Capitolo 8

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«Hey Al!» Disse Esther alzandosi dal letto e sfiorando la spalla dell'amico, ancora addormentato. Alfred aprì gli occhi e si girò verso di lei. Si era fatto un po' più buio e solo una luce bluastra illuminava la stanza. «Abel e quella ... non ci sono.» disse togliendosi la coperta di dosso. «Cosa?» Alfred si alzò appoggiandosi sui gomiti. «Non so io ho dormito per poco, ma non ho sentito nessuno.»

«Dici che ...» In quel preciso istante sentirono un rumore di passi che si avvicinava sempre di più. Proveniva dalla porticina da cui erano saliti. «Che facciamo!» Esclamò Esther rizzandosi in piedi. Kell si diresse verso la porticina scodinzolando. Era davvero calmo e da un po' non abbaiava. Esther e Alfred si lanciarono uno sguardo preoccupato e decisero di rimanere immobili ad aspettare. Non potevano fare altro. Quando la porticina si aprì entrò Abel insieme a Thea e i due amici tirarono un sospiro di sollievo. «Ma dove eri finito?» Chiese Esther in tono quasi di rimprovero e nello stesso tempo lanciando un'occhiataccia a Thea. «Volevamo solo lasciarvi riposare.» Risposi.

«Per quanto rimarremo qui?» Alfred aveva preso la parola. Era ancora mezzo sdraiato sul letto. «Sicuramente non per molto. Morireste di freddo.» Rispose Thea. I miei amici erano perplessi così spiegai loro la situazione, così come mi aveva raccontato Thea. «La voragine si placa per pochi giorni e questo è già il secondo giorno. Avete al massimo altri tre giorni.» Spiegò Thea guardandoci a turno.

«Dovremmo tornare attraverso la tempesta? Non ce la faremo mai.» Alfred aveva la voce stanca. «No bisognerà aggirare la tempesta ... da Nord. E andare nel punto in cui finisce la voragine ed inizia la vostra terra. Il problema è che non conoscete la strada. E poi bisogna trovare un modo per non farvi scoprire dagli altri.» «Cosa succede se ci scoprono?»  Chiese Esther preoccupata. «Non siamo un popolo violento, ma molti di noi hanno paura degli umani. E mio padre ... non ha molta simpatia per il vostro popolo. Lui è il capo villaggio e deve guardare anche ai desideri del popolo.» Dalla storia che mi aveva raccontato sapevo perché suo padre non provava simpatia per gli umani. Tutto era iniziato quando ero ancora bambino e un uomo si avventurò oltre le montagne. Probabilmente lo stesso uomo a cui aveva accennato mia nonna tempo addietro.

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Il popolo di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora