Eravamo ormai arrivati a casa da un pezzo e Brian non aveva preferito parola neanche durante cena. Ero sul divano a vedere Gossip Girl quando si sdraiò vicino a me con solo una tuta del pantalone. Una notifica del mio telefono ci fece sussultare. Era un numero sconosciuto
"Non farti vedere o ti ammazzo Kimberly" le mani iniziarono a tremare. Era mio padre, ci avrei scommesso
"Merda Kim, dobbiamo fare qualcosa é un fottuto psicopatico" era preoccupato anche lui. Con un gesto spontaneo mi appoggiai sulla sua spalla, lui mi circondò con il suo braccio prima di iniziare a accarezzarmi i capelli.
"Brian per te ha contato qualcosa quello che é successo oggi? Sono solamente una delle tante?" avevo paura della risposta, avevo iniziato veramente a legarmi a lui
"Non potrai mai essere una della tante Kim. Nessuna mi ha mai fatto provare queste cose" mi girò la faccia e mi diede uh bacio a stampo. Questa volta era un bacio dolce non come quello possessivo di poco fa.
"Puoi stare qua fino a quando vuoi. Non voglio che torni lì" riuscì a sussurrare solamente un "Grazie" prima che si alzò per andarsene in camera lasciandomi in quella sala immensa ma che con lui era un pò meno grande. Brian riempiva il vuoto che avevo.Il giorno dopo lo avevamo passato a ridere e scherzare in piscina a casa sua. Era da anni che non ridevo così tanto, era riuscito a tirare fuori il meglio di me e non era una cosa da poco.
La sera mi trovavo al The Club come al solito. Mi sembrò di vedere una figura familiare tra la massa di persone in pista.
James si avvicinò al bancone. Lo guardai con aria sorpresa
"Kim non fare domande, seguimi" ero tentennante sul da farsi ma decisi di seguirlo sul retro
"James cosa ci fai qui?"
"Ti avevo detto che dovevo parlarti di una cosa importante" un boato ci fece sobbalzare a tutti e due, era la porta sul retro da qui eravamo usciti
"Cosa ci fai qui?!" Brian si trovava dietro a James
"Secondo te uno sconosciuto ti porta sul retro e non lo seguo? Chi cazzo sei tu?"
Si porgeva sempre con quell'aria arrogante, anche se era tutt'altro, lo avevo imparato conoscendolo.
James mi guardò con timore e tentennò un attimo
"Allora? Mi dici chi cazzo sei o devo spaccarti la faccia?" iniziò ad avvicinarsi a James non in modo amichevole
"É mio fratello! Brian é mio fratello!" gli urlai contro. Brian si fermò di colpo e sgranò gli occhi. Forse era la prima volta che era in imbarazzo.
"Kim ma chi é questo tizio?" James me lo chiese con premura
"Lascia stare James, raccontami"
Brian si appoggiò al muro di fianco a noi mentre si accendeva una sigaretta.
"Kim devo parlarti da sola, passo un altro gior-" non lo feci finire di parlare
"Puoi parlare, Brian sa tutto" James mi guardò come per capire la situazione
"Emh ok... Diciamo che ho intenzione di denunciare papà" era impazzito per caso?
"Cosa stai dicendo James!"
"Basta un telefono non registrato oppure una cabina telefonica" mi guardò con occhi lucidi e supplichevoli. Brian dietro di lui annuì.
"Va bene, chiamerò io" in realtà avevo paura. Una paura indescrivibile
"Kim dimmi quando lo farai per favore" James se ne andò e mi lasciò con Brian scossa da tutta questa situazione. Mi porse la mano
"Torniamo dentro Kim, Jess si starà chiedendo dove sei finita"
Quella é stata la serata più difficile di tutta la mia vita. Luke si avvicino a me appena rientrata
"Kim tutto bene? Sembri scossa" non ebbi neanche il tempo di rispondere
"Fatti i cazzi tuoi Luke" disse Brian sbuffando. Luke mi guardò stranito e si allontanò subito dopo
"Perché devi essere sempre così stronzo?" mi riferì a Brian
"Perché non voglio che nessun altro si avvicini a te. Luke é un coglione, ci prova con tutte. E poi ho visto come ti guarda" lo guardai storta e tornai a servire i clienti
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The Club
RomanceKimberly non é una ragazza come le altre, dentro di lei regna un passato tormentato e violento. Kimberly é obbligata ad andare a lavorare al The Club per pagare un debito, incontra Brian, il buttafuori più famoso del locale. Brian é bello e dannato...