𝐅ɪɴᴀʟ 𝐂ʀɪsɪs

ʟ'ɪɴɪᴢɪᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ғɪɴᴇ

Ancora nel 2027, quasi una settimana dopo la vittoria di Darkseid, Oliver raggiunse un punto più lontano nell'isola, fermandosi per una pausa in un punto casuale della foresta.
L'uomo lasciò a terra le sue cose e si andò a sedere su un tronco caduto, bevendo dell'acqua da una borraccia in metallo, poco prima dell'arrivo dello Spettro originale, Jim Corrigan, nella sua forma astrale

𝐎𝚕𝚒𝚟𝚎𝚛 : era ora che ti facessi vedere. Scappo qui in giro da giorni
𝐉𝚒𝚖 : ci troviamo nell'anno 2027
𝐎𝚕𝚒𝚟𝚎𝚛 : lo so, è il presente
𝐉𝚒𝚖 : non esattamente. È il presente che ricordi tu, ma da quando Darkseid ha ottenuto l'equazione è passato del tempo, tu ti sei liberato nell'anno 2029
𝐎𝚕𝚒𝚟𝚎𝚛 : perché così tanto?
𝐉𝚒𝚖 : dovevo recuperare le forze
𝐎𝚕𝚒𝚟𝚎𝚛 : quindi...sono tutti morti?
𝐉𝚒𝚖 : no, Darkseid non controlla un intero universo per lasciarlo morire di fame. Non è stupido
𝐎𝚕𝚒𝚟𝚎𝚛 : perché siamo nel passato?
𝐉𝚒𝚖 : perché Darkseid non ci cercherà qui. Lui ti sta cercando inutilmente nel 2029, te l'ho detto che potevamo agire indisturbati
𝐎𝚕𝚒𝚟𝚎𝚛 : credevo che non dovessimo viaggiare nel tempo
𝐉𝚒𝚖 : se hai una soluzione migliore, ti ascolto

Oliver sospirò, guardando lo spettro di Jim

𝐎𝚕𝚒𝚟𝚎𝚛 : dimmi che cosa devo fare
𝐉𝚒𝚖 : in un'altra vita io ero un poliziotto, un eroe a modo mio. Finchè non sono stato chiamato per servire uno scopo più grande, e ora è il tuo turno, solo tu puoi accendere la scintilla. È il tuo destino
𝐎𝚕𝚒𝚟𝚎𝚛 : qual è il mio destino?
𝐉𝚒𝚖 : salvare tutti. Altrimenti tutti gli universi, le persone che ami, periranno
𝐎𝚕𝚒𝚟𝚎𝚛 : facciamolo

L'Ipertempo, la rete interconnessa e onnicomprensiva formata di linee temporali e realtà alternative. Le prime volte che Barry ci aveva fatto visita, aveva sempre trovato il posto nel caos, un insieme di diverse versioni della sua realtà, ciascuna di esse scaturita dalla base primaria che era la linea temporale in cui ora viveva.
Non aveva mai capito se queste linee temporali esistessero davvero, o come funzionassero realmente. Sapeva che nascevano da quella principale, ma nessuna di esse era creata da un velocista. Ormai credeva semplicemente di correre in una tempesta di probabilità e causalità, in cui le varie scelte che le persone facevano andavano a ripercuotersi creando un flusso temporale alternativo, ma non propriamente esistente.
Forse l'unico modo per rendere reali quelle linee temporali era farvi breccia, ma non era un esperimento che intendeva fare adesso.
Quello che ora stava cercando era altro, e se era riuscito nella sua impresa, Barry si sarebbe visto passare Eobard Thawne davanti di lí a poco.
Mentre il Velocista Scarlatto aspettava, venne distratto da una sorta di eco, una voce che udì non molto lontana, non gli appariva come una voce sconosciuta, e il fatto che lo chiamasse "papà" sembrò solo aumentare le convinzioni di Barry

??? : papà!

urlava la voce, facendosi sempre più vicina

??? : puoi ancora salvarmi, non è finita! Ti prego ascoltami!

la voce sembrava appartenere ad un ragazzo, anche abbastanza giovane, doveva avere al massimo vent'anni.
Barry si guardò intorno, cercando di capire da dove provenisse quella voce, apparteneva forse ad un altro velocista? E se sì, si trattava di Bart o qualcuno da un'altra linea temporale? Aveva molte domande, e per quanto cercasse di trovarvi una risposta, non ne aveva il tempo.
L'Anti-Flash gli sfrecciò sopra la testa di una trentina di metri, nell'esatto momento in cui sbalzò il Barry del passato e Batman lontani dalla sua scia, era il suo momento. Cercò di non farsi prendere da quella voce e inseguì il proprio nemico, riuscendo a raggiungerlo non troppo tempo dopo, Barry si nascose dietro delle rocce in quello strano posto, guardando con la coda dell'occhio i movimenti dell'uomo in giallo. Sembrava parlare con qualcuno che non poteva vedere, Flash vide la paura negli occhi di Thawne poco prima che venisse teletrasportato via.
La Spilla era ancora lí, per terra, ma appena Barry corse per raccoglierla, ma venne teletrasportato nel 25° secolo insieme a Thawne stesso, che sembrava non avere alcun ricordo di quel che era successo