Capitolo quattro

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| THE ONLY BOY IN RED |

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Osservi la ragazza di fronte a te con ammirazione, allo stesso tempo però, vorresti prenderla dalla coda lunga e castana che ha e farla volare dalla finestra. «Sei sicura stiamo parlando di quel Johnny? Voglio dire -- magari ti sei sbagliata.» i suoi occhi verdi ti penetrano l'anima.

Ti trattieni, anche perché siete all'ultimo piano e non riusciresti comunque a farle fare un bel volo.

«Chloé, mi ha data questa scatola...» sussurri, indicando la scatola sopra la tua specchiera.

Quando tu e Yangyang avete trovato Chloé sotto casa tua, eri la persona più felice del mondo. Non solo perché aveva fatto in modo che tu e Yangyang evitaste di riprendere il discorso acceso della sera prima, ma anche perché eri felice di avere una spalla su cui piangere. E poi dovevi cantargliene quattro per non averti avvisata su tutto.

Soffochi un urlo quando senti i capelli tirare, per un attimo credi te li abbiano staccati dal cuoio. Alzi lo sguardo per fulminare chi ti sta acconciando i capelli, «Si, è decisamente lui.» risponde la diretta interessata, Jessica.

O Jessi. Per lei è uguale. Alle prove sembrava la più antipatica, ma è stata una delle prime a volerti insegnare i suoi trucchetti. In qualche modo ti ha aiutata un sacco, se non fosse stato per lei, Chloé e Soyeon a quest'ora saresti ancora su un palo da lap dance a ciondolare.

Hai le lacrime agli occhi. La tua brillante idea di farti raccogliere i capelli in una mezza coda alla Ariana Grande ti si è appena ritorta contro, temi che si possano staccare da un momento all'altro. Ma è l'unico modo per evitare che si rovinino durante la lunga nottata che ti aspetta.

Alla tua destra, Sakura si sistema le ciglia con un altra passata di mascara. «Non è possibile, le denuda tutte.»

Sgrani gli occhi, «Wow calme, in che senso? Le denuda? Non mi sembra proprio il tipo.» contesti scioccata.

Jessi sospira. «Stellina, stiamo parlando di Johnny Suh... certo che è il tipo che fa cose del genere. Loro gli portano la merce, lui la guarda attentamente e la scarta in base ai gusti dei suoi clienti.»

«Loro.» le fai eco.

«Sì, l'unità Dream.»
«U-unità Dream...?»

«Non sai chi sono.» si intromette Soyeon che ha appena finito di allacciarsi i lunghi stivali neri.
«Assolutamente no.» ti senti di dover rispondere.

Soyeon passa la dita fra i capelli, cercando di sistemare il suo bellissimo bob castano. «La mia non era una domanda.»

Ti mordi la lingua e continui a soffrire in silenzio mentre Jessi finisce di acconciarti qualche ciocca. «Secondo me non sa dov'è finita. Insomma, guardatela! Non ce l'ha la faccia da puttana.» ti afferra il viso con una mano e spreme le guance.

Aurora (Korean Idols Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora