fin troppo simili

8 2 0
                                    

Dopo un paio di ore mi trovavo in macchina con Brian che mi stava riportando a casa sua. Ero ancora scossa per la richiesta di mio fratello. In macchina c'era un silenzio profondo ma Brian decise di rompere il ghiaccio
"Per tutta la sera hai avuto lo sguardo perso" annuì semplicemente
"Kim devi farlo, per il tuo bene e quello
di tuo fratello. James lo ha chiesto a te perché si fida ciecamente di te" Approposito, sai già con che scusa far arrivare una pattuglia davanti a casa tua?" ci avevo pensato per tutta la sera
"Si, mio padre ha una piantagione di cocaina in garage. É da lì che prende tutti i rifornimenti per venderli" Brian sgranò gli occhi
"Merda Kim é perfetto, domani chiamiamo, ho un telefono non rintracciabile" non potevo crederci, poteva seriamente essere la fine di tutto?
Posizionò la sua mano nella mia coscia mentre con il piede schiacciava sempre di più sull'accelerazione, amava la velocità,
si leggeva nei suoi occhi

La mattina Mi sveglia divorata dall'ansia. Questa volta disteso di fianco a me c'era Brian, era da un paio di notti che dormivamo assieme. Scesi dal letto lentamente cercando di non svegliarlo e andai in salotto senza fare colazione, l'ansia mi impediva di mangiare.
Dopo un paio di minuti mi raggiunse anche Brian. Venne a salutarmi con un bacio a stampo.
"Kim non avere ansia, stai facendo del bene"
"Si lo so é che non ho mai avuto il coraggio di farlo" sentivo l'ansia scorrere in ogni vena. Brian estrasse dalla tasca della tuta un telefono
"Questo é uncellulare non rintracciabile, é stato pre pagato con contanti. Lo usava mio padre quando ordinava dosi. Sei pronta Kim" annuì con la testa, era arrivato il momento. Digitai sulla tastierina 911 e toccai per avviare la telefonata. Le
dita tremavano.
"911 qual'é l'emergenza"
"Dovete fare una perquisizione alla casa 27 in via Blu Bridge. Andate subito per favore" le sensazioni che provavo non saprei descriverle.
"Saremo lì a poco. Che cosa nota di strano in quella casa signorina?"
"Maltrattamenti, abusi, violenze e spaccio. C'é una coltivazione di cocaina in garage"
"Grazie per la segnalazione" l'assistente mise giù la chiamata e io scoppia a piangere. Brian mi si lanciò addossò abbracciandomi
"Nono Kim non piangere. Sei forte, avrei voluto il tuo coraggio anche io" in quell'abbraccio avrei voluto scomparire.
Quelle braccia erano casa.
"Quando ti avevo incontrato non avevo bisogno di niente Kim, la mia vita era un totale disastro, non desideravo niente perché non sentivo più la mancanza di niente. Ti ho incontrata in quella stradina al buio mentre ti rotolavi per il dolore. All'inizio eri una delle tante, mi divertivo a prenderti in giro. Dopo un pò ho capito che eravamo fin troppo simili, potevo fidarmi di te, era come se ci conoscevamo da tempo, dovevamo solo incontrarci. Abbiamo scoperto un legame forte. Il mio grande amore sei tu Kim, ci sei sempre stata dovevo solo trovarti. Non posso ignorare questa cosa che ci é capitata perché nulla accade per caso. Non posso ignorare questo disastro perfetto che siamo noi" rimasi incantata ad ascoltare quelle parole, era veramente il Brian che avevo incontrato in quel locale? Mi prese le guance tra le mani e mi diede un bacio a stampo. Era il bacio più sincero che abbia mai sentito.
"Ti amo Brian" pronunciai a fior di labbra
"Ti ho appena fatto capire che ti amo più di me stesso Kim" aveva ragione, eravamo un casino perfetto. La suoneria di un cellulare ci fece sobbalzare. Era il mio,
mio fratello mi stava chiamando, risposi più velocemente mentre il cuore mi andava a mille
"James! Cosa é successo?" sentì mio fratello piangere dall'altra parte del telefono
"Kim.... Abbiamo vinto. É finito tutto, papá
é stato portato via" iniziai a piangere dalla felicità, mi lanciai addosso a Brian a lo abbracciai più forte che potevo.
"Kim adesso dove staremo? Non abbiamo più una casa"
"Stiamo da Brian, avrai una camera tutta tua James promesso" stavamo ancora piangendo
"Chi é Brian? Il buttafuori del locale?"
"Si lui é..." mi guardò come ad aspettarsi una risposta "il mio fidanzato" era la
prima volta che pronunciavo quelle parole.
Senza Brian non avrei avuto la forza di andare avanti, per questo lo ringrazierò sempre. Io e lui eravamo amore e infinito

The ClubDove le storie prendono vita. Scoprilo ora