Cap 5

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Matthew
Appena ero sceso dalle scale con gli altri principi avevo visto una ragazza coi capelli scuri e gli occhi viola che si dirigeva verso di noi.
Qualcosa mi diceva di andare da lei, non sapeva chi eravamo, si era visto perché mentre tutti erano fermi all'arrivo del loro futuro re lei si era mossa. Non era di questo regno si vedeva.
Piano piano mi sono trovato davanti a lei e le chiesi di ballare, lei accettò e a fine di tutto ero anche riuscito a scoprire il nome.
Forse lei guarda oltre il passato delle persone, va oltre alle voci che si dicono in giro e va oltre l'aspetto fisico.
Magari è una principessa o magari una duchessa.
-A cosa pensa sua altezza?-  diceva. Adoravo quella voce.
-A quanto sia stato fortunato a incontrare una fanciulla come te in una serata così- risposi e lei sorrise.
-Cosa darei per un biscotto al cioccolato- disse  di nuovo. La sua voce mi faceva stare bene.
-possiamo prenderlo se vuoi- le risposi e la presi per mano. Ci intrufolammo in cucina e le cameriere erano sorprese , si inchinarono.
-avete dei biscotti al cioccolato?- domandai.
Una di loro preso un piatto di porcellana con sopra dei biscotti e ce lo porge.
La ragazza ne prende uno timidamente e se lo porta alla bocca.
-è buonissimo!- esclama.

Albert
La sala era brillante come un diamante e c'erano molte persone che ballavano. Ci guardavano, ma dovevo essere io al centro non gli altri due.
Ecco perché appena ho potuto mi sono tuffato in mezzo alla pista per cercare una compagna con cui ballare.
Guardando un po in giro notai che il principe Matthew stava parlando con una ragazza non tutta sta bellezza coi capelli neri e lunghi, la vedevo di schiena, aveva un bel vestito lungo e lilla.
Aveva eleganza mentre ballava, probabilmente era dovuto al principe.
Poi trovai una fanciulla con i capelli biondi e occhi azzurri con cui iniziai a ballare.

Riccardo
I due principi si divertivano con le dame della mia corte. Io invece ero uscito sul terrazzo dopo aver incontrato una ragazza che aveva bevuto un po ma era ancora lucida.
Decisi di portarla in un posto isolato, una capanna di ghiaccio con dentro un letto.
Lei non vedeva l'ora di essere assaporata, non era una principessa o qualcuno della borghesia era una ragazza che si era intrufolata ma avevo deciso di non dire nulla.
Non mi piace ballare e dover sorridere per finta, quindi era perfetto avrei passato una mezzoretta con lei.
Lei mi stava già baciato il collo e mi stava sbottonando la giacca.
Io le tirai giù la zip del vestito e da lì parti la festa sul suo corpo.
Se mi avessero scoperto sarebbe la fine, io sono un principe ribelle ed è giusto essere circondati da donne che vogliono il tuo corpo.
Lo sapeva mio padre del mio carattere, lui era come me alla mia età poi aveva sposato mia madre e si era calmato.
Dentro di me ormai c'era lo schifo, io mi sentivo sporco.
La mia mente tornava ai pensieri di quel giorno.

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