunge, ancora in pigiama e con i capelli scompigliati, l'avevo probabilmente risvegliata dal suo miglior sonno.

« buongiorno » dissi semplicemente con sorriso innocente sul volto mentre salivo in macchina, « mi devi raccontare tante cose e per prima perché cazzo sei scappata dal bunker alle sette di mattina » disse mentre metteva in moto per ritornare a casa.

preferirei | fares Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora