Capitolo due

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| TU CE L'HAI UNA VOCAZIONE? |

È incredibile come in un istante tutto possa cambiare.

Di male in peggio.

Nel senso che, poco prima stavi pensando a quando prendere il tuo appuntamento dall'estetista per poter indossare quei fili interdentali che loro chiamano vestiti, e un attimo dopo ti ritrovi nell' ufficio del capo per aver quasi castrato un suo dipendente.

Non sai neanche se Jungwoo possa essere considerato solo un dipendente. Inizi a credere che sia anche un suo amico stretto, come lo è il tipo al fianco di Taeyong. Perché? Perché ti guarda come se volesse strangolarti con i tuoi stessi capelli.

«È da più di dieci anni che sono qui dentro, ma fino ad ora non avevo mai sentito Jungwoo urlare così tanto.»

Dieci anni sono tanti. Abbastanza da considerare una persona parte della tua famiglia, e loro tre credi abbiano proprio questo tipo di rapporto.

Sei mortificata. Non per avergli tirato il calcio. Sei anche soddisfatta di come ti abbia affrontato la situazione poco fa, alla fine lo hai messo al suo posto. Hai fatto un ottimo lavoro.

Sei mortificata per esserti cacciata in questo guaio.

Doveva essere un colloquio tranquillo, invece sembra ti stiano interrogando alla centrale di polizia per aver rubato un mascara Dior, cosa già successa tra l'altro.

Ma non è questo il momento per pensarci.

Deglutisci a fatica e ti fai sempre più piccola.

«Non che mi importi del suo ego smisurato, ma la sua incolumità mi è particolarmente a cuore...» dice, e il suo amico sbuffa.

Lui non è d'accordo.

Cerchi di guardare Taeyong negli occhi mentre ti parla, ma l'imbarazzo è alle stelle. «Sono davvero dispiaciu-» provi a dire, ma lui ti ferma subito.

«No. Non lo sei.» ribatte con voce dura, e lo sono anche i suoi occhi.

Ti ricorda il modo in cui tuo padre ti riservava quello sguardo di disappunto non appena veniva a sapere dei tuoi voti bassi a scuola, e cavolo se vorresti scavarti una fossa.

Stringi ancora di più le cosce fra di loro, hai la pelle così sudata che temi ti colerà il sudore lungo le gambe. Il suo tono è bastato a farti sussultare.

Sei in quella fase in cui sei più mortificata che impaurita, vorresti solo scomparire. Odi trovarti nel centro dell' attenzione e essere ripresa per cose di cui non sei colpevole, e puntualmente finisci sempre nei guai per colpa degli altri.

Ti dà fastidio il fatto che sia un bel ragazzo, che siano dei bei ragazzi, a guardarti come se tu fossi una bambina capricciosa.

Odi questa situazione, ma non è colpa tua. Infatti recuperi un po' di coraggio.

Aurora (Korean Idols Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora