pazzo di te

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erano passati giorni ormai da quando Pietro mi aveva mandato quella canzone, giorni in cui io avevo deciso di ignorare codardamente quel messaggio, anche se spesso avevo avuto dei ripensamenti non avevo mai avuto il coraggio di schiacciare il tasto play di quell'audio che durava un po' troppo per i miei gusti.

mi sedetti sul pavimento freddo del balcone di camera mia, poggiai la schiena al muro e mi accesi una sigaretta per sviare un po' quei pensieri che mi mangiavano da tempo, non avevo mai amato fumare, non mi piaceva farlo ma ormai ne avevo preso l'abitudine e nonostante i vari tentativi per smettere non riuscivo mai a farlo.

« amore posso entrare? » la calda voce della mia migliore amica si fece spazio dietro la porta della mia stanza, annuii ma ricordandomi che non potesse vedermi dissi un semplice ' si ' facendola ritrovare in poco seduta al mio fianco.

in quei giorni mi ero distaccata molto da tutti, anche da Serena, nonostante vivessimo insieme passavamo davvero poco tempo assieme perché io tendevo sempre ad isolarmi nella mia stanza, era il mio meccanismo di autodifesa, non uscire di casa per giorni, non riuscire a stare in mezzo alle persone per paura di far trasparire quello che provavo, era sempre stato così ma negli anni peggiorava a dismisura.

« tutto bene pupa? » chiese con tono dolce Sere dopo aver puntato i suoi occhi color ghiaccio nei miei, « si, tu? » chiesi spostando lo sguardo su di lei facendo incrociare i nostri sguardi dopo tempo che ormai non succedeva.

« io sto bene, ma credo che tu mi stia nascondendo qualcosa » disse lei sinceramente prendendo una delle mie mani, « anche tu mi stai nascondendo la tua relazione con Duccio » dissi sbuffando ma accennando poi ad una risatina.

« non ti ho nascosto proprio nulla! non avevamo ancora parlato della cosa e poi tu sei diventata praticamente un fantasma, come credi che io potessi raccontarti cosa era successo se neanche esci dalla tua stanza? » disse con tono duro ma allo stesso tempo di rimprovero, Sere era sempre stata una persona particolarmente schietta, diceva sempre la verità a costo di far rimanere male le persone, solo perché voleva farti capire come stavano effettivamente le cose.

« mi dispiace amo, è solo che è un periodo orribile » dissi sinceramente poggiando la testa sulla sua spalla e spegnendo la sigaretta nel posacenere che stava davanti a noi.

« sai che puoi raccontarmi tutto, io sono sempre qui » disse lei con tono dolce stringendo la mia mano, « lo so Sere, e ti ringrazio, però non so minimante come mi sento in questo periodo » dissi sinceramente mentre fissavo un punto indefinito davanti a noi.

« c'entra Pietro? » chiese Sere attirando a pieno la mia attenzione, era impossibile nascondere qualcosa alla mia migliore amica, veniva sempre a scoprire tutto, alle volte anche prima di me.

« si » dissi semplicemente prendendo in mano il telefono che in quel momento stava sul pavimento - visto che nella gonna che indossavo non erano presenti le tasche -.

entrai su whatsapp e scorsi velocemente le chat, entrando subito su quella di Pietro non appena la trovai, al suo interno erano presenti i messaggi che ci eravamo scambiati ed un messaggio che non avevo mai inviato perché non ne avevo avuto il coraggio.

ciò che hai fatto mi uccide
però ora so cosa vuol dire
volere ad ogni costo una cosa
e comunque vederla fuggire

« ti ha mandato dipingere la notte? » chiese con occhi spalancati dopo aver finito di leggere la chat, « l'hai mai ascoltata? » chiesi io di rimando, ricevendo però in risposta un cenno negativo con la testa.

« Pippi mi ha parlato di questa canzone, mi ha detto che non ci hanno messo molto a scriverla, però non poteva farmela sentire perché lui non canta e non era sicuro che i ragazzi volessero » disse velocemente mentre mi riporgeva il telefono.

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